Parigi, 1 settembre 2011
Da quando James aveva iniziato a vivere completamente da solo, la sua vita sembrava essere finalmente quella di un normale adolescente della sua età.
Certo, ancora doveva capire come aveva fatto a sfuggire dagli assistenti sociali, ma...stava bene.
Niente più allenamenti costanti, non era più constretto a vedere la sua famiglia torturare persone innocenti e niente più padre violento e abusivo.
Era ciò che aveva sognato per molto tempo, in realtà.
Ma negli ultimi giorni, non riusciva a togliersi quello strano presentimento dalla sua pelle, aveva una strana sensazione che qualcosa di brutto era successo.
Poi qualcuno bussò alla porta.
Andò ad aprire e rimase scioccato nel vedere suo zio davanti alla sua porta, accanto a lui un ragazzo che non aveva mai visto.
"Zio Chris?" lo guardò sorpreso.
"James, è da un po' che non ci vediamo, sei cresciuto" disse lui in quello che il ragazzo interpretó come un sorriso forzato.
Si avvicinò a lui e lo abbracció.
James ricambiò esitante, guardando a disagio l'altro ragazzo, che si guardava attorno, nemmeno lui sembrava essere molto a suo agio.
Si staccò delicatamente dall'abbraccio di suo zio e lasciò entrare lui e lo sconosciuto.
"Non che non sia felice di vederti, zio..." disse guardandolo "Ma è successo qualcosa? Dov'è Allison?"
Vide suo zio e lo sconosciuto sussultare e abbassare lo sguardo, cercando di evitare il suo.
"Zio, così mi preoccupi, che cosa le è successo? È ferita? È nei guai?" chiese preoccupato.
Il ragazzo sconosciuto gli mise una mano sulla spalla e lo guardo con...era compassione quella?
"Forse è meglio che ti siedi, ehm..."
"James, sono James" disse capendo cosa stava cercando di dirgli il ragazzo "Scusa, tu chi sei?"
"Sono Isaac"
Il ragazzo annuì sedendosi, per poi guardare nuovamente suo zio.
Perchè nessuno proferiva parola? Cosa era successo?
Suo zio si alzò finalmente dalla poltrona e si inginocchió davanti a lui, mettendogli le mani sulle spalle.
"James, questo...sarà molto dura da accettare, soprattutto dopo quello che è successo a tua madre l'anno scorso" disse guardandolo negli occhi con uno sguardo che James non credeva di aver mai visto su di lui "Allison...è morta"
James spalancó gli occhi.
Iniziò a scuotere la testa, completamente sotto shock.
"No, no...non è vero" sussurrò "Non può essere"
Poi guardò lo sguardo serio degli altri uomini e una fitta al cuore lo raggiunse, mentre sentì i suoi occhi inumidirsi.
"So quanto eravate legati..."
"Che cosa le è successo?" chiese con voce rotta, interrompendo suo zio "Come è morta?"
Ascoltò tutta la storia di suo zio e più lo faceva, più tutto gli sembrava assurdo.
Nogitsune? Oni?
"Lei non avrebbe dovuto essere in questo mondo!" esclamó alzandosi di scatto e passandosi le mani tra i capelli "Quello stupido codice non dovrebbe nemmeno esistere, dannazione!"
"In realtà...Allison ha creato un nuovo codice" disse Chris "Noi proteggiamo coloro che non sono in grado di proteggersi da soli"
"Nous protégeons ceux qui ne peuvent pas se protéger eux-mêmes" sussurrò.
James aveva sempre pensato che essere un Argent fosse una maledizione, e aveva appena colpito sua cugina.
Essere un Argent l'aveva uccisa.
Aveva ucciso Allison.

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Being an Argent
FanfictionFar parte di una famiglia di cacciatori come gli Argent non è affatto facile, Allison lo sa e ne ha subito le conseguenze. Ma Allison non è l'unica Argent ad averne sofferto. James Argent è il figlio di Kate Argent, cresciuto con un padre abusivo e...