Each Song Has A Story

Once In A Lifetime

Dedico questa OS a molte persone che sono entrate nella mia vita con la stessa andatura silenziosa con cui, poi, se ne sono andate. Non sempre serve fare qualcosa di grande per lasciare un piccolo segno nella vita di qualcuno. Non sempre delle strade si incrociano per seguire lo stesso percorso, ma in questo loro inseguirsi fianco a fianco per un po', io trovo il senso di questo loro incontro. Non tutti sono destinati a rimanere nella nostra vita, ma in fondo chi se ne va lascia sempre un segno, grande o piccolo che sia. La nostra strada solitaria, unita ad un'altra, cambia, ci cambia. Quindi, ad ogni persona che è entrata nella mia vita anche solo per un istante, dedico questa OS, e voglio dire 'grazie', per aver condiviso con me un pezzo di questa folle esistenza.

Once In A Lifetime

Seduta su quel tetto, osservando il cielo ed ogni sua stella, ripensava ad ogni istante trascorso insieme. Erano stati begli anni, erano stati begli attimi. Ci sono momenti che sembrano durare per sempre e invece finiscono molto prima di altri, se ne rendeva conto. Ma, in fondo, era per questo che li apprezzava e custodiva in sé, era per questo che desiderava riviverli ancora e ancora. C'è sempre una volta, nella nostra vita, in cui in fondo ogni cosa sembra andare per il verso giusto, tutto combacia e ci sembra di ritrovare ciò che siamo, di riscoprire ciò che abbiamo attorno, di annegare nella speranza che tutto rimanga così dannatamente immobile, che il flusso del tempo non abbia alcuna conseguenza sulla nostra pelle, su quella delle persone che abbiamo attorno, su quello che viviamo assieme a loro. Una volta, nella vita, lo sentiamo. Lo sentiamo e basta, che tutto è come è sempre dovuto essere.

Era così che si era sentita quando l'aveva conosciuta. Il suo vivere sentendosi fuori posto le era sempre pesato ma, quel giorno, sembrava essersene dimenticata. Viaggiava a chilometri di distanza dalla 'sé' che era sempre stata, la guardava da fuori e sapeva di poter cambiare ciò che tanto la stava tormentando. Sentiva di poter ricominciare davvero da lei, da quel momento, da quell'incontro. Lo sentiva, esattamente come si convinceva di risentirlo in quel momento, seduta assieme ai suoi ricordi in quella notte stellata. E così, la sua strada si era intersecata con quella di qualcun altro, qualcuno che l'avrebbe cambiata per sempre. Allora non poteva sapere come sarebbero andate le cose, quali parole sarebbero state dette, quali invece pensate, quali taciute; non sapeva cosa sarebbe accaduto, cosa invece solo pianificato, cosa sognato. Non sapeva quanto avrebbe imparato, quanto perduto, quanto capito. Sentiva solo che qualcosa in quel viso così dolce avrebbe lasciato un segno irremovibile in lei. Non ricordava come fosse successo, forse perché in fondo era stato dettato tutto dal caso, ma si era ritrovata a cercare sé stessa, il senso della sua stessa persona, in quel piccolo corpo che camminava davanti a lei. Pochi passi e avrebbe potuto raggiungerlo, ma restava indietro, si limitava a guardarlo muoversi. Si erano trovate, in qualche modo, le loro anime. Questo bastava, quella distanza poteva bastarle.

Ora, si chiedeva come sarebbero andate le cose, se quel destino avesse potuto scegliere diversamente, se lei avesse preso una strada diversa. Che senso aveva tornare a quei giorni, dopo così tanto tempo? Più ci pensava, meno riusciva a darsi una risposta. Ma, come in quel momento, sapeva che quello era il giusto scorrere degli eventi. Doveva riflettere, era questo ciò di cui necessitava. Voleva rivivere ancora una volta tutto quello che era stato e non sarebbe più potuto essere.

Ricordare quella ragazza la costringeva a tornare indietro, a scavare tra i cassetti in cui erano racchiusi tutti quegli anni, a gettare all'aria ogni inibizione e riguardarsi dentro, riguardare dentro una versione molto più giovane di lei, molto più felice.

In un attimo, stava camminando di nuovo dietro a quella sagoma, poi più vicino, senza mai sfiorarla. Le sue amiche ridevano accanto a lei, ignorando quella leggera brezza che andava agitando il suo cuore.