𝟏𝟑 | 𝐒𝐡𝐞 𝐢𝐬 𝐡𝐞𝐫𝐞

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Quando lo sente fin troppo vicino a lei ed il suo profumo squarcia in due tutta la sua razionalità, lei fa un passo indietro, posandosi una mano sul petto, il respiro che le si smorza per mezzo secondo di troppo: «Ascolta, ieri è stato un sbaglio, okay? Non dovrà ripetersi mai più»

«Ti fai troppo problemi, Ness.»
«Sì, è vero, me li faccio perché io non vedo tutto questo come lo vedi tu e sapere di essere solo l'ennesima ragazza sulla tua lista di conquiste, non mi rende molto orgogliosa di me stessa.»

Niragi le sbuffa in faccia ed un paio di nervi di Nessie si rompono, facendola tremare leggermente per la collera che sta salendo in lei: «Siamo in un posto come Borderland e l'unica cosa a cui pensi è questa? Qui non ci sono regole, Principessa.»

«Senti, non mi interessa se tu vedi questo posto come una possibile tomba, io sono intenzionata ad uscire da qui viva e non voglio portarmi dietro i rimorsi ed i rancori di Borderland, quindi sì, voglio continuare a comportarmi così, come ho sempre fatto nella mia esistenza e voglio continuare ad avere Kuina come amica anche fuori da questo paese perché per me, questa, è come se fosse la vita di tutti i giorni... ed ormai lo è, dopotutto.»

Niragi continua ad osservarla per poi alzare un sopracciglio: «E vuoi portati dietro anche Arisu?»

Chiede, utilizzando un tono da sfottò quando pronuncia il nome di "Arisu", atto che sembra aver infastidito Ness all'inverosimile.
Stringe forte i pugni per placare il pizzicore che avverte sulla punta delle dita e la voglia di prenderlo a schiaffi in faccia.
Si incammina verso di lui senza tante cerimonie, fronteggiandolo con aria di sfida e puntandogli il dito contro al petto, stringendo i denti: «Tu sei davvero l'ultima persona che può permettersi di farmi un qualche tipo di ramanzina, dopo nemmeno dodici ore ti ho visto limonarti una tizia! E quello geloso saresti tu!? Senti, fammi un favore, fai pace con il tuo cervello perché questo non è di certo compito mio.»

Ness abbassa lo sguardo un secondo per esalare piano, trovando le energie fisiche e mentali per calmarsi, evitando di andare troppo oltre.
Prende quattro respiri profondi per cercare di sopprimere il senso di irritazione che le è piombato addosso con la stessa velocità del ragazzo che l'ha inseguita e gettata dentro ad un abisso profondo e che ancora non riesce a spiegarsi, per ricomporsi prima di continuare con il suo discorso.
Chiamarla solo "irritazione" è fin troppo riduttivo della potenza di quella sfuriata.

«Non fai altro che parlare di Arisu... se ti senti così tanto "in pericolo", fatti due domande... ed ora, con permesso, me ne torno in stanza.»

Lo sente sorridere per la sua testardaggine e lei alza la testa per poterlo osservare negli occhi prima di sorpassarlo, gesto che però non riesce davvero a compiere perché lui l'afferra saldamente per il polso, tirandola e facendola tornare dov'era pochi secondi prima: «Oh, non se ne parla, Nashira.»

E prima ancora che lei possa registrare quelle parole l'interno della sua mente, Niragi l'afferra per le spalle, strattonandola e buttandola sul letto, sentendo poi il suo corpo sopra al suo che la copre: «Ammetto una cosa, Nessina, che adoro lo sguardo di sfida che mi rivolgi quando sei gelosa.»

Affonda il viso nel suo collo, mordendolo e tracciando la sua dolce riga con la punta della lingua, e lei piega il collo di lato, rispondendo a questo tocco come se fosse del tutto naturale per lei farlo.
La razionalità va decisamente a farsi benedire e la sua mente a riesce solo a registrare il fatto che, forse, lo abbia fatto apposta a farla ingelosire. La voleva davvero qui.

«E sei anche forte, ti puntavo da diverso tempo fra le lottatrici.»
«Mi puntavi? Cosa sei ora, un segugio?»
«Fattelo fare un complimento ogni tanto, Fujiwara.»

Le morde il collo, iniziando a succhiarlo subito dopo per lasciarle un altro segno e lei mugugna sotto di lui, avvolgendogli le braccia intorno ed una mano fra i capelli scuri, tirandoli leggermente in risposta a tutto questo.
Non riesce a trattenersi nel sorridere sorniona per le sue parole. Forte, la più forte fra le lottatrici.
Questa affermazione non dovrebbe suonare come un complimento, ne dovrebbe sentirsene lusingata, ma il suo cuore fa solo crescere in lei, sotto un sotto, un pelo di soddisfazione.

Niragi si alza per affondare fra le sua labbra in un bacio che di tenero non ha assolutamente nulla.
La ferita al labbro - causata dallo stesso ragazzo - ancora le duole ma non le importa, ogni volta che c'è lui di mezzo, lei non ragiona come le è solito fare.
Sente le sue mani vagare voraci lungo il suo corpo già accaldato e lei apre le gambe di più in un riflessi istintivo, pronta a passare un'altra notte insieme a lui.
Il moro si alza di nuovo, sogghignando nel vederla nuovamente ridotta così per lui e solo per lui.
Gli occhi di Niragi iniziano a scorrere senza indugio su tutta la sua figura discinta, coperta solo dal quel pigiama fin troppo estivo, con una lentezza disarmante.
Nessie si sente tremare sotto a quello sguardo attento ed il suo corpo sembra sciogliersi mano a mano che lui alza lo sguardo per contemplarla tutta con uno sguardo più che compiaciuto sul volto.
Ed è incredibile come lei senta il suo corpo rispondere al suo sguardo così intimamente, sentendosi più che lusingata da tutte queste attenzioni che la sua mente era addirittura convinta di non desiderare fino ad un paio di giorno fa.

Si sofferma sulla scollatura della canotta che sta indossando come pigiama si sposta leggermente, facendo intravedere parte del suo capezzolo e lui lo scopre del tutto con uno strattone che le spezza inesorabile il respiro in gola.
E senza nemmeno dire altro, prende quel capezzolo fra le labbra, mordendolo per poi passarci la lingua sopra, facendole sentire la fredda pallina del piercing contro di esso, godendosi della schiena di Ness che si inarca come un angolo, incapace di trattenersi.
Lo succhia di nuovo, afferrandole una coscia fra le mani, stringendola più forte di quanto voglia ammettere e lei gli spinge il viso contro al seno, gesto che lo lascia abbastanza sorpreso: «Ora sei tu quella che da gli ordini?»

Chiede, tornando a leccare la punta sensibile del suo capezzolo con la lingua, guardando più nel dettaglio quel suo viso arrossato ed i capelli in disordine.
Abbandona la sua cosca per afferrare l'altro seno ancora coperto dalla sua canotta rosa, pinzandole il capezzolo indurito ed avvicinando il suo viso all'orecchio di lei, il suo respiro caldo contro di lei ed i suoi capelli neri che le solleticano il volto.

«Tu sei un valido motivo per far cigolare il mio letto, Nessina.»


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𝐋𝐲𝐜𝐨𝐫𝐢𝐬 » 𝑁𝑖𝑟𝑎𝑔𝑖Where stories live. Discover now