Capitolo 4 - Il verdetto

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Forse una dozzina di persone in tutto il Wizengamot alzarono la mano. Sorrisi involontariamente mentre una strega chiedeva, mentre alzava la mano, "Quanti a favore dell'assoluzione dell'imputata da tutte le accuse?"

Oltre metà del Wizengamot alzò la mano. James si girò per sorridermi mentre l'intero tribunale si riempiva di voci. Le espressioni degli studenti attorno a me spaziavano dal sollievo all'oltraggio. Non riuscii a trattenermi dal sorridere e dall'abbracciare James e Rose.

Rose ricambiò il sorriso senza molto entusiasmo. "Stai bene?" Chiesi, accigliandomi.

"Sì, beh..." Lei fece spallucce. "In realtà non lo so. Lei era il mio Molliccio, ricordate? Ma non ho più così tanta paura di lei. È strano."

"Già." Sospirai. "Giusto. Quello."

"Lo so che è innocente. è solo che non so cosa pensare."

Sorrisi di nuovo. "Ma certo. Rose, non sentirti in colpa. Tutti avrebbero paura, e anche se sarebbe ottimo se tu non l'avessi, va tutto bene se ce l'hai."

"Astra, c'è Teddy," disse James, indicando verso la porta. I capelli turchesi di Teddy spiccavano in mezzo alla folla che usciva lentamente dal sotterraneo. Sorrise e mi salutò agitando la mano.

"Ringrazia i tuoi genitori da parte mia per avermi ospitato," dissi, ricambiando il saluto a Teddy mentre parlavo con James. "E dì ad Albus che avrei tanto voluto che venisse."

"Okay," James disse distrattamente. "Dirò a papà che te ne sei andata. Ma vieni a trovarci presto, va bene?"

"Ovviamente." Salutai i miei amici mentre andavo verso Teddy. Se la folla non fosse stata così stretta, avrei provato a parlare con Wren, ma non ne ebbi l'occasione. Probabilmente l'avrei rivista presto. Quando raggiunsi Teddy alla porta, mi accorsi che non sapevo cosa le sarebbe successo. Dove sarebbe andata? Sarebbe andata ad Hogwarts? Non lo sapevo. Avrei chiesto ad Albus il prima possibile.

"Quindi, come è andata?" Teddy chiese. Osservando le facce attorno a me, capii che non era facile capirlo osservando semplicemente la folla. C'erano emozioni di tutti i tipi. Alcuni sembravano delusi ed arrabbiati. Altri, confusi o addirittura illuminati, come se avessero capito solo in quel momento che non potevano accusarla. Altri ancora sembravano felici quanto me.

"Assolta da tutte le accuse," dissi, sorridendo.

"Evvai!" Esclamò Teddy. Si guardò attorno nella folla. "Zio Harry è impegnato?"

"Mi sa di sì."

"Va bene. Beh, li andremo a trovare domani, che ne pensi?"

"Perfetto!"

Teddy sorrise e mi offrì il braccio, con atteggiamento esageratamente drammatico. Accettai l'offerta, e tornammo agli ascensori. Non riuscivo a non sorridere.

Arrivati a casa, però, il sorriso sparì. Prima di entrare, mi fermai. "Zia Andromeda è tanto arrabbiata?"

Anche Teddy si fermò, accigliandosi come se avessi chiesto una cosa strana. Alla fine, sbatté gli occhi e scosse la testa. "Certo che no. Non con te, almeno. Forse con il signor Pouri e zio Harry. Ma perché dovrebbe essere arrabbiata con te?"

Feci spallucce. Semplicemente, ero abituata ad essere odiata da tutti quando non ero a Hogwarts. Non lo dissi a Teddy, però, ed entrai in casa con un sorriso leggermente più tirato in volto.

Zia Andromeda sembrava più che altro preoccupata per la mia salute mentale quando mi vide. Continuava a chiedermi se fossi sicura che fosse tutto a posto, anche se era parecchio arrabbiata con il signor Potter e il professor Pouri; la prossima volta che si sarebbero visti, gliene avrebbe dette quattro, senza dubbio. Tuttavia, tutti sembravano interessati al processo in sé.

Champions - Star of Gryffindor libro 4 - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora