𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐮𝐧𝐝𝐢𝐜𝐢

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Draco's pov
Quella notte non riuscii a chiudere occhio, rimasi per ore a fissare il soffitto immobile nel letto aspettando di prendere sonno ma proprio non ci riuscivo.

Continuavo a pensare a lei inerme tra le mie braccia, al sangue sul pavimento, ai segni sul suo corpo.

Cercavo di dare una spiegazione a tutti quei graffi, quelle cicatrici.
Come se li era procurati?
Chi glieli aveva fatti?

Alle quattro appurai che restare nel letto sarebbe stato inutile, non sarei riuscito ad addormentarmi, in nessun modo.

Indossai i vestiti della divisa e uscii dalla camera.
Uno dei pregi di essere un Malfoy, era poter avere una camera singola con un bagno incluso.

Sapevo già dove stavo andando.
L'odore di medicinali mi penetrò le narici.
C'era silenzio, l'unico rumore era il suo respiro.

Mi avvicinai al suo letto e mi sedetti sulla poltrona accanto a lei.

"Hey."
Le dissi come se avesse potuto rispondermi.

"Ironico come io non riesca a dormire perché ti stavo pensando, vero?
E no, non stavo cercando un altro modo per ucciderti, ero preoccupato per te.
Sembra di aver cambiato realtà, no?"
Iniziai un dialogo e sperai vivamente che non potesse sentirmi dal sonno.

Sospirai, stavo impazzendo. Ero arrivato anche a parlare da solo.

Presi la mano di Isabel tra le mie e iniziai ad accarezzarla con la punta delle dita.
"Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace."
Sussurrai.

"Sono un idiota. Pensavo che sfogandomi si di te, mi sarei sentito meglio e invece guardami adesso."
Mi indicai lasciando trasparire un sorriso amaro.

"Quando ti sveglierai, farò in modo che nessuno ti dia più fastidio, me compreso.
Ti lascerò in pace."
Sussurrai.

Ad un certo punto, iniziò ad agitarsi.
Il suo corpo tremava, lei si girava e rigirava nel letto, corrugò la fronte e iniziò a borbottare cose a bassa voce.

"A-aiuto."
Sentii.

Stava avendo un incubo.

Non sapevo cosa fare, non potevo svegliarla perché non l'avrebbe fatto.
"Isabel. Isabel calmati."
La scossi leggermente ma nulla, continuava a dimenarsi nel sonno come se cercasse di sfuggire a qualcosa.

Allora mi alzai e spostai un po' il suo corpo nell'angolo per fare un po' di spazio nel letto.
Mi stesi accanto a lei poggiando la schiena sulla testiera in metallo, e le stesi la testa sul mio corpo.

Iniziai a giocherellare con una ciocca dei suoi capelli color mogano, avvolgendola attorno al mio dito, mentre con l'altra mano le percorrevo delicatamente la
schiena coperta dalla tunica ospedaliera.

Lentamente la vidi calmarsi e ritornare nel sonno beato in cui era prima.
Si strinse più a me come se stesse cercando protezione e mi avvolse con le sue braccia.

Mi rilassai e chiusi gli occhi per un po', abbandonandomi alla morbidezza del suo corpo sopra il mio.

"Signorino Malfoy! Signorino Malfoy si svegli!"
Una mano mi stava scuotendo le spalle in modo tutt'altro che delicato.

Lentamente aprii gli occhi e sbattei più volte le palpebre per riabituarli alla luce.

Mi guardai intorno.
Sopra di me c'era un corpo avvinghiato al mio busto, ero steso su un lettino dell'infermeria e davanti a me, Madama Chips mi guardava truce.

"Oh ehm buongiorno."
Sussurrai imbarazzato.

"Cosa ci fa qui?"

"Oh io... io sono venuto qui e-e poi Isabel ha iniziato ad agitarsi e io-

scars // draco malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora