i suoi occhi diventarono cupi e le vene sul suo collo iniziarono a fuori uscire.

Lorenzo finse una risata. “Entrambi sappiamo che potrei farti a brandelli con le mie mani.”

Fece calare la sua voce in un sussurro.

Qualche minaccia di morte venne detta prima che il ragazzo se ne andò e Lorenzo afferrò il mio gomito portandomi verso il tavolo per due.

Spingendo via la sua stretta, mi sedetti di fronte a lui. Una volta che si sedette,

notai la tensione sulla sua mascella e nel momento in cui posò i pugni sopra il tavolo, le sue bianche nocche.

“Chi era quello lì?” Sussurrai dal momento che non volevo innervosirlo ancora di più.

L’ultima cosa che volevo era faro farlo arrabbiare più di quanto non lo era già.

“Qualcuno con cui lavoravo.” Borbottò in replica, non aggiungendo nessuna informazione.

Mi morsi il labbro cercando di evitare di continuare il discorso.

Alzai lo sguardo giusto in tempo per vedere una lavoratrice, la quale sembrava prendere gli ordini,

camminare verso di noi. “Benvenuti, posso portarvi qualcosa?” Disse guardandoci con occhi grandi e un grande sorriso sulle sue labbra.

Ricambiai il sorriso.

Non avevo ancora guardato al menu ma già sapevo cosa volevo. “Io vorrei Chicken Fringers con patatine fritte, grazie.”

Potevo sentire il mio stomaco brontolare dalla fame che avevo.

Lorenzo rise, quasi soffocando con la sua stessa saliva.

Gli lanciai uno sguardo veloce.

Lorenzo si calmò e riportò l’attenzione sulla cameriera. “Io vorrei un cheeseburger accompagnato con curly fries.”

Fece il suo miglior sorriso, quasi malizioso.

Arrossendo, la ragazza prese le ordinazioni e se ne andò.

Alzai gli occhi al cielo. “Puttaniere.” Borbottai.

“Come, scusa?”Lorenzo allungò il collo verso di me portandosi una mano vicino all’orecchio.

Inarcai un sopraciglio. “Ho detto che sei un puttaniere.” Risposi fingendo un sorriso. “Mi hai sentito adesso?”

Ridacchiò. “Come mai sarei un puttaniere?”

“Perché non devi flirtare con una ragazza mentre sei davanti alla ragazza con cui stai avendo un appuntamento! Quello rovina tu--”

“Woah, woah, woah piccola.” Lorenzo mise le sue mani di fronte facendomi zittire.

Lo guardi chiedendo spiegazioni.

“Chi ha detto che questo era un appuntamento?” Mi guardò con un sorriso malizioso sulle sue labbra.

Le mie guance arrossirono immediatamente. “Beh, tu, io, ma--” Grugnii. “Non importa.”

Quasi rise silenziosamente scuotendo la testa.

Era possibile odiare qualcuno nella frazione di un secondo?

No?

Beh, immagino che questo era un record perché sentivo il bisogno di colpire la sua faccia con i miei pugni.

Danger {Crookids}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora