【𝐂𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫 𝟗✔️】

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"Chi sta cercando di accaparrarti Franky-boy?" Chiede Sirius.

"Puddlemere, che tu ci creda o no," Frank fa loro un sorriso timido, strofinandosi la nuca. Fuori dal campo Frank è in realtà piuttosto riservato, questo spiazza sempre James. Soprattutto perché Alice è la persona più estroversa che conosce, oltre a Sirius, ovviamente.

"Non ci credo," dice Sirius sorridendo. "È una cosa da pazzi."

"Ci farai dare i biglietti gratis vero?" James si china a schiaffeggiare le gambe di Frank.

Il ragazzo più grande alza gli occhi al cielo. "Come se avessi bisogno di me per quello Potter. La tua famiglia non ha un palco privato allo stadio fuori Londra?"

Sirius sbuffa. "Sì ce l'hanno, e lascia che vi dica, l'unica cosa migliore di guardare il Quidditch, è guardarlo bevendo champagne e mangiando caviale."

James lo fulmina con lo sguardo. "Non mangiamo caviale alle partite di Quidditch."

"Scusate, mangiate caviale anche in altre occasioni?" Chiede Lily, un po' interdetta.

"Suvvia Evans," Sirius tira indietro le spalle e storce il naso, parlando con la sua voce più altera. "Cosa ti aspetti che mangiamo? Bastoncini di pesce? Patatine? Le nostre costituzioni aristocratiche non lo sopporterebbero. No, dammi il caviale o dammi la morte!"

Lily sbuffa una risata mentre James tenta di dare un calcio a Sirius sul pavimento.

"Dammi il caviale o dammi la morte," ride Marlene. "Mi serve su una maglietta." Il che fa sembrare Sirius fin troppo soddisfatto di se.

"Pensi di accettarla allora, l'offerta?" James si volta verso Frank, sperando di cambiare argomento. Non si è mai sentito particolarmente a suo agio con la ricchezza della sua famiglia.

Il ragazzo più grande fa una smorfia. "A dire il vero, ultimamente sto pensando che potrei non giocare affatto da professionista."

C'è un attimo di silenzio.

"Cosa?" James riesce alla fine.

"Sono per le palle assassine?" Remus chiede con un finto sussurro.

Frank sorride ma è un po' a metà. "No, è—con tutto quello che sta succedendo, penso che forse starei meglio nel dipartimento degli Auror, a fare la differenza. Se mi vorranno, certo."

"Oh ti vorranno," Alice gli stringe il braccio. "Sia tu che io."

"Vuoi diventare un Auror?" Peter chiede, sembrando un po' scioccato.

Se lei si sente offesa dagli sguardi di sorpresa non lo da a vedere, mostrando a Peter un sorriso a denti stretti. "Beh, qualcuno dovrà pur proteggervi dai cattivi, no?"

Un silenzio imbarazzante avvolge il gruppo, improvvisamente si confronta con il mondo al di fuori di Hogwarts. Non è che non sappiano cosa sta succedendo, perché lo sanno, per quanto possono, comunque. James vede il modo in cui i suoi genitori sorridono in questi giorni, il modo in cui sussurrano dietro le mani e chiudono le porte. Ma in qualche modo sembra sempre distante, qualcosa che sta accadendo altrove a persone che lui non conosce. Frank e Alice però—Frank e Alice sono proprio qui.

La voce di Piton riesce a insinuarsi in modo sgradito nei pensieri di James;

Tutto questo è irrilevante Potter, tutto così insignificante rispetto a quello che sta per arrivare. E non ci vorrà molto, posso aspettare. So essere così paziente.

"Ho un'idea," dice Mary all'improvviso, facendo trasalire tutti. Si siede in avanti sul divano, passando distrattamente le dita tra i capelli di Marlene.

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