𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐮𝐧𝐨

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Leggete le parti in corsivo ascoltando experience, minuto 1.43

Isabel's pov
Stavo ballando ma ero così concentrata su Draco che il resto della sala sembrava solo un inutile sfondo.

Muovevo i fianchi ma non sentivo veramente la musica, troppo attenta a qualsiasi suo movimento.

Ancora non riuscivo a realizzare che avevamo litigato per qualcosa di così stupido come un vestito.

Ci saremmo divertiti se non si fosse comportato come al solito.

Si, magari più tardi in camera sua.
Fanculo.

Improvvisamente sentii una presa sui fianchi stringerli così forte che pensai che a momenti si sarebbero sfracellati.

Andai a sbattere contro il petto del presunto ragazzo e l'odore familiare mi inalò le narici.
"T-theodore?"

Cercai di spostare le mani dai miei fianchi ma la presa era troppo salda.
"Lasciami."

"Che c'è Isabel? Non vuoi ballare un po' con tuo fratello?" mi sussurrò.
L'alito gli puzzava di alcol e dal tono di voce capii che era ubriaco.

"Theó, lasciami" mi dimenai ma la sua presa si irrigidì sempre di più.

"È solo un ballo, nemmeno questo possiamo fare?" mi canzonó con una voce che sembrava quella di un angelo sceso dal paradiso e che in altre situazioni avrebbe fatto cadere ogni donna ai suoi piedi.

"Ti ho detto di levarmi le tue cazzo di mani da dosso, hai capito?" provai a dargli una gomitata ma fu abbastanza abile da prevederla.

Cercavo di mantenere la calma ma tutti i brutti ricordi che avevo tenuto nascosti per tanto tempo, ritornarono nella mia mente come un flash.

La baracca, il vecchio e... Draco.
Per quanto stessi bene con lui, non avrei mai potuto dimenticare quella sera.

Senza accorgermene iniziai a tremare e un dolore lancinante al petto mi rese difficile respirare. Mi stava venendo un altro attacco di panico, davanti a tutti.

Potevo essere forte quando volevo ma la verità è che il passato non ti abbandona mai. Resta sempre in un angolino della tua mente, pianificando il momento giusto per colpire.

Gli occhi mi divennero lucidi mentre cercavo in qualche modo di dimenarmi tra le braccia di Theodore.

"Non l'hai sentita pezzo di merda? Levale le mani di dosso" sentii la voce di Draco e poi Theó non era più dietro di me.

"Calmati amico, stavamo solo ballando" disse mio fratello alzando le mani in segno di resa.

"Non vuole ballare con te" sputò avvicinandosi a lui con una brutta espressione sul viso.

Prima che la situazione degenerasse presi Draco per una manica. "Andiamo via, ti prego" lo implorai.

Lui si bloccò a guardare Theodore per qualche secondo, deciso sul da farsi, e poi mi prese la mano camminando via.

Non disse nulla per tutto il tragitto, era arrabbiato e si vedeva, ma ebbi l'impressione che non lo fosse con me.

Mi teneva la mano e la presa era stretta ma non a tal punto da stritolarmi le ossa, era dolce nel suo strambo modo.

scars // draco malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora