Capitolo 1.

45.9K 933 1K
                                    

Venerdì 10 Aprile 10:30 PM

Ero appena rientrato a casa salutando mia madre "Ciao mà!!" non ricevendo risposta, constatai che era a lavoro. Corsi su per le scale, entrando subito in camera mia, buttandomi a peso morto sul letto, iniziando a smanettare con il cellulare. Dopo un'oretta abbondante, decisi di farmi una doccia, così mi spogliai ed entrai, aprendo il getto d'acqua bollente. Poco dopo uscii e mi avvolsi un asciugamano intorno alla vita. Mi ricordai che non avevo mangiato, così scesi in cucina, ancora grondante, e aprii il frigorifero. Non trovando nulla che potesse soddisfarmi, ordinai una pizza. Salii velocemente al piano superiore e mi misi una tuta ed una semplice maglietta bianca.

Quando suonarono al campanello scesi di corsa ed andai ad aprire, trovandomi davanti il ragazzo delle consegne. Lo pagai, e mi misi a mangiare.

Finita la cena, erano ormai le 12:34 così salii in camera e mi abbandonati con molta grazie, sul mio letto, facendo saltare tutte le molle. Non avendo niente da fare, mi misi a pensare a me. Ero un bel ragazzo, non troppo alto, capelli ricci, occhi verdi, labbra rosse e piene. Una parte del mio corpo che amavo, erano i miei fianchi, non troppo pronunciati e rotondi. Ero gay dichiarato, e nessuno ne aveva mai fatto un problema, tantomeno io, quando lo avevo scoperto. Avevo molti amici come me, quindi quando mi resi conto, non fu uno shock.

Essendo che mi stavo annoiando, presi il cellulare, aprii la mia cartella segreta dei video, e misi un porno, gay ovviamente. Mi eccitavano quelli con ragazzi della mia età, e ragazzi più grandi. Vedendo tutte quelle scene, mi diventò duro. Abbassai la tuta e lo caccia dai boxer, cominciando a fare movimenti lenti e circolari, mentre guardavo quel ragazzino che leccava il membro del più grande. Dopo poco venni, sporcandomi la mano. Mi alzai svogliatamente, dopo essermi ripreso, e mi andai a pulire. Decisi che il giorno dopo mi sarei fatto una doccia.

Andai a dormire, rilassato, ma ad un certo punto, mi balenò un'idea in testa.

Dovevo ancora preparare tutte le cose per il trasferimento, ed avevo solo due giorni.

Sex brothers //Larry Stylinson//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora