Gli Dei e i loro Giochi

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Le settimane successive erano passate con mattine differenti da quelle che avevano di solito. Ma d'altra parte, anche loro due lo erano. Erano piene di sorrisi e baci da parte di Harry. Era così dolce con quel ragazzo e non gli importava neanche. Comunque, se qualcuno l'avesse visto in quello stato l'avrebbe ucciso nel giro di pochi secondi, niente poteva rovinare la sua reputazione.

Poteva essere più facile nascondere gli appena ritrovati sentimenti di Harry se passava meno tempo con Louis, ma non poteva. Non voleva pensare a quello che poteva succede a Louis se fosse stato attaccato di nuovo quando Harry non era in giro. Perciò Harry fece il contrario dell'allontanarsi da Louis, e così loro erano spesso insieme.

"Niall, posso migliorare la tua posizione attuale, se vuoi," disse Harry. Era seduto al tavolo da pranzo che prendeva il suo vino mattutino e un po' di frutta, con Niall e Louis fermi vicino a lui nella loro posizione abituale.

"Sì, Dominus?" Disse Niall, dando uno sguardo a Louis che alzò solamente le spalle.

"Avrai più autorità in questa casa, e più tempo libero," Harry continuò, prendendo un grosso sorso di vino. "Ti farò diventare capo dell'ambiente domestico."

Gli occhi di Niall minacciarono di uscire dalle orbite. "M-ma e Siri, Dominus? Non può voler venderla."

"Non essere sciocco Niall," Harry scattò. "Siri è stata in questa casa da prima che io nascessi. Mi ha cresciuto, ma ora è vecchia, non può più controllare tutti come faceva prima. Tu sei stato con me, come aiuto personale, per molto tempo. Non mi sarei fidato di nessun altro."

Niall aprì la bocca per dire qualcosa, ma poi la richiuse. Ripeté il gesto per un po' di volte prima di "Sì, Dominus, lo farò."

"Perfetto." Harry si alzò e gli schiavi raccolsero i piatti sporchi. "Informa Siri dei miei nuovi ordini e dille che è stata spostata a capo sarta."

"Sì Dominus." Niall diede i piatti a Louis e praticamente corse fuori dalla sala da pranzo.

Harry sorrise compiaciuto, scuotendo la testa e si girò verso Louis. "Filius Veneris, sembra che io abbia un posto libero come aiuto personale. Posizione semplice, devi seguirmi ovunque vado e fare qualunque cosa dico.

Louis si guardò intorno per essere sicuro che fossero da soli. "Davvero? Tutto? Però questo sembra molto lavoro."

Harry rise e fece un passo in avanti. "Stai diventando un chiacchierone, Piccolo."

È vero. Louis aveva iniziato a esprimersi liberamente da quando erano da soli. Sembrava che non fosse preoccupato dalla figura di Harry. "Qualcosa mi dice che ti piace."

A quel punto, Harry era proprio davanti Louis, si chinò leggermente così da essere al livello dei suoi occhi. Sembrava che lo stesse per baciare, così Louis chiuse gli occhi ma Harry gli diede un colpetto sulla guancia. "Devo andare a un incontro. Finisci con i piatti e poi vai nella stanza delle strategie. Aspettami fuori dalla porta. Puoi ringraziarmi per la promozione dopo."

Louis rabbrividì al respiro leggero sul suo orecchio poi annuì. "Sì Dominus."

Harry gemette quando guardò Louis andare via, ondeggiando inconsciamente i fianchi. Louis potrebbe accidentalmente uccidere Harry per quanto è bello. Ma Harry fece uscire quel pensiero, aveva bisogno di concentrarsi sull'incontro. Aveva ricevuto una lettera da un Senatore, in realtà il padre di Perrie, quella mattina su qualcosa di molto importante nella città. Come governatore, Harry doveva avere l'ultima parola su tutte le azioni.

Entrò nella stanza per trovare il Senatore Edwards e due consiglieri in mezzo a una conversazione, e sembrava seria. "Senatori, Signori." Harry li salutò con una mossa del capo.

I Hunger For Your Beautiful Embrace » l.s. [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora