𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐚

12.9K 420 635
                                    

Isabel's pov
Le vacanze erano passate più velocemente del previsto, in un battito di ciglia mi trovavo già sul treno per andare a Hogwarts.

Camminavo mano per mano con Draco, deciso a non lasciarmi andare, mentre ci andavamo a sedere in uno scompartimento libero.

Nonostante mi ripetessi che tutto fosse lo stesso di sempre, io mi sentivo diversa. Dopo tutto quello che era successo, non potevo essere la stessa.

Avevo scoperto della mia famiglia.

Li avevo minacciati.

Avevo fatto sesso e per la prima volta mi era piaciuto.

"Sei sicura di star bene?" mi chiese mentre guardavo dal finestrino il paesaggio.

"Si" mentii.

Non andava niente bene. Stavo per rivedere tutta la mia casa, Pansy e Astoria comprese, Theodore, tutti avrebbero saputo che lui era mio fratello.

Non c'era niente che andasse bene. Niente.

Come poteva?

"Lo sai che sei una pessima bugiarda?" mi rimproverò.

"Lo sai cosa succede, cosa te lo dico a fare?"

"Isabel, non lo stai affrontando da sola. Ci sono io, c'è Daphne, c'è Blaise. Non sei sola."
Disse accarezzandomi la gamba.

"Non voglio vederli."

"E invece sì, tu li vedrai e mostrerai loro quanto sei forte. Se non esci dal tuo guscio, come credi di risolvere la situazione?"

Rimanendoci dentro finché non vengono a bussarmi.

Non risposi e mi girai dandogli le spalle. Ero brava a sfuggire alle conversazioni quando mi faceva comodo.

Non me ne vanterei fossi in te.

Non ci volevo ritornare. Punto.

Sembri una bambina.
Ma vaffanculo pure tu.

Narcissa mi aveva riempito il baule di bei vestiti per "sopravvivere te in quella valle di lacrime" a detta sua.

Avevo apertamente detto a mio fratello che lo avrei distrutto. Non potevo fare la povera bambina indifesa, non più.

Nelle vacanze stavo cercando di imparare a controllare i miei poteri ma la cosa non aveva funzionato bene perché in realtà sapevo che l'unico a potermi aiutare era Albus Silente.

Non gli avrei chiesto aiuto però. Non avevo intenzione di ricevere altre risposte pragmatiche.

Mi addormentai durante il viaggio quindi non saprei dire se fosse entrato qualcuno o meno nel vagone.

Scesi dal treno, salutando Draco di fretta per andare da Silente. Avevo alcune cose da dirgli e non volevo andarci quando la scuola fosse stata piena di studenti.

"È permesso?" dissi entrando.

Ammetto che in quel momento ero un po' arrabbiata con Albus Silente, ma solo leggermente.

"Isabel, sono felice che tu sia qui." esordì.

"Io non molto a dire la verità."

"Dunque, hai saputo. Come hai saputo che non potevo raccontarti."

"Lo avrei preferito dato che lo sapevano tutti i professori tranne me."

"Isabel sei una strega potente, il mondo magico ti conosce."

"Si ma avrebbe potuto evitare di lasciarmi in quel posto!"
Urlai disperata ricordando la baracca che forse non avrei più visto.

"Le cose vanno come vanno ma in ogni caso sono sicuro che tu non sia qui per urlare contro un povero vecchietto, bensì per sapere dei tuoi poteri."

scars // draco malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora