Capitolo 13 - Paura e coraggio

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"Albus, aspetta, non..." Colette gemette. "Dovevi prima mescolare, poi mettere l'essenza di lumaca."

"Ups," Albus pigolò, mentre la loro pozione assumeva una bruttissima sfumatura arancione.

"Almeno avete appena iniziato," sussurrai. "Non ci vorrà molto per recuperare." Colette stava brontolando sottovoce, ma Albus mi sorrise grato.

Era l'ultima lezione del giorno, Pozioni. Lockley era dall'altro lato dell'aula, per fortuna, perché sapevo che se la sarebbe presa con Colette per l'errore. Non che fosse stata colpa sua, ma se qualcosa succedeva a lei e al suo partner, chiunque fosse, tendeva ad accusare lei. Era proprio per questo che avevamo cambiato coppie, perché Lockley non sembrava prestare molta attenzione ad Albus, a differenza di me.

In effetti, era da tempo che stavo cercando di smettere di piacergli. Lui a me non stava per niente simpatico, ma lui ne era totalmente ignaro. Insieme a Ciara e Scorpius, per lui ero una studentessa modello, anche se i miei voti erano mediocri al massimo e il mio comportamento non era dei migliori. Tuttavia, ogni volta che dicevo qualcosa di irrispettoso, oppure lo offendevo esplicitamente, lui rideva, si complimentava per il mio senso dell'umorismo, e dava un punto a Grifondoro per la mia "battuta". Iniziai a chiedermi se non fosse semplicemente rincitrullito.

Dopo essere stata ammessa nel Torneo, sperai che perlomeno si trattenesse un po'. Ma no, alla successiva lezione di Pozioni continuava a dire che quella situazione era esilarante, e si congratulava con me. Non ero sicura di voler essere congratulata per quel motivo.

Almeno aveva stabilito che Wren non era una criminale. Era stato presente alla somministrazione del Veritaserum, Wren mi spiegò. Non poteva negare l'evidenza, dunque aveva iniziato a trattarla come quasi tutti gli altri.

La lezione andava avanti da una decina di minuti quando fu interrotta da qualcuno che bussava alla porta. Tutti guardammo Dean Malfoy entrare e sbirciare nervosamente per l'aula. Andò subito alla cattedra di Lockley. "Dovrei portare Astra Lestrange di sopra," sussurrò lui, ma lo sentimmo tutti. Non volava una mosca in tutta l'aula.

Lockley alzò un sopracciglio, con espressione divertita. "Cosa vogliono da lei?"

"È il signor Davies, vuole tutti i campioni... Credo debbano fare delle foto..."

Sentii il volto riscaldarsi mentre Ciara e Nico ridacchiavano a bassa voce. Provai ad ignorarli e mi limitai a prendere le mie cose mentre Lockley lasciava uscire me e Dean, dicendomi di divertirmi.

"Mentre andavamo di sopra, Dean mi sorrise. "Non è bellissimo? Che tu sia campionessa? Sì, insomma, non è che ho qualcosa contro Serpeverde; tutti nella mia famiglia sono Serpeverde. Ma, sai com'è, è bello avere qualcuno della propria Casa."

Sorrisi debolmente. "Immagino..."

Quando raggiungemmo la stanza, Dean mi augurò buona fortuna prima di sparire nel corridoio. Feci un profondo respiro per calmarmi, poi entrai.

Era un'aula non molto grande. Tutti i banchi erano ammassati su un lato, lasciando un grosso spazio libero al centro. Tre banchi erano uniti di fronte alla cattedra a formare una specie di lungo tavolo. C'erano cinque sedie dietro di esso. Il signor Davies vi era appoggiato, e parlava con una strega bionda di mezza età, con un vestito verde lime, che sembrava volesse disperatamente apparire più giovane di quanto fosse.

Étienne e Faith parlottavano in un angolo della stanza. Kirsten era in piedi vicino a loro, e sorrise leggermente quando entrai. Sarei andata da loro se il signor Davies non fosse saltato in piedi alla mia vista. "Ah, eccola qui, la nostra quarta campionessa!" Mi tirò nella stanza. "Nulla di cui preoccuparsi, è solo la pesatura delle bacchette, l'esperto arriverà subito, sta parlando un attimo col preside..."

Champions - Star of Gryffindor libro 4 - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora