110. Ragazzina problematica

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Aizawa si sposta di fronte a me, togliendosi le bende e la giacca che indossa, restando così con una maglia grigia a maniche corte e il suo solito pantalone nero.
Si lega i capelli in un codino e poi si mette in posizione di combattimento di fronte a me tirando su i pugni.
"Puoi lasciarti andare Takeda. Se vedo che stai per perdere il controllo, ti fermerò io, ma ti avverto. Neanche io mi conterrò."

Faccio un respiro profondo accettando di buon grado la sua sfida, essendo la cosa di cui ho più bisogno ora. Una persona forte contro cui combattere con cui posso superare i miei limiti.
Passo all'attacco senza pensarci due volte, saltando in aria verso di lui con la gamba tirata in alto.
Miro alla sua testa ma il professore riesce a prevedere molto bene le mie mosse avendomi allenato in questi mesi ed essendo estremamente intelligente.

L'avversario perfetto.
Afferra la mia gamba facendomi cadere a terra ma mi tiro subito tenendo la guardia alta.
"Ti stai ancora contenendo. Lotta come fai sempre Takeda. Lotta ancora di più."
Le sue parole risvegliano qualcosa dentro di me e riutilizzo il mio quirk lasciandolo nuovamente fluire insieme alle mie emozioni.
Digrigno i denti di rabbia e decido di buttare tutta la mia frustrazione su di lui.

Parto senza pensare ad una vera strategia, vado solo con colpi veloci e potenti sfruttando la mia agilità e velocità.
Ma lui è altrettanto forte e andiamo avanti per qualche minuto ad attaccarci e pararci a vicenda senza un attimo di fermo.
Salto per aria usando la mia unicità e riappaio velocemente alle sue spalle facendo partire tre calci veloci: uno contro la gambe, l'altra sulla schiena e l'ultima sulla nuca.
I primi due vanno a segno ma all'ultimo si gira, riuscendo ad evitare l'ultimo calcio.

Scivolo per terra con il ginocchio e la mano, per poi rialzarmi nel giro di un secondo e riprendere a correre contro di lui facendo sempre più luce con le mani.
Lui si abbassa evitando il mio pugno e me ne assesta uno nello stomaco che mi fa arretrare di qualche metro.
A questo punto non ci vedo più dalla rabbia e tiro un pugno contro il pavimento circondata di luce lasciando un bel segno sul suolo per poi ripartire contro di lui.

Finalmente percepisco la stanchezza che si fa strada prendendo il posto della carica che avevo fino ad ora, aumentare la forza usando la telepatia mi porta via parecchie energie e non ci sono abituata.
Porto le mani davanti al mio viso accumulando luce con un sorrisetto mentre Aizawa mi guarda pronto a parare il colpo.

Corriamo in contemporanea l'uno contro l'altro e quando sono pronta a colpirlo, il professore cambia direzione evitando il mio pugno ma mi giro verso di lui prendendolo alla schiena.
Non è della forza che avevo sperato così ritorna subito sui suoi passi e mi afferra gettandomi a terra per il collo.
Si crea un solco sotto di noi mentre sbatto la schiena con forza ma mi do uno slancio con le gambe tirandomi di nuovo su e colpendo Aizawa alle gambe.

Perde l'equilibrio cadendo per terra ma ormai sono troppo stanca per rialzarmi e dargli il colpo di grazia.
Mi siedo per terra con il respiro affannoso mentre mi asciugo le lacrime.
Aizawa si sposta al mio fianco, stanco anche lui, e si passa un asciugamano sul volto.
Restiamo in silenzio mentre i nostri respiri si regolarizzano e fissiamo entrambi il vuoto di fronte a noi.
La palestra è messo molto peggio di prima e Cementos avrà un bel lavoro da fare per rimetterla a posto.

"Che ci facevi qui a quest'ora Takeda?" Mi chiede Aizawa e io mi porto le ginocchia al petto appoggiando il mento su di esse.
"Ho discusso di nuovo con Shoto." Ammetto senza guardarlo e c'è un minuti di silenzio prima che lui mi risponda.
"Takeda, si può sapere cosa state combinando?
Avete passato tutta la settimana a discutere durante le lezioni e a creare confusione, per non parlare di quando avete litigato durante la battaglia contro la classe B. Pensavo che a quest'ora aveste già fatto pace come due persone mature."

Forever and Always - Shoto x OCWhere stories live. Discover now