SEVENTH EPISODE
"cavolo, sto dormendo" sbotto io, mentre qualcuno continua a scuotermi le spalle per farmi svegliare.
inoltre, la luce del sole che riflette sul mio cuscino non è per niente confortevole."svegliati brianna!" la voce di sarah mi arriva alle orecchie. e lei ora che ci fa qui? e che ore sono? quanto ho dormito.
"mh, che ore sono?" mi sgrano gli occhi, ritrovandomi la faccia di sarah che mi guarda dall'alto. "è mezzogiorno, c'è il pranzo con la mia famiglia a casa tua, e tu non sei ancora pronta" che pranzo? ma cazzo, non mi avvisano mai in questa casa.
"non posso scendere. i miei mi uccidono" finalmente metto i piedi nelle mie infradito, rimanendo seduta al bordo del mio letto. "mi hanno detto che devono parlarti, muoviti" arriva alla porta, e la spalanca, aspettando che io la raggiunga di sotto.
infatti inizia a scendere le scale."porca troia" ghigno, guardandomi allo specchio.
posso presentarmi alla famiglia cameron in questo stato? i miei capelli, si sono asciugati ieri mentre io dormivo, e ora sono completamente incasinati.alcune ciocche sono lisce, altre mezze ricce. non so cosa non vada nei miei capelli, ma funziona sempre così se non li asciugo io. guardo l'outfit, okay, almeno una maglietta sopra il pantalone del pigiama devo metterla. opto per una dei nirvana.
posso scendere ora? credo di sì. pronta ad essere accusata delle peggio cose dopo aver passato del tempo con i pogues."buongiorno a tutti" sorrido come se nulla fosse, ai cameron che sono seduti al tavolo, insieme ai miei genitori ed a elinor. "come sei conciata brianna?" jonelle si porta le mani ai capelli.
"scusate, mi sono appena svegliata" faccio spallucce.
"io e wheezie andiamo di sopra, chiamateci quando è pronto" annuncia elinor, prendendo la mano della sua amica, e trascinandola di sopra."siediti, dobbiamo parlare" annuncia mayron. ecco qui, non pensavo davanti ai cameron, ma che importa. come se dovessi star con loro tutto il tempo.
"dove sei stata ieri?" chiede mia madre adottiva.
beh, posso dire tranquillamente la verità, andrà bene. "allora, alle quattordici sono uscita per andare a lavorare al the wreck, ho finito alle diciannove. poi con pope, jj, john b, e kiara siamo saliti su una barca e nulla, sono tornata alle due. altre informazioni che dovrei dare?" rafe e ward cameron sono sconvolti.
che c'è? non mi dire che sarah debba tornare a casa alle ventidue per il the. beh, quello si prende alle cinque, ma lasciamo perdere."brianna, non puoi stare con loro. siamo di un altro livello. tu sei una kook" implora jonelle, incrociando le mani.
"nah, non sono fatta per le vostre cose. preferisco divertirmi" sia i cameron, che gli hawkins sbarrano gli occhi shoccati. "tu sei una kook, punto" sbotta jonelle.
"ma questa è una divisione inutile. mi sono trovata bene con i ragazzi di ieri. di sicuro ci uscirò di nuovo. non vedo dove sia il problema", "cara, il problema è che non puoi uscire con loro" interviene rose.
"forse non dovrei tornare alle due, ma non potete vietarmi con chi uscire" la trovo completamente una cosa assurda. "brianna quelli sono drogati. quel maybank ha una pistola, heyward è un sottomesso, e routledge è un pazzo come suo padre. e carrera non sa neanche perché sta lì, nonostante sia una kook" beh, a sto punto anche io lo sono una drogata, visto che mi fumo erba.
"cara, se vuoi, magari domani, puoi venire in barca con noi. così ti distrai" propone rose. quanto cavolo è sfortunata sarah, si vede da lontano un miglio che vorrebbe liberarsi da quell'imballaggio kook.
rafe invece mi sembra del tutto indifferente. onestamente, non credo abbia le stesse regole della sorella. avrà pure vent'anni, e credo potrà fare ciò che vuole tra cui drogarsi. e i genitori mi sembrano del tutto ignari.
"no, rose, stai tranquilla. domani ho il turno" faccio riferimento al the wreck, "ti abbiamo lasciato lavorare nonostante non c'è ne fosse bisogno, e c'è anche la possibilità che tu ti frequenti con quei tizi?"
annuisco alla domanda fatta dal mio padre.a ciò, si mettono le mani nei capelli. "signori è pronto" annuncia il maggiordomo. vengono così serviti i piatti a tavola. le conversazioni cambiano del tutto argomento. spero si siano solo rassegnati.
"magari ci vediamo in questi giorni, che dici?" domanda rafe, mentre mi saluta per andarsene via con la famiglia. "okay, not prob" rispondo, dandogli una pacca sulla spalla. "brianna, facci sapere se cambierai idea sul giro in barca con noi" rose viene ad abbracciarmi, stringendomi.
annuisco, nonostante io già sappia che domani quel giro in barca lo faranno solo loro con i loro amici ricconi. la porta di casa si chiude.
dalla finestra guardo la famiglia mettersi in auto per abbandonare la dimora hawkins e raggiungere quella cameron.
"io vado a mettermi il costume, voglio fare un po' di surf" annuncio dirigendomi verso le scale.
"no no signorina, tu rimani a casa oggi e domani" cosa? ma non é giusto."ma perché? e poi voglio andare a far surf, nulla di che" sbotto io. "il surf ti riavvicina troppo a tua madre. devi dimenticarla, se vuoi passare una buona vita con noi" io? dimenticare mia madre? ma questi sono fuori! "mayron, ma ti rendi conto di cosa hai appena detto?" incrocio le braccia alzando il tono della voce.
"certo, ora tua madre è jonelle" la indica. "non sarete mai i miei genitori biologici" inizio a salire le scale di fretta e furia. "allora potremmo benissimo rimandarti dal drogato che ti avrebbe dovuto crescere"
"quindi ricapitolando: non vuoi che veda i ragazzi con cui sono uscita ieri, non vuoi che vada a fare surf, vuoi che vi consideri miei genitori biologici, perché i miei veri genitori non sono mai stati genitori" annuisce il signore.
"ma dove cazzo mi hanno mandato?" sbotto io, dirigendomi verso camera mia. mayron mi segue.
"smettila di dire parolacce" dice stufo."vaffanculo" sbatto la porta della mia stanza, buttandomi sul letto. sento così, un rumore di chiave inserita che gira. no, no, no. non possono averlo fatto.
"apri questa porta" inizio a dar spallate alla tavola di legno, ma nulla. "starai qui per uscire due giorni. così imparerai a comportarti come si deve, e capirai perché non vogliamo farti uscire con quei tipi"
passare la serata in camera mia è davvero sconfortante. volevo andare a a fare surf, ma nulla.
volevo uscire, ma nulla. indovinate cosa posso fare? andare in barca con i cameron. divertente no?il mio telefono squilla, è kiara. "hey brianna, stiamo andando a fare surf. ti va di venire?" domanda la ragazza dall'altro capo del telefono. "sono chiusa in camera, per colpa dei miei, perché sono uscita con voi. l'unica cosa che posso fare è andare con i cameron in barca" mi mangio le unghie dal nervoso.
"quando?" continua. "domani, perché?" chiedo confusa. "perché verrai al molo, e fuggirai, così verrai in barca con noi" esclama esaltata. kiara, hai avuto una bellissima idea.
"hai ragione cavolo, devo parlarvi anche di una cosa", "allora domani al molo, facci sapere l'orario" risponde. la ringrazio, per la sua idea brillante soprattutto. perché non ci avevo pensato prima.
mando così un sms a sarah, "domani vengo in barca con voi, dimmi l'ora"
—
kiara ottimo piano :-)
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sιmιᥣᥲr // jj maybank
Fanfictionᴅᴏᴠᴇ una ragazza con un passato difficile viene adottata da una famiglia kook. 🥉#rudypankow 🥈#rudypankow 🥇#rudypankow 🥇#obx