Cap.2

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Un sonno tormento da incubi, un risveglio spiacevole su un letto non mio. Mi alzo a sedere. Questa è la camera di Rose, che ci faccio quì? Ieri...ieri...
'Morti'
'Morti'
'Morti'
Scoppio a piangere nel ricordo dei miei genitori morti. Loro dovevano tornare da me. Loro dovevano stare sempre con me, ora sono più sola che mai. Stringo i pugni e le unghie mi fanno uscire del sangue dai palmi delle mani. Mi alzo e vado giù. Prima di entrare in salotto, mi fermo ad ascoltare dietro il muro.
-ed ora, purtroppo sono morti due grandi cantanti. Harry Styles e Miley Cyrus sono morti ieri in un incidente stradale, mentre tornavano a casa dalla loro figlia. Dov'è lei ora?- sulla tv appare la foto mia e dei miei genitori. Esco da dietro il muro e Rose viene ad abbracciarmi. Dietro c'è Alex che mi guarda triste. Non piango, non più, non ci riesco, ho finito le lacrime, ma mi sento vuota. Una parte di me, la più grande è morta e non per qualche giorno, ma per sempre. -non posso più tornare a casa.- dico staccandomi da Rose. -non posso più stare lì! Mi verranno a cercare...io...io sono minorenne! Mi metteranno in un'altra famiglia. Io....io...- urlo e mi butto a terra. Sbatto i pugni sul pavimento, mi sembra di impazzire e più passa il tempo e più non ci credo. ' ti vogliamo bene!' Sono state le loro ultime parole. Ti vogliamo bene.
-No! Aiutatemi! Mi sta uccidendo! Il dolore mi sta uccidendo! - urlo e mi metto con la testa tra le gambe e dondolo avanti e dietro. Sto impazzendo e i miei amici non riescono a fare niente, non possono fare niente.
******
È pomeriggio e mi sono calmata. Rimarrò qui con Rose per un pò. I suoi genitori sono in viaggio con suo fratello Joe e qui c'è solo la nonna Mary, la donna più buona del mondo. Alex è andato via. È da questa mattina che io sto seduta qui, avanti a una finestra, con una coperta addosso, anche se fa caldo. Guardo fuori le persone che passano: c'è chi corre, chi mangia, chi gioca, chi pensa. Comincio a ricordare che la notte prima un ragazzo mi aveva presa, ma come sono arrivata qui? Entra Rose.
-Rose come sono arrivata qui?-
-ah Jace ti ha portato, non me lo aspettavo, non è esattamente un ragazzo esemplare e simpatico.-
-chi è?-
-uno della mia scuola.-
- ah-
Lei esce e mi lascia lì ancora immobile. Quel ragazzo; non ricordo com'era. Ricordo la sua voce e poi tutte ombre. Mi alzo stringendo al collo la collana che ho ancora addosso, il ciondolo con le foto di chi non vedrò mai invecchiare. A quel pensiero vengo sopraffatta da una fitta al cuore, un dolore atroce, non guaribile dalla medicina, perchè se la medicina potesse riparare un cuore spezzato, la vita non sarebbe difficile. Apro la porta d'ingresso. -dove vai?- dice Rose, uscendo dalla cucina. -devo fare una cosa.- esco e mi chiudo la porta alle spalle. Non mi sono ancora guardata allo specchio, anche perché se lo farò so che non mi riconoscerò. Trucco sciolto, stessi vestiti, capelli da pazza... eppure ora non mi interessa, non mi interessa nemmeno delle persone che mentre cammino mi guardarono male o ridendo. Ora ho bisogno di una nuova vita e questo sarà l'inizio.

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