Il potere della paura.

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*⚠️WARNING⚠️*

Questo capitolo presenta scene e linguaggio esplicito, che potrebbero urtare la sensibilità di alcuni lettori.

La ragazza davanti ai nostri occhi è davvero lei, in carne ed ossa. L'abbiamo trovata, l'abbiamo finalmente trovata!

"HANNAH!!!"

Non siamo riusciti a trattenerci dall'esclamare il suo nome ad alta voce, completamente sopraffatti dall'entusiasmo e da una felicità incontenibile. Tuttavia, le nostre grida di gioia vengono coperte dal suo pianto a dirotto; ma sono lacrime di intensa commozione le sue, nonché sollievo e di conforto per non essere più sola.

Hannah, adesso ci siamo noi qui, sei salva. Quest'incubo che ti sembrava interminabile, è ora finito.

Respira, è tutto finito.

Il resto accade in modo estremamente veloce; ci ritroviamo tutti e quattro a correre verso la sedia dov'è incatenata, a perdifiato. Ho gli occhi pieni di lacrime, e un nodo alla gola che mi inibisce la parola. Jake è al mio fianco, i suoi movimenti sono frenetici, lo sento trattenere dei singhiozzi per non cedere al pianto. Invece Lilly non ce l'ha fatta, le sue lacrime sembrano un fiume in piena, incontenibile; seppur l'emozione la blocchi, riesce a dirle qualcosa per tranquillizzarla. "Hannah, sono Lilly! Siamo noi, sei al sicuro!"

"Hannah!!" Thomas la stringe subito in un forte abbraccio, appena arriviamo vicino a lei. Ripete il suo nome almeno quattro volte, scosso da fremiti che lo fanno tremare violentemente dalla testa ai piedi, mentre le bacia la fronte. Singhiozzando, tenta di liberarla dalla benda che le ricopre gli occhi.

Non c'è bisogno di dire nulla per coordinarci, ognuno di noi si sistema attorno a lei in modo da liberarla da tutte quelle costrizioni. Io e Jake ci dedichiamo al slegarle gli arti. Thomas si sta già occupando della benda; Lilly invece, sebbene le tremino le mani, riesce a sciogliere il bavaglio che aveva davanti la bocca.

"Ragazzi.." Quella che sento è la voce di Hannah, già udita in precedenza nelle registrazioni trovate sul Cloud. È così piena di sofferenza, che a stento riesco a riconoscerla. Questa orribile esperienza l'ha profondamente segnata nell'animo. Piange a dirotto, mentre pronuncia più volte il nome della sorella e quello di Thomas. "Siete qui... Siete arrivati..."

"Sì siamo qui, ora ti liberiamo. Andrà tutto bene!!" Rispondono i due in coro, tentando di infonderle coraggio.

Mi chino sulle ginocchia, per agevolarmi il lavoro. Faccio molta fatica a disfare il nodo intorno ai suoi polsi. Mi ritrovo a tirare le estremità con tutte le mie forze, quasi facendomi male; è davvero stretto, chiuso con vigore in modo da rendere impossibile il liberarsene da sola. Credo che comunque ci abbia provato disperatamente, con tutte le energie del suo corpo, dato i vistosi segni viola degli ematomi sulla sua pelle. Mentre riesco a districarlo, il mio sguardo si posa sulla sua mano offesa; non è nemmeno bendata. La ferita è stata solamente cauterizzata tramite chissà quale atrocità. Dei brividi mi percorrono tutta la schiena, nel notare la carne bruciata sopra la recisione. Non riesco neppure ad immaginare il dolore che deve aver provato, quando le hanno posto l'oggetto arroventato sopra il taglio, per bloccarle l'emorragia.

Hanson, giuro che la pagherai per tutto il male che le hai fatto.

Che ci hai fatto.

Osservo come Hannah lascia ricadere le braccia lungo i fianchi, priva di energie, stremata. Mi rialzo e mi sposto subito al fianco di Jake, per aiutarlo a snodare le corde; le gambe sono state legate singolarmente ai rispettivi piedi della sedia. Lilly e Thomas, invece, sono riusciti a toglierle la benda da davanti gli occhi, facendole riacquisire la vista. Apre immediatamente gli occhi, per poi richiuderli subito dopo, gemendo; dev'essere rimasta al buio per così tanto tempo, che le sue pupille non sono più abituate alla luce.

Duskwood Legends [Italian Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora