Capitolo 14

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Meredith' s pov.

Camminai verso la mia macchina, sentii Ashton chiamarmi da dietro e mi faceva stare davvero male lasciarlo lì per l' ennesima volta. Ma dovevo andare da Harry.

Raggiunsi la macchina ma lui fu subito dietro di me.

" Perché vai via? Ho fatto qualcosa di male? Se è così dimmelo perché non ci sto capendo più nulla. "

" Devi scusarmi ma sono io che ho da fare e me ne sono ricordata solo ora, mi dispiace davvero tanto ma-"

" Si tratta di quell' Harry vero? Potevi dirmi che stai con lui o che provi ancora qualcosa per lui, io mi sarei messo da parte."

" Non è questo ma sai-"

" Puoi dirmelo se si tratta di lui, non mi offendo mica."

" Si tratta di lui, e adesso devo assolutamente raggiungerlo. Mi dispiace. "

" Fidati, dispiace più a me. " Quasi mi si strinse il cuore a sentirgli dire quelle parole, ma per me la priorità era Harry, come lo era sempre stato e non potevo ancora rimuginarmi sul passato, non più.

Lo salutai timidamente a causa della tristezza che lessi nei suoi occhi e nel terribile imbarazzo che ebbi, e anche dispiacere, di lasciarlo lì nuovamente.

Mi infilai nella macchina per poi partire e andare dritta verso casa di Marie, erano solo le otto di sera quindi doveva esserci a casa. Avevo assolutamente bisogno di parlare con lui.

Forse mi sarei anche un po' pentita di quello che stavo per fare, ma non ebbi mai una volta smesso di amarlo e pensare una vita senza di lui quando era davanti a me a supplicarmi di dargli un' altra possibilità, non potevo non dire di no.

Ci sono stata male per lui, mi ha fatto sentire male come non mai prima d'ora, senza di lui fu come se tutto fosse vuoto, come se non avessi più nulla a cui aggrapparmi.

Lui era la mia ancora, la mia salvezza e sapevo che, non appena tornò da me, io per lui ero il suo ancora.

Dovevo metterci una pietra sopra e cercare di andare avanti, con lui. Perché lui fu l' unico e solo a farmi sentire speciale, importante, a farmi sentire una donna.

Avevo bisogno di lui, e se dovevo mettermi l' orgoglio sotto i piedi per poter stare con lui, allora lo avrei sicuramente fatto perché era lo stesso che fece lui quando mi venne a dire che si era pentito e che voleva ricominciare.

Ed io, in quel momento, mi ero decisa a ricominciare. Non sarebbe stato facile, questo lo sapevo, ma dovevo almeno tentare perché alla fine, se andava bene sarebbe stato meglio per entrambi, se invece sarebbe andata male avrei ricominciato a starci male, ma niente di cui non seppi già in precedenza.

Svoltai l' angolo per poi trovarmi davanti il palazzo in cui abitavano Marie e Liam. Buttai giù un sospiro profondo e parcheggiai proprio davanti casa.

Le mani iniziarono a tremare ed il mio cuore prese ad accelerare. In un piccolo momento volevo andrà via da lì e non aver mai pensato di andargli a parlare, ma dovevo farlo perché mi mancava da morire e lo volevo con me.

Scesi dalla macchina e andai dritta verso il portone che per mia più grande fortuna era aperto, così entrai e andai verso quello che doveva essere l' appartamento dei ragazzi. Nonostante ci fossi stata solo una mezza volta, mi ricordai per bene dove fosse. Infondo non lo avrei mai dimenticato dato le tante e brutte parole che dissi a Marie e Niall quando pensai che mi presero in giro.

In quel momento ero davanti alla porta e la mia mano era sospesa in aria, non sapevo se bussare o no, se andare via o rimanere lì, ferma, senza far nulla.

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