𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐧𝐨𝐯𝐞

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I giorni passavano e stavo lentamente ammettendo la presenza di Theó nelle mie noiose giornate.

Lo incontravo principalmente in biblioteca quando accompagnava Blaise a studiare, e la sera quando veniva ad assicurarsi che fossi in camera mia e che nessuno mi avesse fatto niente.

Purtroppo non sempre succedeva, a volte stavo così male che non rispondevo quando bussava alla mia porta oppure lo lasciavo entrare e non gli parlavo, non lo guardavo nemmeno.
Lui con il tempo capì che quando ciò accadeva, non volevo parlare e vedere nessuno.

Continuavo a tenere nascosto il mio passato sia a Theó che a Daphne.
Non dovevano sapere, nessuno doveva.

Il tempo che passavo in stanza continuava ad aumentare notevolmente, dopo aver finito i compiti di Blaise correvo nella mia stanza e studiavo lì in modo da evitare spiacevoli incontri come Pansy e Astoria o peggio, Draco.

Lentamente stavo cadendo ancora più in profondità, nonostante ci fosse una persona in più a volermi aiutare.

Con l'arrivo di ottobre, le temperature iniziarono a scendere notevolmente ed diventò quasi impossibile passare i pomeriggi al lago nero perché anche il tempo peggiorò.

Le ore passate a studiare con il rumore della pioggia che batteva sulla finestra erano diventate una piacevole abitudine alla quale non amavo sottrarmi, a costo di saltare i pasti.

Continuavo a non mangiare, una volta al giorno massimo.
A stento mi reggevo in piedi e capitò più volte che dovessi appoggiarmi a qualcosa per non cadere.

I piccoli fori sul mio polso stavano aumentando e non capivo se fossi psicopatica o masochista ma mi piaceva il sangue che scendeva, mi piaceva che per una volta non fossero stati i miei compagni la causa del mio dolore.

Stavo facendo il nodo della cravatta quando qualcuno bussò.
Mi avvicinai alla porta senza fare troppo rumore.

"Isabel."
Chiamò una voce.

"Theó? Sei tu?"
Chiesi.

"Si, posso entrare?"

Aprii la porta e mi scostai per farlo entrare notando Blaise accanto a lui.
"Cosa ci fa lui qui?"
Dissi indicandolo con l'indice.

"Ti do fastidio, mezzosangue?"

Sospirai e riportai lo sguardo verso Theodore.
"Dimmi Theó."

"Sei pronta per la colazione?"

"Non vengo in sala grande con te e con lui, Daphne mi aspetta lì."

"Ti vergogni di noi per caso?"
Intervenne di nuovo Blaise.

"Al massimo il contrario.
Semplicemente non voglio che Malfoy o qualcun'altro si arrabbi."

"Non lo faranno."

"Si che lo faranno, sono vostri amici e li conoscete meglio di me quindi ora per favore, fatemi finire di preparare."

Il mio tono gli fece capire che non avrei cambiato idea quindi non obiettarono.
Aspettai che Theó uscisse prima di chiudere la porta e finire di prepararmi.

A volte sembrava che non capissero che se non potevo fare alcune cose, era per colpa loro.
Loro al primo anno iniziarono tutto, non io.

Abbottonai i polsini della camicia e indossai le scarpe, presi i miei libri e andai in sala grande.

"Buongiorno."
Salutai Daphne.

"Buongiorno."
Alzò la testa per guardarmi, aveva un'aria molto stanca e non era da lei.

scars // draco malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora