sιmιᥣᥲr // jj maybank

21.

TWENTY FIRST EPISODE

JJ

io non dormo qui. mi alzo dal letto, dove sto continuando a guardare il soffitto, e prendo lo zaino, facendo più silenzio possibile.

esco dalla stanza, e vedo mio padre steso sul divano, completamente nelle braccia di morfeo.
vorrei strangolarlo nel sonno. farlo soffrire come lui ha fatto con me.

le mie lacrime scendono sulle mie ferite aperte, provocandomi un leggero fastidio, quando trovo il coraggio di prendere la pistola tra le mani.

mi tremano così violentemente, che credo che l'arma stia per cadere. stringo i denti, puntando l'obbiettivo alla testa. un colpo, secco, vitale, potrebbe liberarmi da questo verme per il resto della mia vita. ma potrebbe cambiarmela per sempre.

ma è mio padre. è mio padre! io non posso.
rinsanisco, e esco di casa sgattaiolando fuori.

BRIANNA

sono circa le undici di sera, e dopo aver chattato un po' con sarah del più e del meno, mi ritiro nel box doccia.

credo stiano tutti dormendo a quest'ora: i miei genitori adottivi hanno entrambi il turno mattutino, e elinor, beh, non lo so. penso andrà da wheezie come sempre, oppure si divertirà a rompermi le balle.

apro l'armadio, devo trovare qualcosa per la notte.
da quando è arrivata la tempesta, il clima di sera è sempre più freddo, quindi ho bisogno di qualcosa di pesante per dormire. purtroppo io ho solo cose estive.

ah no, ho questa felpa rossa. mi sembra grande, infatti è una xl, di solito io compro sempre una m.
le felpe americane qui sono oversize.

affondo le narici nel tessuto, sa di salsedine. amo questo odore. ma è l'odore di jj? non gli ho restituito la felpa dopo essere tornato da charleston? credevo di averlo fatto.

la musica di sottofondo mentre l'acqua scorre sulla mia pelle mi trasmette delle vibes meravigliose. soprattutto a questo orario, quando c'è un silenzio assoluto, che può essere interrotto solo dalla mia playlist.

accappatoio, e dritta sul letto, per asciugarmi e vestirmi. i pantaloni del pigiama che ho trovato sono tanto larghi in vita. ma sono gli unici, me li farò bastare.

lascio sciolti i capelli, e mi butto sotto le coperte, continuando a ripensare alla giornata. tutto sommato è stata bella: rafe che mi presenta come sua ragazza, e mi è piaciuta anche quella reazione da parte di maybank.

mi manca un po' prendermi cura di lui, ma ormai tutto è stato cancellato, e siamo ritornati come due perfetti sconosciuti ma con la stessa storia.
mancanza di fiducia, mi dicevano.

vado a dormire, domani hai il turno? un sms da parte di rafe attira la mia attenzione, si, finisco all'ora di pranzo digito per poi inviare il messaggio.

ti va un pranzo con la famiglia cameron? boia, mi sta dicendo, tipo pranzo come presentazione? mi conoscono già, quindi credo intenda qualcosa sul piano della nostra relazione. ma non posso dirgli di no, ci rimarrebbe male.

okay :-).

e magari nel pomeriggio puoi uscire con me e i miei amici. così cambi aria da quei pogues odio quando parlano di loro, odio quando cercano di sminuirli. sono i miei amici, punto.

non ho bisogno di cambiare aria da loro, stai tranquillo rispondo esaustiva, pensaci, potresti iniziare a frequentare l'elite, sarebbe figo cos'è l'elite? una traduzione?