2-But it's not real, and you don't exist.

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Le dita passavano su pagine impolverate da tempo, delineavano i bordi, sottolineavano ogni frase, ogni parola, ogni virgola. L'odore era pungente, aspro, quasi gli bagnava il naso. L'inchiostro, per via dell'umidità, si rovinava leggermente ad ogni minimo tocco. Jimin chiuse il libro poggiandolo sul carrello insieme agli altri presi precedentemente. "Storia della magia, aerologia... ho preso tutto" Si guardò intorno quasi sentendosi disorientato in tutto quel disordine. Avrebbe chiesto alle domestiche di ripulire più tardi. Gli studenti che venivano lì la mattina mettevano sempre i libri in disordine, negli scaffali sbagliati o semplicemente li buttavano a terra non curanti. Avrebbe dovuto parlare con il professor Kim a riguardo. Alzò lo sguardo al soffitto sentendo picchiettare le prime gocce di pioggia. La cupola in vetro gli fece vedere chiaramente le nuvole grigie che stavano per scaricarsi proprio sul castello e sulla cittadina. Sospirò e spinse il carrello, oramai troppo pesante, verso il centro della stanza. Si sedette sullo sgabello e osservò la marea di fogli sulla scrivania. Mappe su mappe, disegni, progetti, poesie e quant'altro. Ma uno in particolare attirò la sua attenzione. Era una pergamena di un viola sgargiante che sembrava avere vita propria. Si muoveva a destra a sinistra, in alto e in basso.  Fluttuò e cadde proprio davanti al ragazzo che guardava la scena con occhi sognanti. Prese in mano il foglio osservandolo con attenzione. Sopra era disegnato un bellissimo uccello dalle ali d'oro. Il becco leggermente aperto, le zampe piegate e il corpo proteso in alto. Jimin ne rimase incantato.
 "Una fenice." Sentì una voce sconosciuta alle sue spalle facendo sussultare il ragazzo dalla paura ma finì per perdere l'equilibrio e cadere a terra. Subito dopo una risata lo scosse e si mise immediatamente seduto scuotendo la testa per riprendersi dallo spavento. Aveva il fiatone e il battito a mille. "Non ridere! Non è affatto divertente-"alzò lo sguardo verso lo sconosciuto e si zitti all'istante. Era il ragazzo di ieri, eppure oggi gli sembrava diverso? 

I capelli neri erano legati sulla testa lasciando il volto libero, un leggero sorriso contornava la sua espressione divertita. Gli occhi fini lo osservano lentamente, da testa a piedi, squadrandolo. Era bello pensò Jimin. Bello e fottutamente irritante.
"Che c'è? Ti sei incantato?" Yoongi osservò attentamente il ragazzo seduto sul pavimento di marmo, il labbro inferiore incastrato fra i denti e le sopracciglia aggrottate. Allungò la mano per aiutarlo ma questi rifiutò il suo aiuto alzandosi in piedi e non incrociando lo sguardo con quello dell'altro. Le guance paffute erano rosse e le mani si torturavano a vicenda.  Jimin si schiari la voce cercando di interrompere quel silenzio imbarazzante che si era venuto a creare. "Che ci fa qui?" Disse sottovoce facendosi sentire a mala pena. Dopo quella pessima figura voleva solo sperare che il pavimento lo inghiottisse. "Oh, adesso mi parli formalmente? Che ne hai fatto di quel tono irriverente di poco fa?" Jimin alzò la testa incontrando lo sguardo divertito dell'altro e quel ghigno stampato sul suo volto. Gli face salire il sangue al cervello. Ma cercò di calmare i suoi bollenti spiriti e dopo un lungo respiro riprese a mettere a posto i fogli sulla scrivania. "Non dovrebbe stare qui."

Lo informò allontanandosi il più possibile e rimettendo a posto alcuni libri che gli intralciavano il passaggio. "Cercavo il principe Kim, suo padre ha detto che lo avrei trovato qui." Ammise Yoongi mettendosi le mani nelle tasche dei pantaloni e gironzolando in giro. Quella biblioteca era veramente immensa. Forse non ce ne erano molte in quel modo a Bul, pensò Jimin.  "Beh, Taehyung non si trova qui. Ora se ne può andare." Si fermò vicino alla porta intimando l'altro ad uscire. Non gli piacevano i ficcanaso. Ma Yoongi non aveva ancora intenzione di andarsene. Si stirò sul volto un sorrisetto che fece irritare l'altro. "Grazie dell'offerta ma credo che rimarrò qui ancora un po'." Disse prima di sparire in una delle tante corsie, lasciando il moro incredulo a fissarlo. "Tu! Brutto" imprecò sottovoce Jimin stringendo i pugni e correndo verso la sua direzione. Non andava bene, per nulla. Oggi era lui di guardia alla biblioteca e se qualcosa fosse andato storto era certo che il Re lo avrebbe ucciso sul serio questa volta. Arrivò alla corsia dove era entrato il ragazzo ma non lo vide da nessuna parte. Guardò in alto a destra e vide di che reparto si trattava. <<letteratura Goong-Gi (4000-7000)>> Passò dentro ad esse sfiorando con l'indice la fila di libri alla sua destra, leggendo ogni titolo e osservando ogni copertina in pelle. Scosse la testa risvegliandosi dai suoi pensieri. Stava perdendo tempo. Usci da lì e decise di procedere verso sinistra e andare alla fine della stanza. Dopo aver percorso quasi altri dieci metri e sfiorato altri centinaia di libri riuscì a trovarlo. 

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⏰ Last updated: Feb 22, 2023 ⏰

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𝓟𝓸𝓮𝓽, 𝓼𝓸𝓵𝓭𝓲𝓮𝓻, 𝓴𝓲𝓷𝓰.Where stories live. Discover now