Il centro del mondo (Pov Seth)

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Seth

«Ma come fai a non capire? Ho bisogno di vederla e di sapere che sta bene!»
«Seth, sai perché non posso permetterti di andare! Dobbiamo trovare quel mostro, prima che lui trovi i miei figli!»
«Merda, Jake. Ma lo sai cosa significa stare lontano da lei sapendo che non è al sicuro? - non aspetto che replichi alla mia domanda, non voglio una risposta, e continuo ad incalzare - Certo che non lo sai, tu non ti sei mai allontanato da Nessie, da quando l'hai conosciuta!»
«Lo sai che non è vero!»
«Quella volta non conta. E siete tornati insieme quasi subito!» grido.
«Non mi stavo riferendo a Renesmee. Ti stavo ricordando che Sarah è perfettamente al sicuro con i Cullen. Entrambi i miei figli sono perfettamente al sicuro sotto il loro controllo!»
«Certamente. E sono anche in pericolo grazie a loro!»
«Ti sta dando di volta il cervello, Seth? Eri tu quello che li discolpava sempre o mi sbaglio? Hanno un gruppo di vampiri psicotici alle calcagna, ma li conoscono e sanno affrontarli meglio di noi. Noi dobbiamo limitarci ad eliminare il pericolo più vicino»
«Non basterà, Jake» affermo, rassegnato.
E' più di mezz'ora che andiamo avanti così, urlando dentro l'ufficio dell'officina. E sono perfettamente convinto di quello che sto dicendo ora. Non basterà eliminare il nomade che cerca di uccidere Sarah ed Ethan. O di catturarli, non saprei bene quale delle due.
Tutto quello che so è che stare lontano da Sarah sapendola in pericolo mi fa stare male. Fisicamente, intendo.
E non solo per l'astinenza forzata da lei, dal suo corpo e dal suo profumo di donna.
Voglio andare dalla mia principessa, e lo farò, costi quel che costi.
Sento Jake sospirare.
«Seth - anche il suo tono è più calmo, ora - devono trascorrere più tempo possibile lontano da qui, perché meno si trasformano più sono al sicuro. Le loro menti sono delle casseforti, come quella di Bella, quando sono umani. Ma non lo sono più quando si trasformano. E quegli psicopatici sfruttano quei momenti per rintracciarli»
«E sai anche perché li cercano» ripeto, duramente.
Annuisce, ma non ribatte.
«Seth, mi dispiace, lo sai quanto ho fatto il tifo per voi. So che Sarah con te è e sarà felice, ma in questo momento non posso permetterti di andartene a spasso per gli Stati Uniti. Ho bisogno che tu stia qui»
«A fare ronde per un vampiro che non si presenterà fino a quando non sentirà spuntare la presenza di uno dei gemelli? E mi diresti, di grazia, a cosa servirebbe?»
Lo sto facendo irritare, lo so che si sta irritando, ma non posso farne a meno. Potrei arrivare ad odiarlo in questo momento, solo perché sta cercando di tenermi lontano dalla mia principessa.
Sospira di nuovo e lo vedo passarsi una mano sulla faccia, stancamente.
«E va bene. Vai. Ma domenica notte ti voglio di nuovo qui. Pronto a ricevere un ordine. L'ennesimo»
Sapevo che sarebbe finita così. E' l'unico modo in cui può sperare di non ricevere più queste richieste da parte mia. E lo so che è il suo contributo alla protezione dei suoi figli, non li avrebbe mai volontariamente affidati ai Cullen se non ci fosse stato qualcosa di pericoloso a minacciarli.
Quando parlavamo della partenza dei gemelli, era fermamente convinto che la lontananza dalle persone care e il fatto di doversela cavare da soli li avrebbe aiutati a crescere. Lo ha fatto soffrire doverli privare di quella libertà a cui anelavano. Soprattutto con Ethan. Per questo non ha voluto che sapesse che i Cullen lo stanno tenendo d'occhio.
«E fammi un favore - mi chiede - cerca di scoprire qualcosa di più su questo Matt. Sarah dice che a parte l'episodio del simil-imprinting non c'è stato più niente che la spingesse a pensare che sia legato al nostro mondo, e che il suo odore è perfettamente umano. Ma anche Edward ha un po' di sospetti su di lui, visto che l'ha riconosciuto subito per quello che è, e vorrei capirci qualcosa di più»
Annuisco e mi avvicino alla porta.
«Grazie, Jake» dico con un mezzo sorriso, prima di uscire.
«Era ora! - sbuffa Leah, vedendomi uscire - mamma non terrà Harry per tutta la notte, ed io devo sbrigare delle faccende qui!»
«E' stata un po' dura, ma ce l'ho fatta» le rispondo, sorridendo felice.
«Credo che vi abbiano sentiti litigare fino alla Riserva, Seth» mi risponde.
Jake si affaccia sulla porta dell'ufficio.
«Sei ancora qui? Potrei cambiare idea!» dice allegramente, ma so che non si rimangerebbe mai la parola data.
Leah lo fissa per un secondo.
«Ethan è qui fuori. Embry lo sta intrattenendo facendogli illustrare tutte le caratteristiche della sua nuova auto» mormora.
Jake torna immediatamente serio.
«Da quanto è qui?»
«Non ha sentito niente. Ma voi due dovreste stare un po' più attenti. Jake, sei tu che hai insistito perché non sapessero niente»
«E sai perché l'ho fatto» le risponde lui.
In quel momento, Ethan ed Embry entrano nell'officina.
«Papà!» urla Ethan, sinceramente felice di vedere Jake, e con una luce particolare negli occhi.
«Com'è andata?» gli chiede lui.
«Benissimo! Terry ha capito subito anche il significato di questo, quando l'ha avuto!» dice, sollevandosi la manica sinistra della t-shirt mettendo in mostra il tatuaggio. E capisco anche io.
«Hai ... hai dato il bracciale a Esther?» chiedo sorpreso. Da come me ne parlava Sarah credevo fossero un po' in rotta di collisione, ma se lui le ha dato il bracciale ...
«Anche tu l'hai dato a mia sorella quando sei partito per l'università. E non avevamo neanche due anni!»
«Ma ...»
«Non è la stessa cosa, Seth? Esther è il mio imprinting, come Sarah è il tuo. Vuoi dire che il mio vale meno?» mi dice deciso, stringendo gli occhi e i pugni contemporaneamente, quasi a volermi sfidare. Somiglia tremendamente a suo padre, quando fa così. Un lupo con lo spirito da alpha represso. Se potesse mi darebbe un ordine anche lui.
«No. Sono imprinting entrambi. Allo stesso modo» concludo, diplomaticamente.
«Seth, perché non vai a preparare il borsone? Dovrai viaggiare tutta la notte, prima ti metterai in cammino meglio sarà» mi dice Jake, invitandomi ad uscire.
«Vado. Ci vediamo domenica notte!»
«Meglio per te che sia lunedì mattina» mi dice, minaccioso. Sfidandomi a svegliarlo domenica notte.

Broken Hearts - Loging ForWhere stories live. Discover now