Capitolo 5 - Déjà Vu

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"SVEGLIATEVI TUTTI! È IL PRIMO SETTEMBRE!"

Aprii gli occhi, accigliandomi. Potevo sentire Elcie correre in corridoio e picchiare sulle porte dei suoi fratelli, comandandogli di alzarsi. Tutti i bambini magici erano così sovra-eccitati quando andavano ad Hogwarts per la prima volta? Onestamente non ricordavo che Lily avesse fatto così. Mi girai dall'altro lato per vedere l'orologio, notai che erano le 6:30 del mattino, gemetti, e mi coprii la testa col cuscino.

Non fu abbastanza. Entro un minuto, il terremoto arrivò alla mia porta. "Astra! Svegliati! È il primo Settembre! Come fate a dormire ancora?"

"Secondo te c'è ancora qualcuno che dorme?" La voce di Ciara arrivò dalla sua stanza.

"Sbrigatevi!" Elcie urlò di rimando "Papà fa i pancake e ha detto che posso mangiarli tutti se non scendete entro le sette!"

"Non sono nemmeno le sette?" Scorpius imprecò a voce talmente alta che lo sentii pure io, e udii Elcie sussultare. "Che diamine ci fai sveglia!?"

"Vado a dire a mamma che lo hai detto!"

"Aspetta, no!" Ci fu una serie di tonfi, e il suono di Scorpius che capitombolava nel corridoio. "Elcie, no, ti prego..."

"SVEGLIAAAA!" Ebbi la sensazione che avesse urlato dritto nell'orecchio di Scorpius.

Alzai gli occhi al cielo. Di certo non sarei riuscita a riaddormentarmi. A malincuore, scivolai fuori dal letto e arrancai verso la porta, tremando ora che avevo lasciato il calduccio delle lenzuola.

Scorpius stava cercando di comprare il silenzio si Elcie quando uscii in corridoio. Lui sembrò lieto della distrazione. "Buongiorno, Astra. Di certo non hai sentito nessuna parolina speciale?"

"Certo che no," dissi, sbadigliando. "Di certo non ho sentito nulla. Ecco perché sono sveglia alle sei e mezzo del mattino. Perché non ho sentito niente."

"Sono sveglia dalle cinque," disse Elcie, saltellando involontariamente. "Siete dei bei dormiglioni, eh?"

"Chi si sveglia alle sei e trenta è tutto tranne che dormiglione," disse la voce burbera di Ciara da dietro di me. "Elcie, spero che i tuoi compagni di dormitorio siano tutti mattinieri, o verrai assassinata entro sabato."

"Andiamo," Elcie esclamò, ignorando la sorella. "Vestitevi! Preparatevi! Dobbiamo partire!"

"Tra tre ore e mezza!" Esclamò Scorpius. Alzò gli occhi al cielo e tornò in camera sua. Io feci lo stesso, soffocando un altro sbadiglio.

La mattina passò in fretta, anche se Elcie continuava a lamentarsi che il tempo non passava mai. Non fu difficile assicurarmi che fosse tutto nel baule, visto che non avevo tirato fuori quasi nulla. Scorpius aveva arruolato me ed Elcie per aiutarlo a trovare alcuni suoi libri, però, quindi anche io dovetti faticare.

Alle dieci in punto, dopo aver mangiato l'ultimo dei pancake del signor Malfoy, fu tempo di andare. Elcie correva in tutte le direzioni, bloccandoci la strada, mentre portavamo fuori i nostri bauli e ci infilavamo sui sedili posteriori. Sorprendentemente, tutti e quattro ci entrammo comodi. Forse tutte le macchine magiche erano così.

Durante il viaggio verso King's Cross, Ciara ed io avemmo un leggero diverbio su quale casa fosse migliore per Elcie, Serpeverde o Grifondoro (e con leggero intendo che il signor Malfoy dovette accostare, confiscarci le bacchette, e riportare i capelli di Scorpius alla loro normale sfumatura di biondo), ma a parte quello non successe niente di particolare. Scorpius stava parlando di Tassorosso (perchè Ciara ed io avevamo praticamente ignorato Corvonero e Tassorosso come opzioni) quando raggiungemmo la stazione.

Champions - Star of Gryffindor libro 4 - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora