Pensavo fosse solo sesso

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Annabel passò il resto della giornata in camera sua a studiare, saltando tutte le lezioni di quel pomeriggio.

Non poteva rischiare di insultare pesantemente Piton a causa del veritaserum, anche se l'idea di dirgli che i suoi capelli sembravano unti con la bava di lumaca, non era tanto male.

Solo all'idea si formò sul suo volto un sorriso.

"Che ti ridi?" Chiese Daphne, palesando la sua presenza nella stanza.
"Non c'è niente da ridere. Mi hai abbandonato. Sai quanto è noiosa una lezione della McGranitt senza qualcuno con cui parlare?"
"Mi dispiace.." rispose porgendole un sorriso.
"Perché non sei venuta a lezione? Non è da te."
Annabel spostò lo sguardo sui libri aperti, rendendo ancora più sospettosa Daphne.
"Che ti è successo Avery. Parla." La incitò alzando un sopracciglio.
"Stamattina sono andata in biblioteca..."
"Tu ci vivi lì dentro. Dimmi qualcosa che non so."
"Sono andata in biblioteca con... con Hermione.."
"Da quando parli con la Granger?" Chiese.

Lasciò qualche secondo ad Annabel per rispondere, ma il silenzio della ragazza le fecero intuire tutto.

"Non ci credo!" Gridò incominciando a ridere.
"Sei proprio una sottona Annabel. Ci hai fatto amicizia solo perché pensavi che Malfoy se la portasse a letto. Tu sei la regina delle sottone!"

Annabel arrossì prepotentemente, mentre Daphne continuava a ridere.

"Puoi smetterla d'usare quel termine?!" Protestò indignata, mentre riportava il suo sguardo verso la sua amica accasciata a terra a ridere.
"Oh veramente Daphne? Ora ti rotoli anche per terra? E la tua classe dov'è finita?"

"Tu..... amica... Granger.... per.... per Malfoy" formulò fra una risata e l'altra, ansimando.

"Si molto divertente. Comunque... forse abbiamo iniziato a parlare solo per quello, ma poi ho imparato a conoscerla e la considero un'ottima compagnia!"
"La Granger?" Chiese la ragazza mentre si asciugava le lacrime che le erano uscite dalle risate.
"Si, le piace la letteratura e abbiamo un sacco di interessi in comune. E quando studiamo sta in silenzio!"
"Quanto siete noiose!"

Annabel scosse la testa, mentre sorrideva.
"Comunque, in biblioteca sono venuti anche Potter e Weasley."
"Perchè lenticchia sa leggere?" Chiese la bionda.
"Si Daphne. Ron sa leggere... credo almeno. Non sono venuti a studiare."
"E cosa sono venuti a fare in biblioteca?"
"Si sono presentati con una bottiglia di succo di zucca e hanno detto che era un regalo per me, per conoscerci meglio."
"Io l'ho sempre detto che Lenticchia e San Potter sono strani!" Commentò mentre si specchiava.
"Infatti era solo una scusa. Mi hanno fatto bere quel succo e ho scoperto che era pieno di Veritaserum.."
"Io li ammazzo! A tutti e tre! Il Golden trio di sto cavolo!" Gridò mentre afferrava la sua bacchetta.

Annabel sorrise divertita, mentre si avvicinava alla sua amica.

La abbraccio e le diede un bacio sulla fronte.

Daphne dava in ogni momento prova di tenere moltissimo ad Annabel.

Serpeverde, ragazzi miei,
voi troverete gli amici migliori
quei tipi astuti e affatto babbei
che qui raggiungono fini ed onori!

Aveva ragione il cappello parlante.

Un serpeverde ha due facce: una che mostra a tutti gli altri, altezzosa, rigida, quasi antipatica, ma che serve solo per proteggersi.
E la seconda che rispecchia la loro vera natura, quella che mostrano solo a chi ritengono degno.
Sono difficili da comprendere, probabilmente inizialmente sono anche antipatici e arroganti, ma appena ti concedono di conoscerli, ti fanno entrare nel loro mondo. E una volta entrato non ti lasciano andare via con facilità.

I serpeverde ucciderebbero per chi è loro caro.

E Daphne avrebbe ucciso per Annabel.

"Sta calma Daphne. Abbiamo già chiarito." Cercò di calmarla Annabel.

Daphne abbassò la bacchetta tentennando, mentre guardava la sua amica dagli occhi neri.
"Per questa volta, ma se ti fanno qualcos'altro li faccio finire al San Mungo d'urgenza!" Protestò.

Annabel sorrise divertita e si mise seduta sul bordo del suo letto, facendo sedere anche Daphne vicino a lei.

"Dopo avermi fatto bere con l'inganno quell'intruglio mi hanno fatto mille domande su Malfoy, sul rapporto che abbiamo..."
"Che rapporto avete te e Malfoy?" Chiese guardandola sospettosa.

Annabel abbassò lo sguardo, facendo diventare improvvisamente molto interessanti i suoi piedi.
"Già. Che rapporto abbiamo io e Malfoy?" Ripetè.
"Vorrei risponderti, ma nemmeno io lo so." Rispose mentre rialzava lo sguardo su Daphne.

"Che è successo fra di voi?"
"La sera della festa di Halloween, siamo andati a letto insieme. Pensavo che il giorno dopo sarebbe tornato tutto alla normalità. Che avremmo ripreso a ignorarci, ma invece a pozioni ha detto di sentire il mio odore con l'Amortentia e ci siamo chiusi in un'aula e... siamo stati insieme. Poi mi ha invitato a volare sopra la foresta proibita e siamo andati a letto insieme ancora, e poi ancora e ancora. Così per due settimane. Pensavo che stamattina mi dicesse che dovevamo smettere. Che stava durando troppo questa... questa situazione." Disse tutto d'un fiato.

"Invece mi ha chiesto di rivederci stasera." Sorrise solo all'idea, mentre il cuore le batteva all'impazzata. "Non so più cosa pensare Daphne. Pensavo fosse solo sesso, ma.."
"Ma?" Chiese la bionda mentre le spostava una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Ma ora non ne sono più sicura."

Daphne fece un sorriso gentile, "Sei cotta. È questa la realtà."
"Già, ma è di Malfoy che stiamo parlando. Lo sappiamo entrambe come andrà a finire."
"Non lo puoi dire. Magari con te sarà diverso."
"Dici?" Chiese con la voce più neutra che riusciva a fare.
"Non ti posso promettere nulla, ma con te è diverso. Non ha mai portato nessuna sopra la foresta proibita e soprattuto non ha mai chiesto di rivedere una ragazza..."
"Per quanto durerà secondo te?" Disse riabbassando lo sguardo.
"Annabel goditi il momento, non lasciarti fermare dalla paura. Io non so cosa prova lui, ma vedo te e non ti ho mai visto così felice, e per quanto non mi fido, magari é cambiato... Blaise dice che sotto a tutta quella arroganza è un bravo ragazzo. Lo sapevi che suona il pianoforte?"
"Veramente?" Chiese sorpresa Annabel.
"Si. Nemmeno io ci credevo. Blaise mi ha fatto vedere un suo ricordo per convincermi. Era... sublime. Suonava con una passione mozzafiato. Non sembrava nemmeno lui. Serve un'anima buona per poter suonare così. E poi la sua bacchetta è di biancospino, quindi una bacchetta che in generale si sente più affine ad un carattere ricco di contrasti."

Annabel aprì la bocca sbalordita.
"E tu come fai a sapere queste cose?"
"Ogni tanto sto attenta a lezione."

Le due ragazze si guardarono e scoppiarono a ridere.

"Ora andiamo a cena." Disse Daphne prendendo la sua amica a braccetto. "Sto morendo di fame."

Annabel annui, mentre continuava a sorridere e si lasciava trascinare dalla bionda.

Con gli occhi facevano l'amore|| Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora