una notte e basta

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Una notte e basta

@Chiara

Arrivati a casa Francesca ci sistema mio cugino e Sere nella stanza degli ospiti e io e Fede nella sua vecchia camera. Diamo la buonanotte a tutti e entriamo in camera. Lui mi dice che va un attimo a farsi una doccia visto che per fare prima non l'ha fatta nello spogliatoio così io ne aprofitto per cambiarmi e mettermi una tshirt grigia che Federico mi aveva regalato quest'estate e che uso spesso come pigiama quando mi manca, sento il suo odore e mi sembra di averlo accanto.
Mi stendo sul letto e annuso il profumo fresco delle lenzuola poco dopo Federico esce con solo i boxer addosso si avvicina a me e si mette sotto alle coperte io faccio lo stesso e lo abbraccio.
-io questa maglietta l'ho già vista da qualche parte- mi dice.
-ah strano me l'ha regalata un ragazzo molto carino non so se lo conosci- dico stando al gioco.
-beh è davvero bella anche il disegno c'è la bandiera dell'Italia la Fiat 500 tutti i monumenti italiani-
-si vede che sei patriottico solo tu potevi avere una maglia del genere- lo prendo in giro.
-io ora non ce l'ho più qualcuno me l'ha rubata- dice attirandomi ancora di più a se.
-sei tu che me l'hai regalata- lui sorride e annuisce e poi avvicina le sue labbra alle mie e mi bacia. Dio se mi erano mancate. Tutto mi era mancato di lui ma il suo tocco su di me a maggior ragione. Ci baciamo per un po' addormentandoci poco dopo perché io il giorno seguente devo già essere in viaggio.

È già ora di salutarsi..
-quando ci vediamo di nuovo?- chiedo alla stazione prima di scendere dalla macchina di Fede insieme a Lorenzo e Serena.
-non lo so il cinque giochiamo contro la Svizzera a Basilea non credo sia fattibile farvi venire già oggi è stata una corsa, poi ci sarebbe l'otto che giochiamo con la Lituania, non so i tuoi riposi Chichi-
-in questo momento non me li ricordo- dico trattenendo le lacrime.
-dai Chiara, fai piangere anche me- dice Sere-che lo vedo quasi tutti i giorni-
-siete fortunati- dico.
-arriverà anche per noi questo momento vedrai- mi abbaraccia Federico -dai ci sentiamo appena siete arrivati mi scrivete e noi ci mettiamo d'accordo, io adesso devo andare agli allenamenti questo pomeriggio per la partita di domenica- annuisco e lo bacio un pochino tristemente. Lui saluta Lore e Sere e noi tre ci avviamo verso il nostro treno. Il viaggio lo passiamo a chiaccherare cercano di distrarmi perché sanno perfettamente che ogni volta è difficile lasciare Federico. Vorrei che il tempo si fermasse, vorrei avere più tempo, ma è sempre troppo poco.
Arrivata a Trento saluto Lorenzo e Serena e corro al lavoro non prima di aver scritto al mio ragazzo che siamo arrivati. La mia collega mi da le consegne della mattina e mi metto poi a preparare le terapie e fare medicazioni. Il pomeriggio passa così e tra una corsa e l'altra arriva la fine del turno e io me ne torno a casa. Sola soletta.
Arriva domenica sera e io insieme a mio cugino ci vediamo la partita Federico non gioca da subito ma entra al 59' in sostituzione di Berardi.
-quanto è bello vestito di bianco- dico sorridendo.
-io preferisco la nazionale con la maglia azzurra- mi dice Lorenzo.
-beh si è vero- la partita va avanti ci sono molte occasioni Fede è se sempre bravo e da il meglio di se, ma non basta la palla non entra e si finisce 0-0 un pareggio che forse non ci voleva. Peccato.

Un cielo Azzurro 💙🇮🇹Where stories live. Discover now