Mi alzai dal mio letto, dopo una nottata di incubi.
Non mi sentivo pronta ad affrontare una nuova giornata, non ne avevo alcuna voglia.Mi feci una doccia e indossai la divisa, quell'anno mi stava un po' più stretta sui fianchi e sul seno, e questa non era una cosa buona.
Non volevo che le persone mi guardassero.Bussai alla camera di Daphne per chiederle del fondotinta, dovevo coprire tutto.
Ad aprire la porta però venne Astoria.Fantastico.
"Cosa ci fa una mezzosangue davanti la mia porta?"
Sputò acida.La ignorai e la sorpassai, entrando nella stanza.
A quanto pare però lei non voleva ignorarmi.Mi prese per i capelli e mi sbatté al muro.
"Non ti hanno insegnato l'educazione sudicio essere?"
Mi diede un forte schiaffo sulla guancia e mi morsi il labbro per non piangere.Non qui.
"Dai Astoria lasciala stare."
Disse Daphne avvicinandosi alla sorella e staccandola dal mio corpo."Sei ancora amica di questa qui?"
Astoria mi indicò come se fossi un rifiuto.
Non si sbagliava, era così che mi sentivo."Smettila."
La rimproverò Daphne."Fa' come vuoi ma non mischiarmi con questi esseri inferiori."
Disse Astoria andando verso il bagno."Scusami davvero. Ho provato a spiegarle che tu-"
"Non fa nulla, sto bene."
"Ti fa male la guancia?"
"No, davvero sto bene. Stai tranquilla.
Sono venuta solo a chiederti del fondotinta, ho lasciato il mio a casa."Molto credibile.
Fanculo.Annuí e mi andò a prendere un barattolo con un liquido marroncino al suo interno e una piccola spugnetta accanto.
Me lo porse e io lo afferrai ringraziandola."Ti aspetto in sala grande?"
Mi chiese ma non era una domanda.Sapeva che mangiavo poco e faceva di tutto per farmelo fare.
"Va bene."
Sospirai."Non tardare come ieri."
Mi disse come un rimprovero.Le volevo bene perché si preoccupava per me ma il cibo proprio non mi scendeva giù e, se lo avesse fatto, l'avrei vomitato poco dopo.
Spesso svenivo a causa di un calo di zuccheri, l'infermeria ormai mi conosceva benissimo.Uscii da quella stanza e quasi corsi verso la mia, nella speranza di non incontrare nessuno.
Di non incontrare lui.Chiusi la porta alle mie spalle e sbottonai la camicia per mettere il fondotinta sulla pelle, in modo da nascondere le cicatrici.
Tamponai delicatamente il mio corpo sussultando quando toccavo i segni più nuovi.Odiavo doverlo fare ogni mattina ma era necessario.
Presi i vecchi libri e racimolai un po' di coraggio per affrontare il primo giorno di scuola.
Camminai a passo spedito e con lo sguardo basso verso la sala grande.
Sussultai quando colpii qualcosa di duro e caddi a terra insieme a tutto quello che avevo in mano.Alzai lo sguardo verso la cosa, o meglio la persona, che mi aveva fatto cadere e mi maledissi quando realizzai chi avevo davanti.
"Mezzosangue, guarda che hai combinato."
Disse indicando la sua divisa.L'inchiostro della mia piuma aveva colpito la sua camicia sporcandola di nero.
"Mi dispiace."
Sussurrai ma sapevo che le scuse fossero inutili.
Ogni scusa era buona per farmi del male, anzi lui non vedere l'ora di trovare un nuovo pretesto.
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scars // draco malfoy
Fanfiction"Sei mia mezzosangue, mia e di nessun'altro." Mi faceva male, era sbagliato per me, eppure era l'unico in grado di curare le mie cicatrici. Isabel Smith e Draco Malfoy. L'uno la cicatrice dell'altro. ⚠️LA STORIA CONTIENE TOSSICITÀ ; SCENE E LINGUAGG...