"Che cosa ci fai tu qui?" esclamai, quando vidi arrivare lo sfigato con in spalla un paio di sci. "Questo è un gruppo per sciatori di livello intermedio."
"Eeehr, mi hanno detto di presentarmi in questo punto. Sono stato inserito nel gruppo 8," spiegò.
"Ah, ecco, lo dicevo che eri nel posto sbagliato. Questo è il gruppo... " controllai velocemente il foglio con le istruzioni che mi aveva consegnato Chris. "... ecco questo è il gruppo numero... 8. Deve esserci stato sicuramente un errore."
"Che cosa succede qui?" chiese Larissa con indosso un'attillata tuta blu e degli occhiali da sole scintillanti.
"Avete sbagliato a fare le liste. Questo sfigato non può essere nel mio gruppo."
"Modera il linguaggio, Diego. In questo momento rappresenti la scuola," mi redarguì Larissa, prima di rivolgersi al ragazzino. "Che cosa hai indicato nel formulario di iscrizione? Hai segnato che avevi già sciato?"
"Sì, ho già sciato, però, sono anni che non salgo su una pista. Forse è meglio che vada in un corso per principianti."
"Assolutamente no. In quello per principianti ci sono solo studentesse e studenti che non hanno mai toccato uno sci. Sei nel posto giusto. E ci devi rimanere."
"Ma che cazz..." esclamai.
"E TU, tu morditi la lingua fino alla fine della settimana," concluse Larissa, preparandosi ad andarsene.
"E tu dove stai andando?"
"A sciare ovviamente. Questa è una stazione sciistica, se ancora non te ne sei accorto. Mi godrò questa vacanza nelle nevi in tutta tranquillità."
"Come sarebbe a dire? Non hai un gruppo da seguire?"
"Non sono un assistente maestro di sci. E anche se lo fossi non sarei andata a sbandierarlo in giro ai quattro venti come qualcun altro. Si sa mai che qualcuno sarebbe venuto a... pregarmi..." Larissa abbassò gli occhiali da sole quanto bastò per lanciarmi un'occhiata ironica.
"Ce l'hai ancora per quella frase?"
"Buon lavoro, professor Gasser," mi salutò Larissa e si dileguò verso la seggiovia.
"Maledizione. E voi cosa cazz... cosa diavolo avete da guardare?" urlai al mio gruppo di poppanti con gli sci che si misero subito sull'attenti.
"Anche se credete che sono uno studente come voi, NON sono uno studente come voi. Quindi, non vi aspettate favoritismi da parte mia. Questa settimana sgobberete su e giù per le piste senza sosta. E ora, muovetevi!" gridai e il gruppo si mise a correre verso la seggiovia.
"Tu, invece, tu ricordati che questa settimana sono il tuo professore e dovrai fare tutto quello che ti dico io."
"Sì, professor Gasser," rispose lo sfigato.
"Corri e fa meno lo spiritoso," ringhiai.
Mentre la seggiovia saliva lentamente, non potei fare a meno di pensare a come mi ero cacciato in quella situazione.
Avevo convinto Chris a prendermi come assistente insegnante, perché credevo di farmi una vacanza in montagna.
E invece? Invece, eccomi qui a dover portare al pascolo degli incapaci.
Quando finalmente arrivammo in cima, il cielo sembrava star iniziando a rannuvolarsi.
"Allora, per facilitarmi il lavoro avrò bisogno di dare un nome a ognuno di voi."
"Ma abbiamo già uno nome. Non vanno bene quelli?" chiese un ragazzo.
"La vostra opinione non mi interessa. Se volete fare domande, chiedete prima il permesso. D'ora in avanti tu sarai "numero 1", mentre tu sarai "numero 2", tu il "3", tu il "4" e tu il "numero 5". Tu, sfigato, puoi restare "sfigato". Avete capito?"
"Sì, professore," risposero in coro. Iniziava a piacermi quel titolo.
"Adesso, scenderemo da quella parte," spiegai indicando una discesa.
"Ma Dieg... volevo dire professore?"
"Che c'è numero 3?"
"È una pista nera. Non siamo in grado di..."
"Lo so benissimo che non siete in grado. Volevo solo spaventarvi. Inizieremo con quel percorso facile blu, così potrò vedere quanto fate schifo senza dover sprecare tempo a raccogliere pezzi di gambe e braccia sparse per la pista."
In realtà, quelle ragazze e ragazzi non erano affatto male. Ma di certo non avrebbero ricevuto un complimento da me. Dopo un paio di discese, proposi una pista più impegnativa.
Mentre scendevamo il cielo divenne sempre più scuro, finché non si alzò una nebbia.
"Ragazze, ragazzi, state vicini. Non allontanatevi gli uni dalle altre. Non possiamo più continuare. Scendiamo piano fino alla base. Statemi dietro, mantenendo l'ordine numerico."
La discesa fu lenta e lunga. Non me la sentivo di rischiare ad andare più veloce. Non avevo mai visto una nebbia più fitta di quella. Riuscivo a malapena a vedere il numero 1 dietro di me.
"La nebbia si sta alzando. Siamo quasi fuori," esclamai sollevato, mentre la pista diventava meno ripida.
"Professore?"
"Che c'è numero 5?"
"N-non c'è più Milo."
"Chi?"
"Lo sf-sfigato."
Mi voltai di scatto e con un colpo d'occhio contai solo cinque tra ragazze e ragazzi. Ne mancava davvero uno.
Quell'idiota.
Che cosa devo fare adesso? Non potevo lasciare quell'imbranato da solo là fuori, ma non potevo neppure abbandonare il resto del gruppo qui.
Proprio in quel momento vidi passare, un po' più lontano, un gruppo di snowboarder.
"Ehi, voi. Aspettate," urlai, facendoli fermare. "Forza, gente, raggiungiamo quel gruppo."
Senza più la nebbia a ostacolarci, scivolammo giù rapidi.
"Ciao, sono Diego," salutai l'insegnante. "Questo è il gruppo 8. Devo chiederti un favore. Puoi accompagnare queste ragazze e ragazzi giù allo stesso insieme ai tuoi?"
"Sì, certo, ma perché?"
"Ehi, Rita, ma non eri nel gruppo con Milo? Dov'è finito?"
Solo in quel momento mi accorsi che tra gli snowboarder c'era anche quella rompiscatole di Cora.
"Un ragazzo si è perso nella nebbia. Devo tornare a cercarlo," spiegai all'insegnante.
"È troppo pericoloso. La nebbia non si è ancora diradata più in alto. Aspetta che torniamo alla base. Organizzeremo una squadra di soccorso."
"Non c'è tempo. Voi andate," dissi e mi voltai, dirigendomi verso lo scilift per tornare su.
"Devi trovarlo, Diego," mi urlò dietro Cora.
Che rompiscatole. Non ho certo bisogno che sia tu a dirmelo. Lo troverò.
YOU ARE READING
L'amore è abbastanza?
RomanceLa vita non è mai facile, ma è ancora più complicata, quando si frequentano le superiori. Milo è appena tornato nella sua città natale dopo alcuni anni all'estero. Nella sua nuova scuola ritrova la sua esuberante amica Cora e Chris, il suo grande a...
