sιmιᥣᥲr // jj maybank

25.

TWENTY FIFTH EPISODE

JJ

"maybank, questo è il tuo stipendio, ottimo lavoro, sei riuscito a non farti licenziare" l'anziano signore che mi ha assunto circa tre mesi fa mi da una pacca sulla spalla, ma l'unica cosa che mi interessa sono quei cinquecento dollari che ha tra le mani.
poco? di sicuro. ma non posso chiedergli altro.

"puoi andare figliolo, il tuo turno è terminato" l'uomo sulla sessantina si allontana, arrivando ai carichi di merce da salire sulla nave, diretta per charleston, credo.

guardo lo schermo del mio cellulare: sono le tredici, e un messaggio di pope si illumina immediatamente.
credo di esserci riuscito, ci vediamo al the wreck, ho ricostruito la mappa quel ragazzo è un vero genio.

già che ci penso ho una certa fame. sto lavorando da questa mattina, una pausa mi è concessa.

"buongiorno" dico all'unisono, verso kie e brianna, che sono entrambe dietro il bancone a pulire i piatti.
stanno collaborando: una lava, l'altra asciuga.

"come mai sei così felice?" chiede la hawkins, notando il mio sorriso sul volto. "ho preso lo stipendio" faccio l'occhiolino, e mi dirigo fuori, in piattaforma, dove i miei amici mi stanno aspettando.

seri? io non mangio a tavola con rafe mf cameron. perché l'hanno chiamato. mi sento parecchio costretto ora a sedermi. ma non ho altra scelta.

"hey amico" esclama john b, liberando la sedia su cui mi sarei dovuto sedere, dal suo zaino che aveva preso posto lì fino a due secondi fa.

"che vi porto da mangiare?" brianna si avvicina con un taccuino e una penna tra le mani, e il suo solito grembiule con la scritta the wreck.

"quattro polletti, e quattro sode. tu rafe?" chiede pope, girandosi verso il coglione. è l'unico nomignolo che mi viene da assegnargli.

"sorprendimi" sussurra alla ragazza, facendole l'occhiolino. davvero? che cazzo vuol dire 'sorprendimi'. è letteralmente la cosa più imbarazzante che io abbia mai sentito. e brianna ci sta pure! sarà stupida anche lei.

"cinque minuti. non c'è un cazzo di nessuno" rientra nella sala. effettivamente, ci sono due vecchietti nel tavolo affianco, e cinque ragazzini di tredici anni ad un altro.

"si parte" esclama pope, felice, tirando un pezzo di carta dalla tasca dei jeans piegato in quattro parti.
viene aperto, e mostra un vero e proprio itinerario da viaggio. "non voglio ancora raccontarvi niente, voglio che ci sia brianna qui. spero solo di aver fatto le ricerche giuste", deve per forza.

"cerca di fare i giusti ragionamenti. la mia ragazza deve incontrare sua madre" sbotta rafe, giocherellando con il suo orologio. bleah.

"non sapevi neanche esistesse fino a un paio di giorni fa" esclamo io. l'ha tenuto fuori, non può ora prendere le redini.

"beh ora lo so, maybank fa silenzio" irrigidisce la mascella, "fatti due domande se l'hai scoperto ieri, solo perché è stata costretta a parlartene"

brianna non voleva parlagliene perché rafe non è capace di tenere la bocca chiusa in qualsiasi cosa. spero solo ora che stia zitto e non arrivino voi agli hawkins. lo ammazzo se dice qualcosa. lei si merita di incontrare sua madre, perché è una persona fantastica.

rimaniamo lì per circa un'ora, fino a che kiara e brianna terminano il turno. le vediamo avvicinarsi al tavolo, prendendo posto al tavolo da sei.

"allora? che si fa?" dice elettrizzata la ragazza interessata alla questione. "itinerario outer banks - jacksonville e jacksonville - nassau" guardiamo tutti straniti pope, passando gli occhi da lui al suo foglio. in che senso? è un viaggio lunghissimo, è letteralmente una cosa infinita.