Capitolo 14 - La prima prova

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"Che cosa?" Wren chiese in un sussurro terrorizzato a colazione.

"Non può essere vero... Non possono..." Albus lasciò la frase in sospeso, troppo sconvolto per finire il suo pensiero.

"Sei sicura che fossero Dissennatori?" Colette chiese. "Non era un incantesimo?"

"No. No, erano loro," dissi, tremando al ricordo. "Non puoi sbagliarti su una cosa simile."

I miei amici si zittirono, Colette perché stava analizzando le varie opzioni nella sua mente, Wren ed Albus perché continuavano ad alternare lo sguardo tra me e tra di loro, preoccupati. Io mi limitai  a mescolare i miei fiocchi d'avena, non avendo molta fame. Strano il modo in cui la morte imminente rovini l'appetito.

"Deve esserci un errore," disse infine Albus. "Non possono pretendere che dei ragazzini affrontino i Dissennatori." 

"Possono pretendere tutto dai campioni," Colette disse in automatico. "Mi sono informata. Una volta, nel 1600, fecero bere ad ogni campione una fiala di veleno, e la prova consisteva nel curarsi solo con la bacchetta prima che il veleno avesse effetto."

"Ma hanno fatto nuove regole!" Esclamò Wren. "Non possono fare più certe cose! L'hanno reso più sicuro!"

"Evidentemente non è poi tanto sicuro," dissi. "Il signor Potter affrontò un drago come prima prova."

"Cosa hai intenzione di fare?" Albus chiese.

Sospirai. "Penso che salterò le lezioni. Lavorerò sul mio Patronus. Non so se è abbastanza forte."

"Di certo non lo sarà se ti abbatti così," mi fece notare Albus. "Ma di certo sarai all'altezza." Sorrise leggermente, cercando di farmi sentire meglio.

"Grazie, Al," Dissi, ricambiando il sorriso.

"Noi rimarremo con te," decise Colette. "Un po' di supporto morale non ha mai fatto male a nessuno, giusto?"

"Lo dici solo perché vuoi saltare Incantesimi, vero?" Wren chiese.

"Irrilevante," Colette disse, alzando gli occhi al cielo.

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Provai il Patronus per tutto il giorno, e per buona parte della notte. Quando Wren e Colette riuscirono finalmente a trascinarmi a letto, ero quasi troppo stanca per dormire. Per fortuna, riuscii invece a dormire molto bene, e quando mi svegliai la mattina dopo, almeno potevo evitare di aggiungere "Troppo stanca per eseguire un Patronus" alla lista di motivi per essere terrorizzata.

Wren e James scesero a colazione con me, ma io ero troppo nervosa per mangiare. Le farfalle della notte di Halloween erano tornate, e sembrava che il loro unico scopo fosse farmi vomitare.

"Devi mangiare," disse Albus, guardando verso il mio piatto ancora pieno con espressione preoccupata.

"Preferirei non vomitare sulla colazione di tutti," dissi. Notai che nemmeno gli altri avevano mangiato molto. Colette si era finalmente arresa e stava divorando il giornale come al solito, mentre Wren aggiornava in silenzio James su ciò che gli avevo detto ieri. Sembrava terrorizzato.

"Se non mangi-"

"Avrò un incentivo in più per sopravvivere fino all'ora di pranzo," dissi, chiudendo gli occhi. Provai a visualizzare questa stessa scena, ma qualche settimana prima, quando tutti erano felici. Dovevo ricordare tutti i motivi per cui amavo i miei amici, tutte le cose che mi facevano sorridere. Perché se non ci fossi riuscita, non volevo nemmeno pensare alle conseguenze.

Prima che qualcuno aggiungesse altro, Albus mi diede un colpetto col gomito. Aprii gli occhi e vidi il signor Potter che camminava veloce verso di noi. In molti si girarono a guardarlo quando passava.

Champions - Star of Gryffindor libro 4 - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora