7 anni prima

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7 anni prima

Le mani di Louis tremano, non sa cosa sta succedendo, sa solo che sta fissando una pila di documenti per il divorzio che Isaac gli ha presentato sul tavolo durante la colazione, senza dire nulla.

Le cose tra di loro non vanno bene e sono drasticamente peggiorate con l'arrivo di Alexander. Hanno ventuno e ventisette anni ma sapevano ciò che stavano facendo quando hanno firmato le carte per l'affidamento, quanto sarebbe cambiata la loro giovane vita con l'arrivo di un figlio. È stato proprio Isaac a proporre quel passo, si sentiva pronto. È stato lui a convincere Louis, lo ha pregato per mesi, lui non si sentiva pronto ed adatto per un ruolo così importante. Come poteva?

Era per tutta la vita, gli aveva ripetuto un numero considerevole di volte prima di firmare per l'affidamento, non poteva stancarsi ed accantonare tutto in un angolo. Invece, dopo nemmeno un anno, ha presentato delle carte per andarsene via, senza responsabilità.

"Cosa?" - riesco solo a dire, guardando negli occhi neri dell'altro. Non esprimono nulla, non riesce a leggere nessuna emozione. La sua mente sta cercando di elaborare tutto - "È per Alex? Possiamo farcela, dobbiamo solo capire come, tutti i genitori hanno-"
"Non è questo" - dice dolcemente, afferrando la sua mano. Nota che non c'è più la fede in oro bianco al suo anulare. Louis è troppo debole per tirarle vie e sottrarsi al suo tocco, gli sta cadendo il mondo addosso - "Non posso".

"Cosa vuol dire che non puoi?"
"Siamo troppo giovani per una responsabilità del genere..." - mormora al marito - "Avevi ragione".
"Per questo mi stai lasciando da solo con un bambino?"

"Allora vieni con me a Birmingham, dalla mia famiglia. Loro potranno aiutarci e forse riusciremo a risolvere le nostre cose..."
"La nostra vita è qui, Isaac - sibilla, non sa nemmeno con quale forza riesce a trovare quelle parole - Non possiamo lasciare tutto così!"
"No Louis, no! La nostra vita non è qui ma solo la tua! Alexander è abbastanza piccolo per muoversi senza complicazioni, la mia famiglia si è offerta di aiutarci. Non voglio rimanere bloccato qui, con te..."

Il giovane sussulta, il marito ha sempre saputo come ferirlo con le parole. Vorrebbe piangere ed urlare ma non vuole svegliare Alexander e, soprattutto, non vuole mostrarsi vulnerabile - "Cosa stai dicendo?"
"Sono stufo - ammette l'uomo ad alta voce - Di te, di questo posto, di quel bambino che non fa altro che piangere! Non c'è niente per me qui e tu, tu non sei più abbastanza".

Sa di non esserlo.

"Ed Alexander? Lui non è abbastanza? Sei stato tu a dire di volere un figlio che eri pronto!" - Isaac non risponde, preferisce accusare le parole di Louis senza dire nulla. Ha ragione, è stato lui ad insistere per adottare un bambino ma ora si rende conto che non è il momento, lui non è pronto.

"Senti, prenditi tutto il tempo che ti serve, posso prendermi cura di nostro figlio mentre sei via, lo capisco. Hai bisogno di chiarirti le idee, stare con la tua famiglia ma puoi tornare da noi".
Ma Isaac scuote la testa - "Vieni con me, risolviamo i nostri problemi".
"Non posso" - dice Louis, una singola lacrima gli scava il volto. Sta per cedere. Ha paura, naturalmente, la sua vita è qui, è sempre stata ad Holmes Chapel. Non vuole andarsene.

Harry è qui ma non può dirlo ad alta voce, non a suo marito. Non può lasciarlo.

"Da quando è arrivato il bambino, sembri sempre da un'altra parte. Non ti apri con me e non facciamo sesso da mesi, ti rendi conto?"
"Non lo chiami nemmeno con il suo nome".
"Vieni con me".
"Non posso andarmene" - sentenzia. Tutto intorno a lui sembra distruggersi, per primo, il suo matrimonio. Louis lo guarda uscire dalla porta, sapendo bene che questa è la fine. Rimane seduto per ore su quella sedia, piangendo su se stesso, non ha forze.

Per la prima volta, la sua anima riempie ogni fessura di inadeguatezza. Non lo lascerà più.

Isaac impacchetta tutta la sua roba, i loro tre anni di matrimonio, quando Louis ha un turno di ventiquattro ore. Lascia ad Alexander una lettera che ovviamente non può leggere ed una serie di carte firmate per la rinuncia alla paternità.

Harry è al suo fianco in tutto quello, lo tiene aggrappato alla vita.

La teoria delle braccia vuote || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora