I singoli istanti possono regalarci una felicità che non si esaurisce
per centinaia di anni[Orhan Pamuk "Il museo dell'innocenza"]
https://open.spotify.com/playlist/74XA49tPLsk5YAfkofoXco?si=3yfeRpkuRyyU4azxx4Wa6Q&utm_source=copy-link(regalino per natale in anticipo)
"No ti prego. Non voglio lavorare in azienda"
"Non decidi tu" sbraitò Mark corrugando le sopracciglia e giocando con l'orologio costoso al suo polso.
"Non puoi costringermi!"
"Sì che posso! Ti ricordo che l'accademia di belle arti te la pago io, e farai ciò che ti dico se vuoi continuare a dipingere" asserì con sguardo duro.
"Non oseresti cazzo! Dipingere è la mia vita e lo sai"
"Non ti ho detto di smettere, ti ho detto che devi lavorare nella mia compagnia!"
"Ma non voglio!" dissi ormai stremato dall'inutile conversazione.
"Devi farlo, o almeno provarci"
"Non lo farò" dissi uscendo dal suo studio e sbattendo la porta.
"Non decidi tu" mi urlò aprendo la porta e uscendo in corridoio.
Mi fermai di botto e mi girai, alzando il medio contro quell'uomo che ormai da diciassette anni controllava meticolosamente la mia vita. Non andava bene, non andava affatto bene.
"È la mia fottuta vita, vaffanculo!" asserii convinto voltandomi sentiti dei passi in corridoio.
"Hey Mark!" una voce calda e roca arrivò alle mie orecchie, facendomi tremare le ginocchia. Era qualcosa di impossibile da classificare, era dannatamente estremo.
"Cosa succede?" chiese confuso incrociando le braccia. In quel momento aprii gli occhi e sprofondai ancora di più.
"Fanculo anche a te Styles" risposi correndo via. Non mi era difficile pensare al perché ogni volta reagissi con rabbia; semplicemente con Harry intorno non riuscivo a pensare.
Ragazzino ormonato.
Cosa che in effetti ero, con il mio calore vicino avevo il terrore di poter compiere qualche azione avventata nei confronti di Harry, dato che era sempre in mezzo ai piedi.
Mi chiusi in camera, facendo l'unica cosa che mi veniva sempre bene: dipingere. Quando stavo male, quando ero felice, quando capitava la minima sciagura dipingevo.
Afferrato il set di colori, ormai rovinato, e una vecchia lastra di vetro che mi fungeva da tavola, ormai incrostata con mille strati di pittura colorata, mi sedetti al cavalletto. Mi era sempre piaciuto tenere la stessa tavolozza, in modo da ricordare i miei lavori scoprendo I colori.
Mi veniva tanto semplice che I movimenti erano meccanici, ma quando un rumore mi fece saltare, mi tagliai sbeccando la lastra.
"Cazzo" imprecai alzandomi e cercando di fermare il sangue. Guardai ovunque, finendo per fasciare la ferita con un pezzo di una vecchia maglietta che usavo come straccio per pulire i pennelli. Molto igienico.

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Midnight Rain [OS smut]
FanfictionHarry/Louis. Top/Bottom. Harry Styles/Louis Tomlinson. Omega Louis/Alpha Harry. Dirty Talking. Daddy Kink. Sensorial Play. e molto altro... Provai a parlare ma uscii solo un sibilio confuso, sotto il suo sguardo caldo e pericoloso, mi fissava cript...