Capitolo Dieci

8K 540 72
                                    

Now we run run away from the boys in the blue, and my car smells like chocolate
Hey now think about what to do, think about what to say, think about how to think
Pause it play, pause it play, pause it
( Chocolate - 1975 )


L'esperimento 6735 si aggirava per i corridoi dell'Istituto, senza una meta ben precisa. La verità era che uno scopo o un attività stimolante, non c'era e per via di ciò ogni singola azione cadeva nella monotonia. Harry da più di un anno si ritrovava a fare le stesse cose, poche volte aveva passato del tempo con i suoi compagni di terapia senza provare l'estrema necessità di fare loro del male, questo quando era sotto gli effetti di quelle sostanze così nocive e potenti da fargli dimenticare per ore e giorni che lui era una persona. Quella mattina fu diverso però. Quando entrò nella sala ricreative, i colori sgarcianti delle pareti sembravano spariti nell'immensità di luce abbagliante che ora penetrava dalle finestre. Al centro di essa, tutti gli oggetti di svago erano spariti e a cerchio vi erano posti i pazienti, i loro visi però, erano quasi trasparenti agli occhi di Harry che senza farsi troppe domande si era seduto in uno dei posti liberi. Col tempo il ragazzo aveva imparato che le domande in quel postaccio erano più che inutili e che il fiato andava risparmiato per occasioni migliori. Riconobbe subito la dottoressa Grinbell, che seduta esattamente davanti a lui gli lanciò un occhiata tutt'altro che amichevole ed Harry lo ricambiò riservandone tutto il suo odio e disprezzo.

« Bene, ora che anche 6735 ha deciso di unirsi a noi possiamo iniziare. » disse la donna, sfoggiando un sorriso per poi inziare a chiamare i pazienti porgendo loro domande quali "Come ti senti?" "Hai capito di aver sbagliato?" "La riabilitazione ti sta aiutando?" Ed Harry non riusciva a capacitarsi della falsità con cui tutti rispondeva a quelle domande ripetitive e monotone. Lui di certo avrebbe detto quello che pensava e ancora una volta si sarebbe ritrovato nella cella dei sotterranei ad aspettare che Josh e Fred lo venissero a prendere per la punizione che meritava, ma ormai era talmente abituato al pensiero di avere tanti aghi avvelenati a bucargli la pelle, che la paura sembrava sparita. Il punto forse, era che l'esperimento 6735 non aveva paura in sé degli esperimenti e delle sostanze che gli inniettavano, bensì ciò che lo terrorizzava a morte erano gli effetti che quei veleni avevano su di lui. Ragion per cui quando si ritrovò davanti quella stupida ragazzina dai capelli scuri, dopo un codice 34 a girovagare per l'Istituto, aveva perso il controllo. L'aveva attaccata sbudoratamente e in piena coscienza, ricordava ancora l'espressione terrorizzata di quella che ai suoi occhi sembrava una dolce e innocente bambina e lui, l'aveva messa alle strette. Come aveva fatto lei a risvegliarsi immune agli effetti e per di più a camminare senza alcun problema?
Harry da quel giorno non si era dato pace a quella domanda. Le sue notti costantemente insonni, erano diventate ore di riflessioni e di ragionamenti, tutti con lo scopo di arrivate ad un come. Come aveva fatto Lux?

Poi, quando la domanda fu posta ad un ragazzo mingherlino dai capelli biondi, Harry si irrigidì « Non sto bene. » disse con tutta sincerità, causando bisbigli e sospiri mozzati ai suoi compagni.

A quella risposta così inaspettata, Eva si protese verso il ragazzo, guardandolo con i suoi occhi scuri e tetri « Oh, 9752. » chiamò il ragazzo con il nome che gli era stato affidato da quando aveva messo piede lì dentro, poi poggiò la sua agenda sulle cosce coperte per bene dal camice bianco « Dimmi, la tua cura non sta aveva effetto? »

Cedric, era quello il nome del ragazzo, strabuzzò gli occhi facendosi sfuggire una smorfia « Cura? Questa non è una cura! Sono stanco di essere trattato come una cavia. » la sua voce flebile fece quasi intenerire la dottoressa che sorrise appena.

« Quante volte ve lo devo dire ragazzi. » sospirò allora Eva « Voi non siete solo qui per la vostra guarigione. Siete patrimonio mondiale, non c'è ragazzo più importante di voi. Ogni cosa che facciamo qui dentro è per voi. » disse con finto fare materno.

ᴇxᴘᴇʀɪᴍᴇɴᴛ 6735 ; ʰᵉˢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora