Tensioni.Capitolo 5

1.9K 126 7
                                    

Kevin.

Il nervosismo che invade il mio corpo è indescrivibile. Disteso supino sul mio letto ripenso alla mia giornata, o meglio, a Lorenzo e a ciò che era successo all'uscita di scuola. Dopo aver scoperto che Lorenzo è etero ho avuto solo momenti bui. Il nervosismo e la rabbia hanno cominciato a circolare nel mio organismo quasi fossero sangue. Non riesco a smettere di pensarci.
Tra l'altro ho anche dei dubbi. Insomma, Lorenzo sta qui solo da qualche giorno e giá ha una ragazza? A meno che lui non sia uno stronzo che si fa la prima ragazza che si ritrova davanti. Non vedo altre soluzioni possibili.
Dovevo assolutamente scaricare questa tensione, cosí ho deciso di riiscrivermi a boxe. Quello sport mi ha aiutato tanto nel mio periodo buio, quel periodo cosí oscuro che ho paura di ricordare.

Ho comunicato la notizia ai miei, mi servivano i soldi per l'iscrizione. Ovviamente non li ricevo da mio padre, ma tanto me lo aspettavo, avrá sicuramente dato tutto a mia sorella Mandy, non si ricorda di avere due figli, che stronzo.
È stata mia madre a darmeli, e a preoccuparsi.
-Come mai hai deciso di tornare?- Mi ha domandato sorpresa ma allo stesso tempo stranita. Non mi sentivo di dirle la verità, non volevo farla preoccupare così la lascio nel dubbio, rispondendo -Mi va di ritornare e basta, tutto qui mamma, davvero.-
So bene che non mi ha creduto neanche un po', perciò sono sparito subito dalla sua vista allo scopo di scampare ad altre domande.

Quando sono arrivato in palestra ho subito notato che c'era poco movimento. Il mio vecchio coach, vedendomi entrare mi ha riconosciuto e subito e mi è venuto incontro con uno di quei sorrisi che vanno da un orecchio all'altro.
Mi da una pacca sulla spalla, io gli sorrido, sorpreso per sue parole, del resto non ero solito sentirmi dire certe cose. Poi comincia a mormorare qualcos'altro, io annuisco noncurante, non ho molta voglia di parlare. Effettuo l'iscrizione e torno a casa.
Avrei cominciato il giorno seguente.

Passò finalmente un giorno. Non vedevo l'ora di cominciare a prendere a pugni quel sacco immaginando fosse Judy. Quella ragazza ha ucciso ogni mia speranza. Non che fosse colpa sua questa faccenda, ma con qualcuno dovevo pur prendermela.
Entrai in palestra, con indosso pantaloni di tuta aderenti e una canotta,nonostante faceva ancora freddo fuori io adoravo vestirmi cosí. Le canotte mettevano in mostra le mie braccia, Naomi dice che sono muscolose ma io penso che potrei fare molto di piú.

Mi avviai dal coach a prendere il proggramma della settimana, non che mi servisse quell'inutile pezzo di carta,sapevo giá che avrei dovuto prendere a pugni un sacco.
Ma non fu cosí, il coach decise di farmi ricominciare da capo nel caso mi fossi dimenticato qualche mossa fondamentale.
Cosí mi mise a lavorare in coppia con un novellino.
Mi condusse nella postazione e disse -Guarda laggiú, lui è il tuo compagno, dovrai allenarti con lui per la prima settimana.- indicò un ragazzo alto, capelli scuri e occhi color nocciola. Sí, si trattava di Lorenzo.
-È qui solo da ieri, cerca di fallo sentire a suo agio-.
Ero io che avevo bisogno di sentirmi a mio agio, perchè non lo ero per niente.
Ero esterrefatto. Sono venuto qui per evitarlo, per non pensare a lui. Per dimenticare tutto, invece sta per succedere l'opposto.
Lorenzo avanzò verso di me sorridendo, un sorriso cosí splendente che per un attimo mi fece dimenticare di odiare quella situazione.
-Hey, Kevin! A quanto pare il mio compagno di Boxe non sará uno sconosciuto! Che fortuna!-
Finsi di essere felice, ma non so se mi riuscí bene -Giá,proprio una fortuna.- risposi.
Il coach ci mostrò l'esercizio da fare e si allontanò.

Mentre svolgevamo l'esercizio,che consisteva nello sferrare pugni veloci a vuoto, io tremavo. Stavo accumulando ancora piú tensione, dovevo perderla cazzo, non prenderla!
Lorenzo smorzò il nostro silenzio imbarazzante e chiese ansimando per lo sforzo -Credevo non facessi piú questo sport.- io confuso risposi -Mi sono riiscritto ieri sera, mi è venuta una voglia improvvisa di ricominciare. Tu piuttosto, credevo volessi solo andare in palestra, non fare boxe-.
-Diciamo che mi hai dato l'idea, ho vuluto provare-. Rispose lui.
Finí l'ora, durante le esercitazioni non facemmo grandi discorsi,eravamo troppo stanchi per parlare. Ma Lorenzo mi fissò per tutto il tempo, mi guardava dritto negli occhi come se ci fosse qualcosa che volesse dire, ma non disse nulla.
Ci dirigiamo entrambi negli spogliatoi a prendere le nostre cose,non c'era giá piu nessuno, eravamo soli.

Mi sedetti in una panchina, dovevo assolutamente bere acqua.
Mentre prendevo la bottiglietta notai che Lorenzo mi guardava insistentemente, ancora una volta. Non capivo, davvero. Giá ero frustrato per averlo in mezzo ai piedi, e in piú pure mi fissa? Ma che vuole?
-Ne vuoi un pò?- chiesi porgendogli la bottiglietta. -Si grazie- si limitò a dire.

Approfittai del momento per cercare di saperne di piú sulla sua relazione con Judy, volevo vederci chiaro.
-Da quanto state insieme tu e Judy?- domandai.
Lui impallidí, non si aspettava questa domanda. Esitò un po a rispondere e poi disse -Ci conosciamo da prima che mi trasferissi, l'ho conosciuta online, saranno passati circa 4 mesi-.
Non ho creduto neanche ad una parola. Naomi la mattina stessa mi ha raccontato che Judy è stata con molti ragazzi prima dell'arrivo di Lorenzo, mi ha detto che una di quelle ragazze facili. E diamine, si vedeva.
Lorenzo mentiva,lo capivo dai suoi occhi, non dicevano la veritá.
Decisi di essere sfacciato e di dire una frase che speravo non mi sarei pentito di dire.
-Mi spiace ma non ti credo.-
-Come scusa?- Replicò lui.
-Dimmi la veritá, non sapevi chi fosse Judy prima di venire qui, non è vero? A me lo puoi dire.- Dissi con aria confidenziale.
Lui sembrò innervosirsi, pareva voler dire qualcosa ma non disse neanche una parola. Fece un forte sospiro e alla fine disse -E va bene! Io non la conoscevo, siamo solo amici, non è la mia ragazza. Si vede cosí tanto che è una cosa finta?-
A quella risposta tirai un sospiro di sollievo,ero felice che non stessero insieme, ma non mi era ancora chiaro il perchè di questa bugia.
Lo guardai in faccia e chiesi -Perchè? Lorenzo, perche hai mentito?-
Mi guardò negli occhi, aveva uno sguardo che incuteva paura, uno sguardo cosí intenso. I suoi occhi si incontrarono con i miei, erano lucidi, stava per scoppiare in lacrime. Cominciò ad avvicinarsi lentamente a il mio viso mordendosi il labbro inferiore.Quell'azione mi mandò completamente in tilt, non capii piú niente. Le sue labbra arrivarono a sfiorare le mie, per poi arrivare a premerle passionalmente. Una lacrima bagnò la mia guancia,non era mia, era sua.
Si allontanò lentamente dando fine a quel magico momento. Scoppiò in un mare di lacrime. Cominciò a dire con voce rotta -Kevin, io...io sono gay.
Judy è una copertura, fingo di stare con lei per non crearmi una brutta fama all'interno della scuola, sai sono stato vittima di bullismo parecchie volte dove abitavo prima, non voglio che la cosa si ripeta.- Si fermò per un attimo e poi riprese -E scusa se ti ho baciato, piango perchè ho fallito la missione, mi sono appena rovinato la reputazione, ora andrai a dirlo a tutti. Ma non ho resistito, fin dalla prima volta che ti ho visto mi sono fottutamente infatuato, non ho potuto trattenermi-.

Ero sotto shock. Era vero, stava accadendo. E stava accadendo proprio a me!
-Di me ti puoi fidare.-dissi-Ho accolto il tuo bacio con piacere, perche vedi, mi piaci anche tu.-
Sollevò la testa di scatto,che fin'ora era rimasta rivolta verso il pavimento, sgranò gli occhi ancora lucenti dalle lacrime e disse -Manterrai il segreto?-
-Sará il nostro segreto-. Risposi io con un sorriso a trentadue denti. Lui ricambiò il sorriso e mi abbracciò.

Cavolo, ero felice. Ero finalmente felice.
Per la prima volta dopo anni rientrai a casa carico di gioia.
Dopo tanta oscuritá un piccolo spiraglio di luce sembrava aprirsi.

L'amore NuoceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora