𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐯𝐞𝐧𝐭𝐮𝐧𝐨

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Isabel's pov
L'aria fredda di fine novembre mi solleticava le gambe lasciate scoperte dalla gonna dell'uniforme.

Era appena l'alba, la luce rosata del sole filtrava le finestre e mi indicava la strada da percorrere per arrivare alla biblioteca.

Dovevo riportare indietro la copia che possedevo dei sonetti di Shakespeare e ritirarne una nuova. 

Arrivai all'arco in pietra che faceva da porta ma vi vidi qualcuno poggiato sopra, riconoscibile dalla bionda chioma di capelli.

Draco mi guardava con le braccia conserte e uno strano sorriso sul volto.
"Hey."
Lo salutai abbastanza confusa.

"Hey."

"Cosa ci fai qui?"
Gli chiesi.

"Sapevo che se non fossi stata nella tua camera, ti avrei trovata qui."

"Mi spii per caso?"
Domandai sorridendo.

"Io? Ti sembro il tipo? Assolutamente no."
Ribatté sarcastico alzando le mani in segno di innocenza.

"Che ci fai qui, stalker?"
Sottolineai l'ultima parola facendolo ridere.

"Voglio portarti in un posto."
Rispose serio.

"Un altro?"

"Mmmh."
Annuì.

"Abbiamo due ore prima dell'inizio delle lezioni, suppongo di poterne spendere una con te."
Sospirai.

Sorrise timidamente in risposta e mi afferrò la mano trascinandomi verso le scale.

Avrei potuto benissimo camminare dietro di lui ma era come se Draco volesse accertarsi che non scomparissi o che non mi dissolvessi nell'aria.

D'altronde, la sua mano mi riscaldava e la
sua presa mi rassicurava quindi, perché farne a meno?

Ormai avevo rinunciato a capire cosa fossimo perché non avrei saputo trovare una risposta.
Eravamo incompatibili, infinitamente diversi, opposti in tutto, ma poche volte mi era capitato di sentirmi così al sicuro, nonostante le sfavorevoli circostanze.

Salimmo fino in cima alla torre di astronomia e solo allora mi lasciò la mano.
Quando lo fece, il freddo si impossessò di nuovo di me.

Si avvicinò alla ringhiera e vi poggiò entrambe le mani sopra fermandosi a guardare l'alba sorgere.

Io lo osservavo da dietro, guardavo le sue mani colme di anelli soffermandomi su ognuno di essi.
Ne aveva tre sulla mano sinistra altri due sulla destra.

Erano principalmente sulle tonalità del verde, raffiguravano i simboli dei serpeverde, lo stemma dei Malfoy e ce n'era uno con le sue iniziali.

Quello che mi colpì più degli altri però fu quello sull'anulare sinistro.
Era diverso da tutti gli altri perché era rosso.
Aveva un rubino al centro e sotto vi erano due lettere incise, troppo consumate per essere lette.

Draco si girò a guardarmi e io avvampai quando mi beccò a fissarlo.
Mi fece segno di mettermi accanto a lui e i miei piedi si mossero senza che nemmeno me ne accorgessi, un'altra volta.

scars // draco malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora