Nyx.
Tripla Enne, Libro primo.
"I miei muri sono troppo alti per essere raggiunti da qualcuno? O forse, nessuno ha mai voluto davvero arrivarci?"
Avete mai sentito parlare di Skid Row? Scommetto di no.
Si trova ad un quarto d'ora da Beverly Hills...
Shopping /Shóp-ping/ Il giro di negozio in negozio per fare acquisti
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𝙰𝚛𝚝𝚎𝚖𝚒𝚜𝚒𝚊
Sono le otto di mattina in casa Wright, ma potrebbero benissimo essere le cinque del pomeriggio. «Birra a colazione?» chiedo mentre Neil tracanna la brocca.
«E' solo succo di frumento.»
Convincere papà a darmi un giorno libero dallo studio è stato più semplice del previsto, forse è perché gli ho detto che sarei stata con Nyx, l'uomo della mia inaspettata vocazione.
Il panico che ho provato nell'avanzare stronzate a mio padre, non è nato dalla menzogna in sé, ma bensì dal fatto che mentire mi è sembrato giusto.
Il vecchio Sawyer è un uomo di buon cuore, ma non avrebbe preso bene il fatto che ho deciso d'addentrarmi nell'edilizia della Downtown perché ho conosciuto persone di lì. Il filtro della beneficenza rende più accettabile la stessa intenzione peccando però di un' ipocrisia sconcertante. A lui va bene che venga a contatto con un'altra realtà in veste di crocerossina di buon anima accompagnata da un ente benefico, ma se sapesse che ho conosciuto ragazzi di Skid Row, che ho osato andare nella Downtown...mi metterebbe in punizione. Esattamente come prova a fare con Rea, che frequenta gli stessi posti che io sto inglobando nei miei progetti, ma io sono l'angelo e lei è il diavolo.
Vivere solo una settimana con papà mi ha permesso di conoscerlo più di quanto un paio di Buone Notti volanti al telefono potessero fare. Ed Alfred Sawyer credo sia un buon uomo, ma è cresciuto nella Bel Air di cinquant'anni fa e le sue vedute non sono più ampie della lunghezza alare di un pettirosso.
Da figlia, comprendo le sue preoccupazioni, ma non gli perdono l'intrinseca superiorità che prova nei confronti di coloro che non hanno avuto la benedizione di essere nati a West Hollywood. Tuttalpiù perchè se mascherata dalla beneficenza, allora la DownTown gli va più che bene.
«Muovetevi, bradipi di merda!» urla Lydia verso le scale.
«Come hai detto che si chiama il posto dove andiamo?» Coral mi fissa dal basso coi suoi occhioni blu. «A Beverly Hills, al Rodeo Drive.» Mi aiuta a mettere a posto un ananas, «Rodeo Drive.» ripete a voce bassa ogni lettera, «Suona da da ricchi persino il nome.» sorride.
Fargli la spesa è diventato uno dei miei momenti preferiti della settimana, a casa mia non devo mai farla, e quando vado per loro mi sento una madre con cinque figli. Specialmente con Nivek, che segue il programma alimentare di un bambino di nove anni mangiando nuggets e patatine a colazione, pranzo, merenda e cena.
L'occhio mi cade su Blaze, con una manciata di pistacchi nel palmo. Imparare a conoscere i loro gusti è un traguardo di cui vado particolarmente fiera. Blaze infatti, ha scoperto d'amare la frutta secca, ed io gliel'ho fatta provare tutta. Per colpa della forma a cervello che lo disturba, le noci sono le uniche che lascia sempre per ultime. Troppo riconoscente per chiedermi di non comprarle e troppo adulto da non lasciare che vadano sprecate, non mi ha mai detto niente...ma io ho comunque smesso di compragliele.