IL SOLE CHE MI BACIA LA PELLE

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Porto Cervo, Sardegna
15 Agosto 2020
Adoro l'estate, il sole che mi bacia la pelle, il vento che mi scompiglia i capelli e il perenne buon umore della gente che mi circonda. Poi l'estate italiana è tre volte meglio delle altre. La gente è rumorosa e sempre sorridente e ci sono tante cose da fare. Tuttavia, questo è un anno diverso dagli altri. L'epidemia di Covid ha sconvolto tutti e ovviamente l'economia ne ha risentito fortemente. In Sardegna, sono stati scoperti molti nuovi casi negli ultimi giorni e anche io ho dovuto fare diversi tamponi sia per venire qui che per essere sicura di aver evitato il contagio. Tutti negativi fortunatamente! Non ci si può muovere senza la mascherina e anche andare a fare shopping è diventato un gran casino. La situazione è quella che è purtroppo ed è inutile pensarci più di tanto perché non si può fare niente per cambiarla. Io ho deciso di infischiarmene del pericolo e di godermi la mia ritrovata libertà. Chiamatemi incosciente se volete, ma non me ne frega niente. In questo ultimo anno e mezzo ho passato le pene dell'inferno e del Covid non me ne importa più di tanto. Ecco perché due settimane fa Desy, Lydia, Charlotte e io abbiamo deciso di partire da Londra e di venire qui. L'hotel dove risiediamo è stupendo, non molto affollato, super costoso e naturalmente esclusivo. Ha una spiaggia dove è possibile sia fare il bagno che prendere il sole nudi. Tuttavia questo non è il mio caso. Sono troppo timida per fare una cosa del genere e poi ancora non mi sento perfettamente a mio agio con il mio corpo. Oramai peso 50 chili, mangio normalmente e non vomito più. Mi rientrano di nuovo i vestiti che indossavo nel periodo in cui studiavo a Roma e per me è stato un importante traguardo e anche una grande soddisfazione. Tuttavia, non mi sento bella e perfetta come vorrei. Da tempo ormai mi alleno tutti i giorni con costanza e sono andata dallo psicologo fino agli inizi di luglio. Ora sono felice di poter dire che mi sento bene. La brezza del mare mi scompiglia i lunghi capelli biondi e fucsia che si sparpagliano su tutta la mia faccia e su buona parte del mio corpo abbronzato. Mi metto a sedere sulla mia sedia a sdraio e mi guardo intorno. La spiaggia è ormai semideserta perchè sono le 14:00 e fa davvero troppo caldo. Io, che non mi ero minimamente accorta del passare del tempo, sfilo gli auricolari dalle orecchie e raccolgo i capelli in uno crocchia disordinata. Inforco nuovamente i miei occhiali da sole e copro il mio bikini Versace fucsia e oro con un prendisole brillantinato e semitrasparente. Mi avvio con grande calma verso la mia stanza e faccio una doccia. Poi indosso la prima cosa che mi capita e apro la porta interna che collega la stanza mia e di Desirè a quella di Charlotte e Lydia. Loro sono tutte nell'altra camera ognuna immersa in una diversa attività. Lydia legge, Charlotte studia e Desy lavora. "Ragazze cosa facciamo stasera?" domando allegra. "Ma che potremmo mai fare, Kris? Domani mattina abbiamo l'aereo presto. Stiamo a casa e riposiamoci che è meglio" suggerisce Lydia senza neppure alzare gli occhi dai suo romanzo. Quelle poche parole smorzano sul nascere il mio entusiasmo. "Ma infatti! Inoltre io sono davvero distrutta. Non ne posso più" aggiunge Desirè facendomi davvero incazzare con il suo comportamento del cavolo. Grazie a quel regalo che le ho fatto circa un anno e mezzo fa è diventata una famosissima stilista. Ha avuto in poco tempo un successo senza precedenti, ma ha sacrificato completamente la sua vita sociale. Niente amici, niente fidanzati, niente uscite e assolutamente niente più cazzate. Praticamente è una suora! Ha insistito così tanto per venire in Sardegna durante il mese di Agosto e poi è stata continuamente appiccicata a quel cazzo di computer. La sera non vuole mai uscire e si addormenta prestissimo. Sembra avere 50 anni invece che 20. "Bella mia, tu ti stai rovinando la vita" le dico. "Mi sto solo costruendo un futuro" risponde senza guardarmi. Io non ribatto altrimenti le direi qualcosa di crudele, mi conosco. Io non voglio ferirla, ma il punto è che mi manca. Nell'ultimo anno e mezzo è stata una delle mie poche certezze, ma sento che ultimamente si sta allontanando. Non la incolpo del fatto che per una volta pensa a se stessa e a ciò che la rende felice, ma secondo me c'è un limite a tutto. "Charlotte anche tu sei troppo stanca per uscire?" chiedo speranzosa. "Kristal io sono sempre pronta a divertirmi, ma la situazione mi preoccupa e non credo che andare in un locale o ad una festa sia opportuno." "Vabbene! Rimanete pure qui, ma io esco!" Mi sbatto la porta alle spalle e in fretta e furia mi cambio. Indosso un abitino verde fluo e i sandali argentati alla schiava. Intreccio i capelli e senza nemmeno truccarmi lascio quella stanza così triste e opprimente. Arrivata nella hall dell'hotel, ordino un cocktail e mi fermo a sorseggiarlo mentre cerco su internet qualcosa da fare o da visitare nei dintorni. Non c'è niente di che! Mi incammino in direzione della spiaggia e il mio sguardo si sofferma su una coppia che cammina mano nella mano. Lei è una bella ragazza con i capelli lunghi e scuri. Anche il ragazzo è molto bello. Mi ricordano tantissimo me e LUI qualche tempo fa. Eravamo così....così perfetti e innamorati. Non so perché, ma penso ancora a lui molto più di quanto dovrei. Non credo sia un fatto normale. Sono stata dallo psicologo che più volte ha provato a farmi parlare del problema che era all'origine della mia anoressia, ma io non ce la facevo proprio. Da quel terribile 15 febbraio 2019, il suo nome non esce più dalle mie labbra. Nel corso dell'ultimo periodo mi sono chiesta spesso come fosse cambiata la sua vita o quella di sua sorella o della sua famiglia. Sono stata troppo codarda per informarmi. Ho paura di sapere che è andato avanti senza di me, ma se anche lui stesse soffrendo, cosa cambierebbe? Potremmo davvero tornare insieme? Sono stupida perché ci spero, ma so che non succederà. "Signorina, si sente bene?" Mi riscuoto e noto che un uomo che lavora all'hotel mi fissa preoccupato. Non mi ero accorta che stavo piangendo. "Tutto bene, non si preoccupi" rispondo con voce bassa e tremante. Mi allontano velocemente, ma poi rendendomi conto che effettivamente non ho nulla da fare, decido di tornarmene in camera. Mi cambio e indosso una tenuta sportiva. Trascorro in palestra le ultime ore in Sardegna e la sera mi regalo un ultimo trattamento in Spa. Quando rientro, le ragazze dormono già, ma io ancora non trovo pace. Affacciata alla terrazza della mia camera, noto un enorme falò sulla spiaggia. È acceso e intorno ci sono ragazzi e ragazze che cantano e ballano. Mi torna immediatamente il buon umore e decido di unirmi a loro. Facciamo festa fino all'alba e quando le ragazze mi chiamano per avvisarmi che è ora di andare all'aeroporto, io non ho chiuso nemmeno un occhio. A dire il vero neppure ero rientrata in camera. Quindi salgo sul taxi con indosso il mio vestito verde fluo e un'aria stanca, devastata, ma felice e spensierata. Sto tornando a Roma e ancora non riesco a crederci. Sto tornando nella città che tanto ho amato, ma che mi ha fatto tanto se non troppo male. La cosa peggiore è che mi sembra che ovunque io vada, mi lascio sempre dietro brandelli di me e ferite incurabili. Tempo fa scappai da Londra perchè non ne potevo più di vivere una vita programmata sin nei minimi dettagli e poi sono fuggita dalla città Eterna perchè l'amore della mia vita mi aveva tradita. E ora? Che succederà?

CUORE DI GHIACCIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora