Capitolo 25

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Jessuca’s povs

Ci avviciniamo al gruppo di parenti di Harry e io li saluto nel modo più cordiale che riesca.

“Salve a tutti!” Accenno un piccolo sorriso.

“Tu sei Jessica vero? Io sono Gemma, la sorella di Harry.” Mi tende la mano che io stringo senza esitare. “Si, sono io è un piacere conoscerti.”

“Lei è mia mamma Anne.” Indica sua mamma che mi guarda indifferente senza ombra di alcuna emozione, continuo a non capire la sua antipatia verso di me. “Lui è Des, il patrigno mio e di Harry.” Indica l’uomo al suo fianco e io sorrido ad entrambi. “È un piacere avervi conosciuto.”

Ricambiano il mio sorriso.

“Lei è Alice, la mia migliore amica nonché capo dell’hotel in cui alloggiano i ragazzi.” La presento a tutti che la salutano.

“Come sta?” Interrompo tornando seria.

“Starebbe meglio in hotel a prepararsi per il concerto, invece di essere stato aggredito da un drogato ubriaco.” Mi risponde Anne sbottando.

“Mamma..” La rimprovera Gemma. “Vieni dentro con me?” Mi chiede la sorella tanto dolce.

“Mi farebbe piacere.” Abbozzo un grande sorriso.

“Jess io torno all’hotel che devo dare una mano per la serata, ti passo a prendere tra un’ora oppure chiamami tu quando vuoi.” Mi dice Alice. “Certo, grazie mille a dopo.”

“Arrivederci a tutti.” Saluta con un cenno di mano i presenti e poi se ne va.

Insieme a Gemma entriamo dentro all’ospedale, mi sembra sia una clinica privata, è tutto bello, spazioso e costoso, mi guardo intorno, nonostante la ricchezza di questo posto, nulla mi tranquillizza, non mi piacciono questi luoghi. Poi sono agitata per Harry, come reagirà? Sarà anche lui incazzato con me?

“Beh lui è sveglio, però i dottori hanno detto che è meglio riposi queste ore, noi l’abbiamo già visitato, sta abbastanza bene, è un po’ frastornato e con qualche livido qua e là, ma tutto sommato bene appunto. Ora chiamiamo un dottore!” Mi spiega Gemma.

“Meno male è un sollievo saperlo.” Sospiro, un peso in meno, e lei mi sorride.

“Scusi, scusi..- Gemma chiama un dottore appena adocchiato, l’uomo si gira e le fa cenno di parlare- dovrei andare da Harry, si può?”Chiede supplicandolo.

“Signorina Styles l’avete già visitato, le dico che sta bene e tra qualche ora lo vedrete, state tranquilli!” Ci informa il dottore e io mi rattristo, ho voglia di vederlo e di toccarlo. Gemma nota la mia reazione.

“La prego, lei non l’ha ancora visto, solo per qualche minuto..” Continua insistente.

“Allora faremo quest’eccezione per la sua ragazza.. Seguitemi” Cede il dottore e io rimango incredula alle sue parole.

“Veramente lui non è…” Gemma mi blocca il braccio e smetto di parlare, mi fa segno di stare zitta che non hanno importanza. “Grazie mille dottore.” Concludo la frase così.

Ci porta in lungo corridoio dalle pareti azzurre come il cielo pieno di porte blu scuro come la notte, ci fermiamo davanti a una di quelle.

“Avete solo 20 minuti ed entra solo lei.” Ci raccomanda e Gemma annuisce soddisfatta. “Grazie ancora.” Lui se ne va, lei si siede e a me non resta altro che entrare.

Apro piano la porta e la richiudo per non disturbare. Lo vedo su quel letto intento a guardare il giardino fuori, subito non mi vede, ma quando sente i miei passi avvicinarsi verso di lui si gira e lo stupore si può subito vedere. “Jess..vieni”

“Ciao Harry.” Gli sorrido sedendomi accanto a lui sul letto, questa vicinanza mi fa venire i brividi.

“Abbassati un po’..” Non capisco bene la sua richiesta e confusa faccio quello che mi dice, appena eseguisco ciò che mi aveva chiesto lui preme le labbra sopra le mie in un bacio casto che mi lascia senza parole.

“Scusa ma ne avevo bisogno.” Confessa tranquillo.

“Oh, okay.” Sono imbarazzata, non so neanche cosa dirgli.

“Come stai?” Gli domando scrutandolo più volte.

“Abbastanza bene adesso.” Mi risponde sorridendo al gesto di qualche secondo fa.

“E tu?” Mi domanda guardandomi.

Io scrollo le spalle.

“Cioè? Bene o male? Così così?” Mi chiede non capendo.

“Così così, perché da una parte bene, ma dall’altra no.” Gli spiego.

“Spiegati meglio.”

“Bene perché sono felice che tu non abbia niente di grave, ma male perché mi sento in colpa.” Il mio sguardo va altrove in questo momento, non riesco a reggere il suo sguardo e tanto meno la situazione che è creata.

“Piccola in colpa per cosa?” Mi domanda confuso.

“Beh, per quello che ti è successo.” Dico e abbasso lo sguardo, perché deve essere tutto così difficile?

“Stai dicendo sul serio?” Mi guarda incredulo per poi prendermi la mano e racchiuderla dentro la sua enorme.

“Si e ho anche ragione.” Dico sicura ricordandomi la reazione di sua mamma poco fa nel parcheggio fuori dall’ospedale e dall’hotel.

“Non credo, perché?”

“Tua mamma penso ce l’abbia un po’ con me per quello che è successo, non le starò neanche tanto simpatica probabilmente.” Lui scoppia a ridere e io lo guardo male, ma poi rido con lui. È così bello mentre sorrido, mi chiedo cosa ho fatto per meritarmelo.

“Dai smettila, non c’è nulla da ridere.” Faccio la finta offesa.

“Okay okay, comunque non è arrabbiata con te, è solo incazzata per quello che è successo, penso sia normale essendo una mamma, poi voi due non vi siete neanche ancora conosciute.” Forse ha ragione, ma comunque non siamo partite con il piede giusto.

“Non so, Gemma è stata bravissima con me e se sono qua è grazie a lei.”

“Gemma ci capisce di più insomma, oltre ad essere mia sorella è una mia grande amica, posso sempre contare su di lei come hai visto.” Dice sorridendomi.

“Forse hai ragione.” Dico sospirando sconfitta.

“Forse?” Domanda alzando un sopracciglio.

“Allora hai ragione.” Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.

“Cosa hai fatto signorina?”

“Io? No nulla..” Faccio finta di nulla, ma poi scoppiamo a ridere.

Una voce interrompe le nostre risate e lo sto maledicendo mentalmente, vorrei rimanere qui tutto il resto del pomeriggio.

“Scusate se vi interrompe, ma lei deve andare, perché Harry deve fare gli ultimi accertamenti prima di uscire.” Mi dice educatamente il dottore, mi sa che non lo maledirò più, mi ha fatto un favore e non ho neanche rispettato gli orari che lui mi tratta benissimo.

“Oh si certo, grazie ancora dottore.” Gli stringo la mano e mi avvicino a Harry per lasciargli un bacio sulla guancia per salutarlo. “Ti aspetto fuori.” Gli sorrido e lui sembra confuso ma allo stesso tempo contento della situazione. “Ciao bella, grazie.”

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Eccomiii :) Com'è? :) per favore ci terrei davvero tanto se ogni tanto quelle poche che leggono la storia si facessero sentire con un commento o mettere un voto per dimostrarmi che a qualcuno piace la storia! Dovevo già aggiornare qualche giorno fa, ma ho avuto problemi con la connessione. Leggete gli altri miei due lavori. -Zxx

Change my life || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora