Cambiamenti

Mulai dari awal
                                    

Per la prima volta in vita sua non riusciva ad essere concentrata.
Non poteva permettersi di tralasciare lo studio anche perché, se avesse fallito alla Yuei, tutto ciò che aveva fatto per fuggire e diventare un Hero così da poter finalmente sconfiggere suo padre, non avrebbe avuto senso.
Doveva cercare di ritrovare il focus e soprattutto di riorganizzare le sue priorità.
Se nelle settimane precedenti l'unica cosa di cui le era importato davvero era capire il motivo del comportamento di Bakugou, adesso non poteva continuare a lasciare che continuasse ad essere lui il centro dei suoi pensieri.
Non poteva permettersi di perdere ulterior tempo e salute dietro ai continui sbalzi di umore di lui perché, ciò che era successo tra loro due, era qualcosa di non programmato, un qualcosa in più, bellissimo sicuramente, ma fuori da tutto ciò che aveva scatenato l'esplosione quella sera.
Era fuggita per riuscire ad essere libera, per riuscire a diventare un Hero così da sconfiggere suo padre e questo vedeva le sue priorità diventare la scuola, suo padre e, solo alla fine, Bakugou.

"Perché deve sempre essere così difficile però..." asserì sospirando.
Pochi secondi dopo poi, la vibrazione del suo telefono la riportò alla realtà e quando, aprendo la conversazione con Midoriya, si accorse dei trenta messaggi non letti, pieni di esercizi e pagine da studiare, nonostante la voglia di tornare a ripensare a ciò che l'aveva già distratta fosse forte, l'intenzione di concentrarsi per davvero sulle sue nuove priorità ebbe la meglio e la portò a rimettersi a studiare.

Ritrovata finalmente una parte della sua solita concentrazione, portò a termine tutti i compiti che Midoriya le aveva mandato e non sentendo il telefono per almeno un'ora pensò che, sicuramente, i suoi compagni avevano lasciato l'aula per dirigersi verso la palestra.
Arrivata l'ora di pranzo e sentito aprirsi la porta d'ingresso, Miyuki, che ormai da quindici minuti aveva finito di studiare, si stiracchiò rumorosamente e, invece di scendere, prese il telefono, chiuso in uno dei cassetti della scrivania per non avere ulteriori tentazioni, e andò a buttarsi sul letto nell'attesa che qualcuno la tirasse fuori di peso.

Sentita la porta del piano di sotto aprirsi, Bakugou distolse lo sguardo dallo schermo del cellulare e fece un sospiro rassegnandosi al fatto che, l'occasione di rimanere da solo con Miyuki fosse svanita poiché, chissà per quale motivo, non aveva avuto il coraggio di andare da lei per tutta la mattina.
"Ehi, Bakugou!" la voce di Kirishima da dietro la porta lo spinse a lasciare il telefono sul letto e ad alzarsi per andare ad aprire.
"Che c'è?" gli domandò dopo aver aperto; l'altro lo guardò con una strana espressione compiaciuta "Che cazzo vuoi?" chiese allora non sentendogli proferire parola.
"Mi fai entrare o no?" fece l'altro e con aria non molto lieta, Bakugou lo lasciò entrare chiudendosi la porta alle spalle.
"Allora?" domandò Kirishima sedendosi sul letto guardandolo con l'espressione di chi stesse aspettando la storia del secolo.
Bakugou lo guardò confuso "Allora che?"
Kirishima sospirò portando la testa all'indietro "Ieri!" Bakugou continuò a non seguirlo.
"Non mi hai più detto com'è andata dopo il messaggio – si mise seduto con le gambe incrociate – e quando siete scesi non vi siete rivolti la parola per tutto il tempo. Avete fatto pace o no?"

Bakugou si mise a sedere sulla sedia della scrivania "In un certo senso" rispose poi stringendo le spalle.
"Che vuol dire in un certo senso?" domandò l'altro che moriva dalla curiosità.
Bakugou si mise a giocare con una delle sue matite.
"Dai, mi hai costretto a tenere tutti fuori casa fino all'ora di cena per poter parlare con lei! Penso di meritarmi una risposta dopo aver passato un intero pomeriggio con Mineta!" si lagnò.

Bakugou sbuffò e conscio del fatto che l'altro non se ne sarebbe andato senza una sua risposta, lasciò cadere la matita di peso su uno dei quaderni che aveva sulla scrivania.
"L'ho baciata" ammise poi guardandolo con l'espressione di chi sapeva che ne avrebbe fatto una questione di stato.
Come aveva immaginato, Kirishima spalancò la bocca e con gli occhi quasi fuori dalle orbite lo indicò con l'indice destro "L'hai baciata?!"
"Abbassa la voce!" lo rimproverò l'altro lanciandogli il portapenne in faccia; Kirishima lo afferrò al volo "L'hai baciata?!" ripeté a voce più bassa mentre l'altro faceva un cenno con la testa.
"E com'è stato?!"
"Che cazzo te ne frega?!" Kirishima scoppiò a ridere.
"Scusa ma un po' me l'aspettavo – prese a dire poi – era tutto così strano tra di voi, tu che urli, lei che urla, tu che quasi la uccidi. Se non l'avessi baciata penso avresti finito per romperle l'osso del collo durante uno dei tuoi raptus di follia" rise ancora ma l'altro lo guardò serio.
"Beh? - prese il cuscino che stava alla sua sinistra e lo strinse tra le braccia – Quindi, com'è stato?!" chiese ancora.
"Non ho intenzione di dirti un cazzo, Kirishima" asserì Bakugou voltandogli le spalle e prendendo a tamburellare con la matita sul quaderno mentre, nella sua testa, come avevano fatto per tutta la mattinata, tornavano le immagini della sera prima.
"Stai per caso arrossendo?" commentò l'altro dopo aver notato uno strano rossore comparire all'altezza delle sue orecchie.
Bakugou spezzò la matita e con tutte le forze cercò di reprimere la voglia di ficcargliela negli occhi.
"Ho capito – continuò l'altro lasciando il cuscino dove lo aveva preso e alzandosi – se non hai intenzione di dirmelo, - si avviò verso la porta poggiando la mano sulla maniglia mentre l'altro lo seguiva con lo sguardo – andrò a chiederlo a lei!" e sorridendo compiaciuto spalancò la porta e corse verso la camera di Miyuki, sicuro del fatto che, per non far sapere niente a nessun altro, Bakugou non l'avrebbe inseguito urlando.
"Che stronzo" asserì lui sbattendo la porta e tornando alla scrivania tra un'imprecazione e l'altra.

"Io...Voglio essere un Hero!" [Arc 1] ~ BakugouxOCTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang