Capitolo 1

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Eccoci qui con il secondo libro della mia nuova serie, "Senza cuore".
Il primo capitolo è incentrato su un ricordo di Damon, e spero che come inizio vi piaccia.
Il titolo non è ancora definitivo, quindi potrei cambiarlo più avanti...
Infine, grazie ancora per tutto il supporto che mi date sempre, e vi auguro buona lettura!

- Giorgia

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Capitolo 1

"Da quanto sei qui, huh?" Harry mi sorride crudele, mentre mi spintona. I suoi amici si avvicinano e mi accerchiano.
Lo fanno sempre.
Appena mi beccano, per me inizia l'incubo.

"Quanti saranno? Quattro o cinque anni? Eh?" Continua, e questa volta mi spinge più forte. Io cado e atterro sul terreno umido, tra l'erba. Tutti scoppiano a ridere, indicandomi e scambiandosi pacche sulle spalle. Come se fossi un fenomeno da baraccone.

Harry si abbassa verso di me, inginocchiandosi.
"Ti sei mai chiesto perché nessuno ti vuole?" Mormora, avvicinandosi ancor di più al mio viso. Tremo.
"Ti sei mai chiesto perché dopo anni e anni che sei qui dentro nessuno ha mai voluto adottarti, Damon?" Sibila. Le sue parole mi feriscono sempre, lacerandomi dentro.

Ogni volta mi dico che mi devo lasciar scivolare tutto addosso, ma alla fine ciò che mi dicono mi fa male più di uno schiaffo.

Harry mi guarda negli occhi, trafiggendomi con lo sguardo. Poi grugnisce e mi afferra per il colletto della camicetta, sollevandomi in piedi. Nonostante Harry abbia solo tre anni in più di me, mi incute il terrore, data la sua stazza massiccia e imponente.

Io chiudo gli occhi per la paura.
"Rispondimi! Te lo sei mai chiesto?!"
Esclama, la voce velenosa.

"N-no...no..." Balbetto.
Mi sbatte contro il recinto di ferro, facendomi stringere i denti per la fitta di dolore alla schiena. Una lacrima mi scivola lungo la guancia.

"Ti dico io perché.....
Perché sei solo un fallito. Un debole. Un perdente.
È questo che sei, Damon.
Una nullità." A quelle parole spietate, un forte singhiozzo mi sfugge dalle labbra.
Harry mi lascia ricadere a terra, poi si allontana di qualche passo, ridendo crudelmente con i suoi amichetti.

"Apri gli occhi, sfigato. È questa la verità." Solleva una gamba e con un calcio mi sferra del fango sul viso, che prima era tra l'erba.

"Perché mi hai fatto questo, mamma? Perché..." Sussurro tra me e me, disperato.
Mi raggomitolo su me stesso e inizio a piangere, mentre loro se ne vanno sghignazzando.

Senza Cuore - L'inganno -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora