𝒲𝒾𝓉𝒸𝒽𝒾𝓃𝑔 𝐻𝑜𝓊𝓇 || 𝒢𝓌𝓊𝓃𝒸𝒶𝓃 𖤐

A Beautiful Moment

Ero in imbarazzo ma mi sentivo comunque a mio agio.

Rialzai lo sguardo rincontrando i suoi occhi e lo vidi per la prima volta sorridere in modo quasi dolce.

La sua aria da duro sembrava quasi inesistente.

Lui mi mise una mano sulla guancia facendomi infuocare il volto.
Il mio cuore già sovraeccitato iniziò ad aumentare vorticosamente di battito.

Gwen:"sai, anche tu non sei male quando sorridi normalmente" dissi per cercare di smorzare la situazione alla quale non sapevo come reagire.

Non volevo che quel momento finisse ed ero curiosa di scoprire dove ci avrebbe portato tutto questo gioco di sguardi.

Lui al mio commento abbozzò una risata, una bellissima risata.

Continuammo a guardarci negli occhi per un tempo indefinito, un momento bellissimo al quale non avrei mai pensato di assistere.

Il suo sguardo si spostò sulle mie labbra. Ormai non ragionavo più non avevo più il controllo su nessuno dei miei muscoli.

La vicinanza tra di noi si era sempre più ristretta e io non mi opposi minimamente alla situazione.

Stava per succedere?

Ci conoscevamo da talmente poco... ma...

Dopo pochi istanti successe.
Sentii le sue labbra premere sulle mie e io premetti le mie sulle sue.

Inizialmente fu un bacio timido e veloce ma dopo poco mi avvicinai ancora di più a lui e aprii il giusto le labbra per poter dare sfogo alle nostre lingue.

Era un momento magico, incredibile.

Lui mi strinse a se prendendomi per i fianchi e io attorcigliai le mie braccia attorno al suo collo.

Ci eravamo intesi senza dirci nulla... assurdo...
Davvero assurdo... ma ne ero felice, più che felice!

Dopo non so quanto tempo ci staccammo e poggiai la mia fronte sulla sua abbozzando una risata.

Duncan:"beh... non era proprio questo il piano della serata" disse con un filo di voce divertito. Io risi.
Gwen:"no direi proprio di no haha"
Duncan:"è andata meglio di quanto pensassi..."

Non sapevo cosa dire, ero talmente travolta da mille sensazioni ed emozioni nuove che mi limitai a ridere come una scema. Se fossi stata in me in questo momento sarei saltata fuori con una affermazione cinica, ma non ne ebbi la forza di volontà.

Duncan:"da quanto tempo è che sognavi questo momento bellezza?" Disse ad una certa col suo sorrisetto compiaciuto.

Io mi staccai da lui senza smettere di ridere e gli colpii una spalla.

Gwen:"sei un idiota"

Lui si mise a ridere e mi riavvicinò a lui lasciandomi un bacio in fronte. Poi ci abbracciammo.

Mi sentivo al sicuro da tutto tra le sue braccia. Sicura dal mondo e dalle persone crudeli come Courtney...

Ma ovviamente, ogni momento fantastico deve essere interrotto...

Il telefono di Duncan iniziò a squillare facendoci prendere un infarto.

Duncan sbuffò annoiato e si staccò da me molto contrariato.

Duncan:"cristo..."

Prese il telefono dalla tasca mentre io lo guardavo incuriosita: chi cazzo lo poteva chiamare nel bel mezzo della notte?!

Appena guardò lo schermo la sua faccia cambiò completamente diventando preoccupata.

Gwen:"Che succede?"
Duncan:"ehm... niente... è solo che... devo andare" farfugliò velocemente senza smettere di guardare lo schermo.
Io alzai un sopracciglio confusa.

Duncan:"ehm... ci vediamo Gwen. È stata una serata magnifica" disse velocemente lasciandomi un bacio sulla guancia per poi correre via lasciandomi lí da sola.

Gwen:"ma che cazzo..."

Molto confusa mi guardai intorno.
Poi la mia confusione diventò frustrazione: come aveva potuto, dopo tutto quello che era successo, abbandonarmi qui da sola nel cuore della notte?! Non sapevo manco dov'ero!

Sbuffai irritata e cercai un modo di ritrovare la strada per tornare a casa... ma ovviamente non ho Google maps installato nel cervello...

Iniziai a vagare per i campi a caso finché non mi ricordai di un "piccolissimo" particolare.

Gwen:"ma cosa cazzo sto facendo?! Sono una strega cristo santo!"

Recitai le parole magiche e mi concentrai pensando al posto dove volevo arrivare: casa dolce casa.

Una volta terminato il rito schioccai le dita e mi ritrovai nella mia stanza con Salem ancora sul letto che scodinzolava.

Una volta tanto avevano funzionato i miei poteri...