•capitolo 57

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POV. BLAKE
Era passata circa un'ora. Stavo aspettando così in ansia la fine dell'intervento.
Avevo mille preoccupazioni.
Se fosse andato male? Se avesse avuto una ricaduta? Se avesse dovuto tenersi la sua malattia?
Stringevo forte a me,la collana.
Ero seduta su una di quelle sedie gialle in corridoio. Era un posto così triste,tutte le pareti intorno a me erano bianche come il latte. Trasmettevano solo tristezza.
Le infermiere uscivano ed entravano nella sala,senza nemmeno rivolgermi uni sguardo.
Cazzo quanto ero in ansia!!!
Controllai l'orario.
Il cuore mi batteva all'impazzata e le lacrime scendevano. Il terrore mi invadeva il corpo,solo quando avrei visto il viso di Nate mi sarei tranquillizzata,forse.
"Tieni Blake." sussurrò una voce a fianco a me.
Mi voltai e vidi Claire che mi porgeva un fazzoletto.
Lo presi un po' incerta e mi asciugai le lacrime,almeno cercai. Non riuscivo a frenare le lacrime,era più forte di me.
"Grazie."
La guardai accigliata,non capendo le sue parole.
"Sei una ragazza speciale. E ti devo ringraziare senza di te Nate non si sarebbe operato. Per quanto lo conosco. Povero figlio mio,si è allontanato così tanto da me." fece una risata amara per poi riprendere a parlare.
"Da piccolo era così vivace,nonostante tutto. Era così solare,giocoso. Negli anni invece si è staccato tantissimo da me. Non mi parla più... Non ha mai accettato il divorzio tra me e suo padre... penso che sia per questo che mi porti rancore... Io so però che in fondo lui resterà sempre il mio bambino." mormorò tra i vari singhiozzi.
Vedere quella donna in lacrime,per il figlio mi faceva ricordare quello che era successo con quel mostro di Lucas.
Era palpabile il dolore che si portava dietro da anni...
Nate non mi aveva mai parlato,di questa cosa.
È un ragazzo molto riservato,e questo doveva essere una cosa troppo privata e dolorosa da ricordare o peggio ancora da condividere.
Non sapevo cosa dire. Non me lo aspettavo proprio. Non credevo che la famiglia di Nate racchiudesse tanti momenti bui.
"Me ne sono accorta... di quanto lo ami... ho visto il tuo sguardo..." disse ad un tratto.
Aspettate aveva cambiato discorso??? E poi perchè improvvisamente mi diceva tutto questo?? Probabilmente aveva solo bisogno di sfogarsi. Povera donna,è comprensibile.
Affrontare tutto questo da sola,da sempre,doveva essere una vera tortura.
"Io.. Claire..." farfugliai qualcosa... mi aveva colto alla sprovvista.
Non ero ancora pronta a questo argomento,insomma era successo tutto così in fretta.
"Tranquilla,non ti sto rimproverando anzi... sono contenta. Gli fa bene stare con te..." mormorò con un lieve sorriso.
Di scatto mi prese le mani nelle sue.
"Stagli vicino Blake... ne ha bisogno più di quanto credi..." esclamò seria.
"Signora..."
"Promettilo. Ti prego." disse a denti stretti.
"Si,lo prometto." affermai.
La preoccupazione che aveva questa donna,era troppa,davvero troppa. Era riuscita a trasmetterla anche a me,e mi bastava già la mia sinceramente.
E poi perchè mi aveva fatto promettere quello,perchè era ovvio che io gli sarei stata accanto per tutto.
Ma i suoi occhi,quello che trasmettevano,Dio erano qualcosa di strano,anche inquietante. Era qualcosa tipo misto a preoccupazione,felicità e tante altre emozioni accantonate tutte insieme.
Sentii la porta spalancarsi e sia io e Claire ci precipitammo sui medici.
Il dottore ci prese da parte,in modo che le infermiere riuscissero a passare.
"Allora?!" chiese agitata la donna al mio fianco.
"L'intervento è andato bene... ora è ancora sotto anestesia,nel giro di qualche ora dovrebbe riprendere conoscenza... ora dovrebbero averlo già portato in stanza..." disse l'uomo.
Le parole del dottore,mi fecero fare un respiro di sollievo.
"Blake,io devo andare a chiamare suo papà vorrà sapere... tu intanto vai..." esclamò lei.
Annuii e corsi verso la stanza.
Ringraziai chiunque da lassù avesse voluto che questo intervento era andato bene.
Questa era solo una prova che la vita ci aveva posto davanti,una come un'altra. Ma io e Nate eravamo forti e insieme saremmo anche andati in capo al mondo.
Io,lui e il nostro amore.

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