49. Passato che diventa presente

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Aiden's P.O.V.

Allungo un braccio all'interno del finestrino e mi sporgo per suonare il clacson e attirare l'attenzione di Zack. Quest'ultimo inizia a camminare nella mia direzione seguito dalla cugina. Posso comprendere l'astio di Kalea nei suoi confronti, ma questo è il mio mondo e ho visto addirittura fare di peggio e, per quanto lanciare una persona giù da un edificio non sia la cosa più moralmente etica al mondo, bisogna però riconoscere a Zack i suoi valori incentrati sulla famiglia; se non avesse tenuto tanto a sua cugina, ora non sarebbe qui e probabilmente io non avrei mai conosciuto Kalea.

Rimango con le spalle appoggiate allo sportello della macchina e osservo i due giungere nella mia direzione a passo lento. «Muovetevi, non siamo in un film in slow motion, qui la gente ha da fare.» Roteo gli occhi al cielo spazientito dal dover attendere tanto.

«Dove devi andare che hai così tanta fretta?» domanda il biondino una volta abbastanza vicino. «Devo andare a comprare le noccioline per Eris.» Graylyn mi guarda con gli occhi spalancati. «Tu vai tanto di fretta solo per delle misere noccioline?» Zack si batte una mano sulla fronte con esasperazione. «Che c'è? Che ho detto di male?» Gli domanda la cugina con fare confuso e accigliato. «Eris senza noccioline è come una tigre senza carne, affamata, pericolosa e capace di sostituire il cibo usando te al suo posto.» Il ragazzo annuisce per dare maggiore enfasi alle mie parole. «Ah già, la sua gamba come sta?» domanda con curiosità Zack, cambiando allo stesso tempo discorso. «Bene o male sta guarendo abbastanza in fretta, Eris è sempre stata una molto attenta con queste cose, non mi stupisce che per il college si sia iscritta a medicina.»

Graylyn ci osserva con le sopracciglia aggrottate per la confusione. «La gamba? Che le è successo?» Zack si volta nella sua direzione per risponderle. «Le hanno infilzato un coltellino svizzero nella coscia.» Gli occhi color nocciola della ragazza si spalancano per lo stupore. «Chi mai farebbe una cosa del genere?!» Si porta una mano sul viso per coprire la bocca spalancata. «Nathan.» pronuncia Zack con semplicità. «Lei non può conoscerlo-» Graylyn mi interrompe iniziando a parlarmi sopra. «Alla festa, quando sei venuto a prendermi perché Kalea era molto ubriaca, abbiamo conosciuto un ragazzo di nome Nathan.» Improvvisamente il suo avermi parlato sopra non mi infastidisce più. «Descrivilo.» Il mio sguardo si assottiglia, facendomi assumere un'aria più seria.

La ragazza punta le iridi verso l'alto, come se stesse tentando di ricordare ciò che le ho chiesto. «Aveva un fisico non troppo alto e piuttosto magrolino, un cespuglio di capelli ricci e biondi, viso dai tratti un po' femminili e addolciti e gli occhi azzurri erano di una sfumatura molto chiara.» Di scatto avverto i denti stringersi e i pugni serrarsi. «Proprio lui, il nostro psicopatico è il ragazzo che hai appena descritto.» Graylyn sembra aver ricordato improvvisamente qualcosa d'importante. «Perché stai facendo quella faccia, Grey?» Le domanda il cugino insospettito dalla situazione. «Mentre eravamo alla festa, a un certo punto io e Kalea abbiamo discusso e lei è voluta andare al bagno, quando sono andata a cercarla l'ho trovata da sola con lui.» L'attenzione di Zack corre immediatamente su di me.

Con estrema calma estraggo il pacchetto di sigarette dalla tasca e lo apro sfilandone una che successivamente mi porto alle labbra. Afferro lo zippo con sopra inciso il simbolo degli scorpions e lo apro, sfrego il dito sulla pietrina prima di applicare la giusta pressione e rotazione per far accendere la fiamma; l'avvicino alla sigaretta e faccio prendere fuoco alla cima. Inizio ad aspirare per farla accendere correttamente. Richiudo lo zippo e lo metto nella tasca, esattamente dove era prima. Faccio un tiro talmente profondo che sento le guance scavarsi verso l'interno. Durante l'esalazione lascio che il fumo fuoriesca dalle narici piuttosto che dalla bocca. Mantengo la sigaretta stretta fra le labbra e con una mano frugo nella tasca dei pantaloni per estrarre il motivo per cui sono venuto fuori dalla loro scuola. Porgo il piccolo involucro a Zack e lui si appresta ad afferrarlo senza farsi vedere da nessuno. Graylyn guarda il cugino con espressione infastidita. «Che roba è?» domanda con astio nella voce. Afferro la sigaretta fra due dita e l'allontano dalla bocca. «Polvere di fata.» Roteo gli occhi al cielo con ironia. Il suo intuito fa davvero pena, non la vorrei mai tra gli scorpions, non ha assolutamente nulla che potrei sfruttare per guadagnarci. «Perdila o sprecala e ripaghi tutto di tasca tua.» Lo avverto con serietà prima di riportare la sigaretta fra le labbra e aprire lo sportello della macchina per salire dal lato guidatore.

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