Ragazzi e ragazze

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Daphne chiuse la sua borsa: aveva preso tutto. Uscì in Sala Comune, dove Nott era intento a fissare il vuoto.
-Tutto bene, Theo?- gli chiese, sedendosi accanto a lui. -Ciao, Daphne.- la salutò.
- Pensavo.- le disse.
La ragazza si passò una mano nei capelli – A Pansy?- buttò lì. Lui girò di scatto la testa verso di lei – Come?-
- Theo, non sono cieca: mi sono accorta da tempo di come la guardi.- gli disse. Nott sospirò.
-Lei è troppo impegnata a guardare Draco, per accorgersene invece.- mormorò, triste.
- Sbagli.- rispose sicura. – Pansy non è più innamorata del Principe biondo.-
Il ragazzo sgranò gli occhi, incredulo – Ma che dici, Daph, lo sanno tutti.- insistette.
La Greengrass sbuffò – Sono la sua migliore amica, credi a tutti, ma non a me?- gli chiese scocciata.
-Va bene, ma anche se lei non lo amasse, io non avrei speranze.- constatò.
- Mai dire mai.- rispose lei, sorridendogli.
- Tu sai qualcosa vero?- la guardò di sbieco.
- Forse.-
Il ragazzo sorrise – Ma non mi dirai niente.-
-Esattamente.-
- Grazie.-
- Di niente.-


Ron rientrò a Grifondoro, mentre Harry sbuffava per la milionesima volta. -Ciao.- lo salutò, ottenendo un grugnito come risposta.
- Hermione?- domandò.
-E' con Ginny. - rispose il moro – Tu dov'eri?-
- In giro. – rispose evasivo l'amico – Ti va una partita a scacchi mentre le aspettiamo?-
- Va bene.-


-Luna, non puoi farmi questo!- la voce di Anthony trapanò il fine udito della ragazza.
- Non ti daremo alcun fastidio, resteremo chiuse in camera mia.- fu la tranquilla risposta della ragazza, intenta a sistemare un secondo letto in camera sua. -Ma il solo sapere che lei è qui, mi farà dare di matto!- insistette il Corvonero.
-Non sei stato tu a lasciare Ginny?- gli chiese.
-Che c'entra?-
-Dovrebbe essere lei allora a dare di matto, non credi?- rispose, ignorandolo e chiudendo la porta.


-Prendi anche questo.- Ginny le passò lo spazzolino. -Cavolo Hermione, ma come ti è venuto di far preparare la mia roba ad Harry? – si lamentò mentre ripiegava l'ultima maglia.
-Scusami, credevo non fosse un deficiente totale!- esclamò l'altra, togliendo le calze dalla borsa dell'amica: Harry aveva trasferito l'intero armadio della piccola Wesley in quella maledetta borsa. Stupida lei e quando gli aveva spiegato l'incantesimo estensibile!
-Fatto, possiamo andare.- decretò infine Ginny.


Malfoy si infilò la camicia pulita.
-Sei pronto, Draco?- gli chiese Blaise dall'altro lato della porta – Ho fame! –aggiunse.
- Arrivo! – urlò, allacciando i bottoni con tutta calma e passandosi ripetutamente una mano nei capelli. I Malfoy si fanno sempre aspettare.
Si controllò nello specchio del bagno e uscì. Il moro gli lanciava sguardi omicida.
-Che vuoi?- gli domandò.
-Sei in ritardo.-
-Sei tu ad essere in anticipo.- ribatté sicuro Draco, avviandosi con Daphne e Nott verso la Sala Grande.

-Eccovi finalmente!- esclamò Ron, vedendo la sorella ed Hermione scendere le scale del dormitorio. - Affamato, fratellone?- lo canzonò la sorellina. Harry e Hermione si scambiarono uno sguardo imbarazzati. -Andiamo forza.-
Uscirono insieme, camminando come, sempre fianco a fianco: Ginny ed Hermione all'interno, con Ron ed Harry ai lati. Di fronte alla Sala Grande, un altro quartetto arrivò dal lato opposto.
- Malfoy.- sputò Hermione.
- Mezzosangue.- fu la risposta di Draco.
- Zabini.-
- Potter.-
- Nott. -
- Wesley.-
Un rapido scambio di battute, precedute da una voce squillante. -Ginny, Hermione!- la testa bionda di Daphne si fece largo tra le tre Serpi.
- Ciao, Daphne! – si abbracciarono leggermente, incamminandosi verso i tavoli e chiacchierando.
I ragazzi di entrambe le Case rimasero a fissarle ,offesi: una cosa era se volevano frequentarsi dal di fuori (anche se la cosa non andava a genio) ma cavolo ,al momento di essere Gryffindor vs Slytherin almeno che si schierassero! Si guardarono, per la prima volta accomunati da un sentimento comune: la delusione. Senza ulteriori battute, si incamminarono verso i propri tavoli.


-A stasera allora!- si salutarono le ragazze, prendendo posto. Harry e Ron sbuffarono, ma furono completamente ignorati. Silente, dal suo palco, attirò l'attenzione. -Cari ragazzi, vi ruberò solo alcuni minuti.- sorrise.
- Oh no!- un coro si levò dalla Sala.
- Vorrei spiegarvi qualcosa: come saprete, le partite di Quidditch di quest'anno, sarebbero state aperte al pubblico, tramite acquisto di un biglietto, cosa mai avvenuta prima. Il motivo è un orfanatrofio di piccoli maghi: i ricavi delle partite, sarebbero stati devoluti a questi bambini, per far passare loro un Natale felice.- le ragazze della sala sorrisero, commosse.
-Vi renderete conto che, data l'impossibilità di giocare, Hogwarts non potrà mantenere l'impegno preso.- constatò il Preside. I ragazzi si guardarono dispiaciuti. - Tuttavia, in questi giorni, i professori ed io ci siamo scervellati per trovare una soluzione.- Fu qui che i brividi cominciarono a salire lungo le schiene. -E abbiamo deciso che l'ultimo anno, organizzerà qualcosa da sé. – spiegò il Professore.
-Inoltre, i ragazzi e le ragazze, seppure di Case diverse, si riuniranno in due gruppi unici, per capirci: i ragazzi del settimo anno di Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde lavoreranno insieme. Le ragazze del settimo anno delle medesime Case, anche.- aggiunse.
Un silenzio irreale calò nella Sala. -Avete tempo fino alla fine di questa settimana, dopodiché, Domenica 21 Dicembre ,dovrete mostrarci cosa avete preparato e il ricavato ottenuto, ovviamente, varrà come compito, di conseguenza otterrete un voto. Tuttavia, come ringraziamento per il vostro aiuto, le lezioni termineranno proprio Domenica, invece del 22 come al solito: in quel giorno, usciremo tutti insieme per andare ad Hogsmeade, dove acquisteremo alimenti, giocattoli e tutto il necessario per i piccoli. Il ventiquattro, nel primo pomeriggio, ci recheremo all'orfanatrofio, dove daremo una mano a cucinare e decorare l'ambiente.- concluse Silente. La McGranitt e Piton gli si affiancarono.
- Come Capogruppi avremo, per le ragazze: Hermione Granger, per Grifondoro. Hanna Abott, per Tassorosso. Luna Lovegood, per Corvonero.
Daphne Greengrass, per Serpeverde. – disse la professoressa, cedendo poi il posto a Piton.
- Per i ragazzi: Harry Potter, per Grifondoro. Justin Finch, per Tassorosso. Anthony Goldstein, per Corvonero. Draco Malfoy, per Serpeverde.- dichiarò l'uomo, tornando a sedersi.
-L'ho detto io di levare quel leggio da lì: porta sfiga! – fu il commento di Ron.


-Merda! Lavorare con Potty e Lenticchia, che ho fatto di male?! – mormorò Malfoy.
Blaise rise – Che hai da fare stasera?- gli chiese.
-Niente, perché? –
-Ci vorrebbe tutta la notte per elencarti i casini che hai combinato! –
Draco lo guardò scocciato – Divertente Zabini, potresti fare il comico per questo progetto, che ne dici?- lo canzonò.
- Sarò troppo impegnato con Goldstein.- commentò l'altro.
Daphne si scambiò uno sguardo fiducioso con Luna, Ginny ed Hermione.


-Ragazze, siete pronte?- domandò Luna, avvicinandosi al tavolo dei Grifoni.
- Si Luna, andiamo a chiamare Daphne, poi prendiamo le borse e veniamo.- annuì Ginny incamminandosi nel corridoio.
- Ragazzi, ci vediamo domani. – li salutarono, Harry scoccò una timida occhiata ad Hermione, mentre Ron si perdeva in mille raccomandazioni. Le due, per la prima volta in sette anni, si avviarono tranquille verso il tavolo degli Slytherin. Malfoy le fissò, incredulo.
- Cosa Salazar volete?-
Fu elegantemente ignorato – Daphne, andiamo a prender le borse, vieni?- le chiese Hermione, mentre Blaise e Ginny giocavano a "Ti spoglio con gli occhi". La Serpeverde annuì, alzandosi. -A domani, ragazzi.- disse agli amici.
-E' stato un piacere Granger, Ginevra.- le salutò Zabini, sottolineando il nome della piccola Weasley.
- Ciao, Zabini.- ricambiò lei, mentre Hermione sorrideva appena. Malfoy, li guardò offeso: lo avevano totalmente escluso.
Almeno, si consolò, avevano ignorato anche Nott. In quel momento, Hermione tornò in dietro di corsa – Scusami tanto Nott, non ti ho salutato.- gli disse, dispiaciuta. - Buonanotte.- esclamò, facendo ciao con la mano. Il ragazzo le sorrise.
"Come non detto", pensò Malfoy, sconfitto.
-Su, su, Draco, un giorno saluterà anche te! – gli sussurrò Blaise, dandogli piccoli schiaffetti sulla mano.
- Che hai contro di me, Salazar?- chiese lui, alzando gli occhi al soffitto.

Il Nostro Sangue || Dramione Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz