Me-Capitolo 1

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Ero a letto, ed era l'alba ormai

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Ero a letto, ed era l'alba ormai. Potevo intravedere la luce che penetrava flebilmente dalla finestra. Realizzai che avevo dormito poco piú di due ore.  Un po' controvoglia mi decisi ad alzarmi per cominciare un'altra giornata di merda.

Mi guardai allo specchio e come ogni mattina non trovai niente da apprezzare nel mio volto irrigidito dalle poche ore di sonno. Occhi verdi, grandi e vispi, forse troppo, capelli neri come la pece e un naso circondato da delle lentiggini che sono quasi inesistenti grazie alla mia carnagione un po' scura, tanto vale averle.
Mi vestii pesante, fuori faceva freddo. Non avevo mai vissuto un inizio Marzo cosí gelido, ma mi consolai, la primavera stava per arrivare.
Mentre aspettavo il pullman sentii una voce femminile chiamare -Kevin!- mi voltai e capii subito che si trattava di Naomi, la mia migliore amica.Voleva parlarmi.
Naomi è sempre stata bellissima, fisico asciutto, curve definite e capelli lunghi biondi. Il motivo per cui voleva parlarmi? Il solito. Problemi in famiglia e in particolare con il padre. Non ne è mai andata bene una a lei, è sempre stata molto sfortunata, ma non mi sono mai dispensato dal dimostrargli tutto l'affetto e il supporto che si merita. E lo stesso lei per me.
Arrivai a scuola, privo di entusiasmo come sempre, non si può essere felici di andare in un posto cosí ostile. In una delle due rampe di scale che faccio ogni mattina per arrivare in classe passò davanti a me un ragazzo. Non lo avevo mai visto prima a scuola. Non so descrivere il vario fascio di emozioni che provai in quell'istante. Non gli tolsi gli occhi di dosso fino a quando non sparí dietro l'angolo. Era davvero stupendo, non guardavo un ragazzo cosí da molti mesi. Lui non mi notò, ma cazzo, 'devo conoscerlo!' pensai. Mi aveva davvero interessato molto.

Ebbene sì, sono gay, ma non è questa la cosa più importante da sapere di me. Il mio nome è Kevin, ho 16 anni e studio in un liceo delle scienze umane.
Nessuno sa che sono gay a parte Naomi. Di lei sì che mi fido. Per tutto il resto la mia vita è fatta di speranze morte e di illusioni costanti.
Il mio ultimo danno? Innamorarmi di Lorenzo.

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