"Spero che Anny non impazzisca",dico provando a ridere.

Anny quando sto male diventa un'altra persona. Le basta un mio raffredore per andare fuori di testa e non starò a raccontarvi di quando ho avuto il morbillo.

"Starà sicuramente preparando qualsiasi tipo di zuppa possibile,crede che quella sia la cura a tutti i rimedi",continuo io.
"Starà bene",dice mio padre diventando serio e so benissimo dove vuole arrivare,"Devi spiegarmi tutto Jennifer".

In questo momento sono davvero divisa in due parti. Dire tutta la verità o tenermela per me?

Sto davvero cercando di mettermi nei panni di Josh ma non ci riesco proprio. Come ha potuto fare una cosa del genere? Mi odia fino a questo punto?

"Sono stati dei ragazzi vero? Li farò espellere tutti,giuro!",dice mio padre con voce grave.

Espellere? È questo che ha intenzione di fare? Espellere Josh e Melissa e forse anche Drake?
La mia testa comincia a girare vorticosamente e varie teorie ad assimiliarsi velocemente nella mia mente.
Se dico tutto verranno espulsi immediatamente se non peggio. Conosco mio padre è capace di far si che non rientrino in nessun altra scuola. Un'espulsione da scuola sul curriculum comporta solo nel lavorare in un fast food per tutta la vita. Se dico tutto anche Drake ne sarà coinvolto,sarà espulso solo per il fatto di non aver detto niente e quindi di essere un complice.
Infondo capisco Drake,non conosco a pieno il significato di amicizia e forse mai lo capirò, ma ho visto l'amicizia che lega Josh e Drake e se una persona importante per me tanto quanto Josh lo è per Drake mi avrebbe chiesto di tener la bocca chiusa in nome della nostra amicizia io l'avrei fatto.
Comincio a pensare alla piccola Meredith e di quanto fosse sconvolta,mi ha raccontato che in casa c'erano molti problemi,sopratutto tra Josh e suo padre e che lui era l'unico a darle conforto. Ho visto quell'uomo a cena e sono sicura che se venisse a sapere che il suo nome potrebbe essere infangato dall'espulsione del figlio,la cosa si ripercuoterà su tutta la famiglia e Meredith si ritroverebbe sola.
La mia mente ci mette un secondo ad analizzare la situazione con Melissa,non farei mai il suo nome perché racconterebbe il fatto che anche altre persone sono coinvolte,tutto pur di non affondare da sola e infine il mio pensiero va a lui, a mio padre.
Denuncierebbe e farebbe espellere il figlio di uno dei suoi potenziali soci? Si.
La risposta non ci mette molto ad arrivare,lo farebbe senza nemmeno pensarci e i suoi piani finanziari ne risentirebbero molto.
Tutte le ipotesi e questi pensieri si sono formati dentro di me in pochi secondi e sono pronta a dare una risposta a mio padre.

"Sono venuti da fuori",dico con poca sicurezza.
"Cosa?",chiede mio padre.

Devo riprendere tono, è un'affarista capisce quando le persone mentono,sopratutto con me.
Mi alzo lentamente,più lentamente di quanto debba fare,solo per riuscire a chiarirmi bene le idee. Mi siedo composta e lo fisso negli occhi.

"Ero con loro quando stavamo andando in palestra per recuperare un borsone che Drake aveva dimenticato,ma quando siamo entrati abbiamo sentito dei botti",dico con tono fermo e mio padre sembra credermi,"Si sono spaventati tutti ma io ero già per terra,non sapevano cosa mi stesse succedendo,quindi hanno chiamato subito l'ambulanza e Meredith e salita con me mentre Josh e Drake mi hanno raggiunto in macchina. Ero sicura che i botti non provenissero dalla palestra perché il suono non era molto forte ma io sono crollata comunque e dopo mi hanno confermato che venivano da fuori,forse qualche ragazzino che giocava coi petardi o non so...".

Concludo il mio discorso sempre con lo stesso tono e mantenendo lo sguardo con mio padre. Mi fissa per capire il senso di quello che sto dicendo e anche se ho inventato tutto all'ultimo sembra abbastanza sensato infatti annuisce rilassandosi sulla sedia.

"Ho avuto davvero paura Jennifer...",dice infine mio padre.

"Non è la prima volta",cerco di rassicurarlo ma non sembro riuscirci.
"Appunto per questo,non è la prima volta, non so mai come prevenirlo".
"Nemmeno io,ma starò bene",provo a forzare un sorriso ma questa volta davvero non mi riesce.

Nemmeno io so mai quando prevenirlo,non so mai quando può accadere ed entrambe le due volte è sempre successo a caso ma il fatto che questa volta è stato premeditato mi fa ancora più male,soprattutto premeditato da lui.

"Signore,l'orario di visita si è concluso",dice un'infermiera entrando.
"Va bene ora esco",le rispondo mio padre
"Ora vado,ma domani mattina presto prima di andare a lavoro passo,qualsiasi cosa ti serve chiamami".
"Tranquillo".

Mio padre raccoglie le sue cose e con un cipiglio va verso l'uscita prima di fermarsi e osservarmi.

"Jennifer".
"Dimmi",gli chiedo con la paura che abbia da ridire sulla mia versione della storia in palestra.
"L'hai rivista?",mi chiede non distogliendo lo sguardo da me,"Tua madre dico...".
"Ho capito a chi ti riferivi,si l'ho vista",e mio padre lascia la stanza abbattuto.

Avrei potuto mentirgli ma non sarebbe servito a niente,sa benissimo che l'ho vista.
La vedo quando crollo e la vedo nei miei incubi,vorrei poterla vedere nei miei sogni ma continuo a vederla solo nei miei incubi.
Si la vedo,la vedo in continuazione,vedo il suo corpo fragile e sento su di me la temperatura del suo corpo che piano piano calava sotto la pioggia.
Vedo il sangue,vedo le mie mani tremare su di lei e vedo sempre quel ragazzo.
Non so mai se odiarlo per non averci aiutato o ringraziarlo per avermi fatto vivere.

****

Josh's Pov

Meredith ci ha costretti ad aspettare che il padre di Jennifer uscisse per capire cosa mi aspettasse ma io so bene cosa succederà.
Ho visto come mi guardava,ho visto il veleno che mi trasmetteva e la delusione del suo sguardo. Sono riuscito a percepire tutta la sua rabbia e i suoi occhi erano ancora più chiari da quanto erano dilatati. Lei mi odia,io mi odio.

"Io non avrei mai detto niente a nessuno di Caroline,anzi non ne avrei più parlato nemmeno con te"

La sua frase continua a balenare tra i miei pensieri e non posso che odiarmi di più. Solo ora mi rendo conto che non avrebbe mai sparso il mio dolore ai quattro venti perché anche lei ha provato una perdita in passato anche maggiore della mia. Sa cosa vuol dire stare male e in un certo senso ho sempre saputo che non era quel tipo di persona ma io non ho dato ascolto alla mia parte razionale sovrastato dalla rabbia.
Vorrei alzarmi e spaccare tutto quello che mi capita a tiro ma non ho la forza di farlo,completamente devastato dalla situazione.

"Ragazzi cosa fate ancora qui? Le visite sono finite,potete tornare domani",ci dice il padre di Jennifer nel corridoio.

È tranquillo? Non è possibile! Dovrebbe tipo minacciarmi o sputarmi addosso o una qualsiasi cosa del genere. Meredith lo guarda stranito tanto quanto me,mentre Drake sembra prenderla normalmente.

"Noi,ecco,volevamo accertarci che stesse bene",inventa Drake.
"Sta meglio non preoccupatevi devo davvero ringraziarvi",dice suo padre.
"Cosa? Ringraziarci?",chiedo io allibito.

Suo padre ha appena scoperto che io ho provocato uno shock a sua figlia e lui mi ringrazia?

"Si ringraziarvi,perché non dovrei? L'avete aiutata",ripete ancora lui.

Aiutata? Non ci sto capendo più niente,deve tirarmi un pugno,ho bisogno che mi tiri un pugno,forse mi sentirò meno in colpa.

"Mi ha raccontato tutto,cercherò di capire chi stava usando dei botti al di fuori della vostra scuola".
"I botti fuori dalla scuola?",so che posso sembrare stupido a ripete ogni sua frase ma davvero non riesco a capacitarmi di ciò che sta decidendo.
"Si Jennifer mi ha raccontato tutto. Ha detto che eravate andati in palestra per prendere il suo borsone", indica Drake,"E che qualcuno ha sparato dei botti fuori da scuola e voi l'avete aiutata chiamando l'ambulanza. Grazie Meredith per essere entrata con lei e grazie a voi due per averla raggiunta,non voglio immaginare se fosse stata da sola per quanto tempo sarebbe rimasta stesa su quel pavimento".

Sono senza parole,non riesco nemmeno a parlare,perfortuna Drake lo fa al mio posto.

"Non si preoccupi",dice a stento.
"Ora devo andare,spero di rivedervi presto,non in ospedale ovviamente",prova a ridere ma ovviamente scarseggia ancora distrutto da quello che è successo a sua figlia.
"Non glielo ha detto",dice Meredith guardando il padre di Jennifer uscire.
"Io lo sapevo già",le risponde Drake.
"Sapevi cosa?",gli chiedo io cominciando a innervosirmi.
"Che non lo avrebbe detto,l'ho capito dal momento in cui accarezzava i capelli di Meredith", mi risponde Drake.
"Perché non ha detto nulla? Doveva dirlo!",il mio tono di voce si alza.
"Ti avrebbe rovinato se lo avesse detto",dice Meredith,"Lei non rovina le persone,lei le aiuta senza rendersene conto,è troppo leale anche verso chi non dovrebbe e difende chi è in difficolta. Ha un cuore enorme ma non ne è consapevole e a quanto pare nemmeno tu visto che hai creduto che ti avrebbe preso in giro per Caroline".

Meredith lascia il corridoio senza aggiungere nient'altro dirigendosi verso l'uscita.
La mia rabbia verso di me cresce e il fatto di non poter prendermela con nessuno mi fa innvervosire ancora di più perche è solo ed esclusivamente colpa mia.
Il suo sguardo dolce verso mia sorella,gli occhiali per quella Jessica,il suo sguardo sereno che sbuca nel sentire una poesia e l'avermi aiutato dopo averla insultata alla festa doveva bastarmi! Doveva bastarmi per capire che tipo di persona è,doveva bastarmi per capire che enorme scudo in realtà lei si porti in giro.
Sono solo un fottuto coglione e d'istinto do un pugno al muro bianco davanti a me,un'altro e un'altro ancora finche non vedo una macchiolina rossa sul muro. Le mie nocche sono diventate rosse e scorticate per la forza che ho messo in questi tre pugni,ma mi sta bene perché me lo merito di soffrire tanto quanto lei se non di più. Sto per dare un'altro pugno quando Drake mi ferma il braccio.

"Non farlo,non ricadere nel giro di tanti anni fa",mi dice piano e ritiro lentamente il braccio guardando il mio sangue,provando ancora più disgusto nei miei confronti.


Baci nell'ombra (Disponibile in tutte le librerie)Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu