FIFTEENTH EPISODE
"wow". solo questa frase esce dalla bocca di rafe, quando esco di casa, e lo ritrovo sul porticato.
non indosso nulla di che, solo un vestitino floreale con dei sandali, e i miei amati anelli, colorati."grazie" sorrido, lasciandogli un bacio sulla guancia.
lui invece, da vero kook, indossa una camicia leggera ed estiva, con dei mocassini. tanto formale."allora? dove mi porti?" il ragazzo mi apre la portiera della sua auto, per poi rispondermi "al centro di figure eight, ti piacerà di sicuro" esclama felice, entrando nel lato guidatore.
il viaggio si trasforma in un vero e proprio mortorio: si chiacchiera, ma nulla di che. non c'è la musica ad alto volume che io amo, e la cosa che vorrei è che ci sia quel filing. forse è ancora presto per parlare di questo, ma di solito l'attrazione dovrebbe esserci fin da subito. o no? io non sono brava in questo campo.
non ho un ragazzo dalla quinta elementare. si chiamava travis holiday, e piaceva a tutte. ero riuscita a prendermi il bad boy delle elementari, nonostante fossi una sacchetta di immondizia vivente. letteralmente.
diedi il primo bacio a lui, o meglio, ero così terrorizzata che gli sfiorai solo le labbra. per il resto non ho mai avuto un vero primo bacio.
solo quel con jj, ma è stato solo un errore di percorso. non posso considerarlo il primo, nonostante fossi davvero parecchio impacciata.non sapevo come si facesse, ma mi ha letteralmente guidato lui. oh cavolo, quanto sono egoista a pensare ad un altro, e nel frattempo sono con rafe?
non mi interessa di altri ragazzi, sono felice ora di uscire con lui."a me una soda" ordino. il cameriere, dalla mise molto decorosa, mi guarda in modo strano. che succede? sono sporca. "a me invece un calice del vino della casa" continua rafe. oh, ora capisco. prendere una soda ad un ristorante di lusso è una vera e propria eresia.
"per il primo, cosa vi porto signori?" chiede l'uomo, annodando tutto sul suo taccuino in pelle. "prendo quello che prende lui" esclamo. non ho voglia di fare una figura brutta anche sul primo, quindi punto su rafe.
"allora due piatti di spaghetti col pescato del giorno"
oh wow, lusso! non so gli altri, ma io fino a cinque, o sei mesi fa, quel che mi era concesso da mio padre era una fetta di pane con qualche salume sopra.ora capisco perché in quel periodo ho raggiunto il mio peso minimo. quante cose quell'uomo mi ha fatto, non riesco neanche a contarle.
il cameriere si allontana con gli ordini, lasciandoci da soli. abbiamo un tavolo all'esterno, tutto arredato con delle lucine graziose e delle piantine ben curate.
all'interno c'era la sala col pianoforte, ho preferito mettermi fuori per evitare una tortura di timpani durante il pranzo.
"spero ti piaccia la location" mi sorride, allungando la sua mano verso la mia. dai forza, puoi farcela brianna. stai toccando rafe, non tuo padre.
sfiora leggermente le mie dita, e giocherella con gli anelli che indosso. è quasi carino. "è magnifica rafe, davvero"
"mi ha portato qui topper con sarah, e ho fatto la candela come al mio solito" ridacchia, passandosi una mano tra i capelli.
"sei sfortunato con le ragazze?" chiedo per curiosità."troppo. non ne trovo una giusta. spero solo che tu possa esserlo" mi sorride timidamente, facendomi arrossire. non so cosa rispondere, non sono per nulla una ragazza romantica.
"dopo andiamo a fare un giro al molo? che te ne pare?" propone, e annuisco. "certo, così vado anche al the wreck, ho il turno di sera" sbuffo io.
STAI LEGGENDO
sιmιᥣᥲr // jj maybank
Fanfictionᴅᴏᴠᴇ una ragazza con un passato difficile viene adottata da una famiglia kook. 🥉#rudypankow 🥈#rudypankow 🥇#rudypankow 🥇#obx