FIRST EPISODE
outer banks. non mi sarei mai aspettata di ritornarci dopo una vacanza fatta qui all'età di sei anni.qui le onde sono perfette per il surf, e quindi per cavalcare le onde più alte del north carolina.
proprio per questo, milioni di naufragi sono avvenuti.e al grande numero si è aggiunto tre anni fa quello di mia madre. una surfista nata, dai capelli oro, cercò di battere il suo record con 98 metri, durante una potente tempesta.
tre giorni dopo, erin wood, venne dichiarata come una dispersa. rimanemmo io e mio padre.
prima della morte, io e lui avevamo un rapporto idilliaco: andavamo al parco, costruivamo castelli sulla sabbia cocente della spiaggia, facevamo dei progetti per la scuola.
ma lui aveva tanta rabbia nei confronti di mia madre. da testa tosta quale era, non lo ascoltava mai.
proprio quella sera papà cercò di fermarla, e avvisarla del pericolo delle onde, ma erin non ne volle sapere.da quel giorno in me vedeva qualcosa di lei, e ciò gli provocava un forte fastidio. come dagli torto, io ero la fotocopia del carattere di mia madre.
determinata, ambiziosa, spericolata, solare.non credevo però che un giorno, appena tornata da scuola, dopo una settimana di lutto, lo ritrovai steso sul divano. mi ricordo benissimo l'odore di alcool che predominava nella stanza.
cicche di sigarette finite nel portacenere, e coperte buttate a casaccio sui due divani del nostro salone, nella casa di charleston.
cercai di parlargli, e di raccontargli la mia giornata, come facevo sempre insomma. ma quando aprì gli occhi, notai che questi erano rossi. quasi indemoniati.
mi si schiantò addosso, tirandomi dei calci nello stomaco. quasi non fui costretta ad andare al pronto soccorso.e da allora, l'amore per mio padre si trasformò in paura delle sue percosse.
credevo anche che la colpa fosse mia. magari non riuscivo a trovare il tempo per pulire il salotto, insomma, da quando mia madre se ne era andata, ho dovuto rimboccarmi le maniche.
ma a quanto pare, la fatica che mettevo io a casa e a scuola, non era per niente ripagata. anzi. quando facevo dei lavoretti e portavo i soldi a mio padre, lui non li conservava, ma li sperperava.
aveva anche lasciato il suo lavoro da commercialista. era uno stipendio modesto il suo, ma a quanto pare aveva deciso di lasciarsi andare. di abbandonarsi a se stesso.
dopo anni, non ce la facevo più. tornavo da scuola spaventata, e, arrivata, mi chiudevo in camera, ma lui mi minacciava di più percosse se non gli avessi aperto.
e così il giro continuava, abusava di me, mi picchiava, mi faceva veramente di tutto. addirittura una volta si permise di spegnere la cicca di sigaretta sul mio braccio. tutt'oggi ho i segni, sia a livello psicologico, che fisico.
denunciare era una cosa d'obbligo. e così, all'età di sedici anni appena compiuti, andai dalla polizia locale. dieci anni.
le mie lacrime scendevano così veloce, appena ascoltai la sentenza del giudice di corte. ero finalmente libera di vivere la mia adolescenza, che fino al quel momento, mi era stata negata.
ci vollero circa cinque mesi, all'interno di un istituto, per farmi adottare. ero davvero contenta quando mi diedero la famiglia. saltavo di gioia, urlavo, piangevo per la felicità. nessuno può capire quanto io sia stata entusiasta in quel momento.
cambio vita, cambio famiglia, quindi cambio cognome. e oggi sono qui a presentarmi come brianna hawkins, appartenente alla famiglia hawkins di outer banks, divisa in due parti.
mi fa ridere il fatto che ora ho capito perché mia madre si sia tatuata la scritta 'pogue for life".
ebbe si, era una di loro. ma per seguire l'amore, è stata costretta a trasferirsi a charleston.la mia famiglia però è una delle più nobili: mio padre adottivo mayron fa parte della polizia, ed è lo sceriffo, mia madre, jonelle, è entrata all'età di ventidue anni in una grande compagnia che si occupa di protezione degli animali nell'atlantico.
e infine c'è la mia sorellina, l'unica un po' scettica del mio arrivo.elinor, una ragazzina dai capelli carota, ha sempre voluto che la mia adozione non fosse mai avvenuta.
come biasimarla: da figlia unica con tutte le attenzioni, si ritrova con una che dovrà chiamare sorella.sarei arrabbiata anche io al suo posto.
famiglia composta da kooks, anche io dovrò esserlo.
dovrò impegnarmici: la vita di lusso non ha mai fatto per me. credo che l'avventura, il provare cose nuove, e vivere al di fuori dell'imballaggio, sia la cosa che ti aiuta di più per la vita.beh, allora diamo inizio alla mia vita ad outer banks.
—
beh beh beh, simile a jj la nostra
brianna :-)
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sιmιᥣᥲr // jj maybank
Fanfictionᴅᴏᴠᴇ una ragazza con un passato difficile viene adottata da una famiglia kook. 🥉#rudypankow 🥈#rudypankow 🥇#rudypankow 🥇#obx